m.a.o.:
comunicato sui recenti
articoli di stampa
In riferimento agli articoli apparsi su "il Resto del Carlino
Bologna" nelle date 21 luglio (di Daniela Corneo), 22 luglio
2005 (di Rita Bartolomei); su "il Domani" in data 10 luglio
2005 (di Luca Molinari) riguardanti il picchetto anti-sgombero
del 9 luglio, lo sgombero delle palazzine di via Beroaldo del
20 luglio e lo sgombero di una casa di recente occupazione in
piazza Carlo Musi il 21 luglio, avendo accertato che non sia
stata rilasciata, da parte nostra, nessuna dichiarazione dai
toni dissociativi rispetto alla pratica dell'occupazione di
alloggi lasciati sfitti smentiamo quanto apparso sui sopracitati
quotidiani.
In merito allo sgombero delle palazzine di via Beroaldo, ribadiamo
come la scelta di non occupare altri alloggi in loco e di abbandonare
i due appartamenti occupati, avvenuta e messa in atto nel corso
delle due settimane precedenti, fosse legata alla consapevolezza
che quei palazzi sarebbero stati abbattuti, date le loro pessime
condizioni di mantenimento, e ricostruiti per dare case vivibili
agli assegnatari, secondo la dinamica gia' innescata con l'occupazione
della palazzina di via Avesella 2.
Diffidiamo dunque chiunque a parlare in nome di M.A.O.: le
nostre posizioni, ormai note, sono soltanto quelle che vengono
esplicitate nell'ambito di comunicati stampa e conferenze stampa.
Lontani dall'assumere posizioni dissociatorie in merito alla
pratica delle occupazioni, sempre legittime quando soddisfano
un diritto negato, e lontani dal porre distinzioni di merito
sul piano delle occupazioni collettive o individuali, ribadiamo
come l'occupazione sia e sia sempre stata uno strumento di riappropriazione
diretta che tramite la sua ampia diffusione sociale ha saputo
spesso sfondare l'ipocrita velo della legalita', per affermare
e conquistare nuovi diritti.
Rivendichiamo, nel rispetto delle reciproche differenze di
percorsi, la legittimita' dell'occupazione come pratica affermando
come essa debba tendere non solo alla soddisfazione di un bisogno,
ma anche all'instaurarsi di rapporti positivi con il contesto
sociale in cui interagisce.
M.ovimento A.utorganizzato O.ccupanti
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