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la lotta degli spazi sociali a Bologna:
parte I

Ascolta l'intervista con Beppe del Laboratorio Crash!

24 maggio 2008. Si è svolta oggi la prima tappa di un percorso lanciato dagli spazi sociali cittadini che per il prossimo mese attraverserà Bologna toccando i vari luoghi del vero degrado: tutti quegli spazi che erano stati riaperti alla città, ma che dopo sgomberi o sequestri rimangono aperti solo all'abbandono e all'eroina. Un percorso che culminerà il 14 giugno con il corteo degli spazi sociali bolognesi.


Si è voluto iniziare proprio davanti allo stabile che ospitava il Livello 57, edificio che è da due anni sotto sequestro. La magistratura infatti ha voluto mettere i sigilli sostenendo di essere al corrente di un' attività di spaccio all'interno dello spazio. A prendere parola è Rosario del Livello: “solo ora questo spazio è diventato il luogo di spaccio più grande della città, come gli stessi residenti dei dintorni possono confermare. Solo da quando si è voluto lasciare questo edificio all'abbandono è fiorito il mercato della droga, un ragazzo è morto di overdose e ci sono stai ben due incendi.”.


Effettivamente lo stato di abbandono e degrado appare evidente a chi, dopo un breve corteo, è entrato nell'edificio: spazzatura e siringhe hanno invaso quello che prima era uno spazio dedicato alla socialità e alla creazione di cultura e iniziative.
“Noi come centri sociali rappresentiamo i luoghi di difesa di una volontà di costruire una società altra, che si basi su termini di ricomposizione e solidarietà sociale, oltre essere spazi con enorme capacità di produrre cultura e socialità all'interno di questa città” spiega il Laboratorio Crash! “Siamo una delle poche risorse che ha il movimento e la società reale di opporsi a un' imbarbarimento, perchè non potremmo definire in altro modo quello che abbiamo visto a Roma con la vera e propria caccia al trans fatta da cittadini e polizia, o a Napoli dove le ronde cittadine hanno dato fuoco a un campo nomadi, o ancora a Verona quando una ronda fascista ha ucciso un ragazzo. Tutte queste forme organizzate di ronde e squadracce, che anche a Bologna si stanno costituendo, sono sostenute da quelle istituzioni che non sono in grado di aprirsi al territorio, ma lo consegnano anzi alla giustizia fai-da-te.”


Proprio il Laboratorio Crash! è stato recentemente attaccato da un fiume di falsità e imprecisioni riportate ieri sulla stampa, il tutto orchestrato dal consigliere del pdl Bignami, che ha presentato 30 firme contro la presenza del Laboratorio in via Zanardi 106. Trenta firme in un quartiere con migliaia di abitanti, un quartiere difficile, pieno di contraddizioni, dimenticato e abbandonato a se stesso, in un quartiere che dopo le ultime elezioni è stato definito “roccaforte leghista” 30 firme non sono certo sintomo di un territorio ostile a una delle poche esperienze di autogestione della zona.


L'iniziativa si conclude quindi dopo aver mostrato l'interno dell'edificio, lanciando il prossimo appuntamento degli spazi sociali bolognesi: sabato 31 maggio ore 15.00 in via Azzo Gardino 14.

 

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