report:
picchetto a s. donato,
sgombero rinviato
Nella giornata di oggi, venerdi' 3 febbraio, diverse soggettivita'
in lotta sulla questione della casa si sono mobilitate per la
difesa di una casa occupata da una famiglia nel quartiere San
Donato.
Il presidio anti-sfratto, indetto dai collettivi di occupanti
di case MAO e Passepartout e dal sindacato Asia-Rdb, e'
stata la risposta alle minacce che l'Ufficiale Giudiziario aveva
fatto nel corso del precedente tentativo di sfratto, avvenuto
il 13 Dicembre dello scorso anno.
In quel contesto l'Ufficiale Giudiziario si era trovato, grazie
alla presenza delle reti sociali anti-sfratto, a dover rinviare
lo sgombero esecutivo ad oggi.
A partire dalle prime ore del mattino si sono radunati sotto
l'abitazione i diversi attivisti.
Da uno degli occupanti di MAO: "Le posizioni prese dai
consiglieri comunali Panzacchi e Celli dei Verdi, in occasione
del presidio di MAO sotto all'assessorato alla casa del 21gennaio,
sono molto chiare: nessuno sgombero senza soluzioni abitative
alternative sarebbe stato permesso. Purtroppo non e' stato
possibile ottenere le stesse dichiarazioni dall'assessore Antonio
Amorosi che si era rifiutato di incontrarci. Inevitabile quindi
la nostra presenza qui, determinati a impedire che una famiglia
venga privata del fondamentale diritto alla casa, a maggior
ragione data la minaccia, speriamo infondata, dell'Ufficiale
Giudiziario di tornare con la forza pubblica fatta a questa
famiglia a dicembre."
Alle 13:00 circa l'arrivo del solo Ufficiale Giudiziario. Va
delineandosi il medesimo scenario che si era proposto il 13
Dicembre: lo sgombero viene ulteriormente rinviato al 14 Aprile.
Di nuovo un occupante di MAO: "L'assessore Amorosi deve
prendere posizione riguardo alla situazione abitativa a Bologna.
Non si tratta solamente delle case occupate: centinaia di famiglie
che affittano alloggi sia pubblici che privati rischiano di
rimanere senza casa stritolate dal continuo rincarare dei prezzi
degli affitti. Cosi' un ulteriore elemento di precarieta'
si inserisce in un contesto sociale gia' sufficientemente
precarizzato."
E ancora: "L'aver ottenuto questo ulteriore rinvio dimostra
come sia necessario che tutti coloro che si trovano in situazioni
abitative problematiche si organizzino per rivendicare il diritto
ad un vivere dignitoso. Alla fine di gennaio MAO e il sindacato
Asia-Rdb si sono trovati a difendere una famiglia che in via
Pietra Alata doveva subire uno sfratto per finita locazione
in una casa privata. Anche in quell'occasione la famiglia ha
potuto continuare a vivere dove gia' abitava. Per questo
invitiamo tutti coloro che sentono la necessita' di lottare
per rendere Bologna di nuovo abitabile a contattarci all'indirizzo
mail mao at inventati.org"
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