William Godwin( 3/3/1756- 7/4/1836) Nato a Wisbech (Cambridgeshire, Inghilterra) nel 1756, William Godwin viene avviato alla carriera ecclesiastica sulle orme del padre, un pastore dissidente. Tra il 1778 e il 1882 esercita l’attività ecclesiastica a Ware e comincia a leggere gli illuministi francesi. Di qui la sua scelta di abbandonare il ministero pastorale, pur rimanendo legato all’ambiente. A Londra si avvicina all’ala sinistra del partito whig. E’ questo il periodo in cui abbraccia le idee ateistiche dell’illuminismo radicale. Lo scoppio della rivoluzione francese, nel 1789, gli suggerisce l’idea di elaborare un trattato politico per difendere gli ideali progressisti ed egualitari dagli attacchi dei conservatori e, al contempo, criticare l’autoritarismo dei giacobini e la pratica della violenza quale mezzo di trasformazione sociale. Forse la sua opera maggiore, Enquiring concerning political justice, data alle stampe nel 1793, nasce come risposta a Reflections on the french revolution (1790) di Edmond Blake; un trattato, quest’ultimo, nella quale la rivoluzione francese era sottoposta ad una serrata critica. L’opera di Godwin riscosse un immediato successo, e conquistò all’autore l’ammirazione degli intellettuali radicali anglosassoni (Paine, Blake, Coleridge, Holcroft). Nel 1797 pubblica un’altra importante opera: The enquierer, reflections on educations, manners and literature. Qui Godwin espone la sua concezione pedagogica antiautoritaria, fondata sul rapporto paritario tra docente e allievo. Sposato a Mary Wollstonecraft, ritenuta oggi un’antesignana del femminismo, ebbe da lei una figlia, Mary, la quale sposerà il grande poeta inglese Percy Shelley. Negli anni della restaurazione, la fama di Godwin venne meno, ma egli continuò a scrivere, nonostante le difficoltà economiche, senza abiurare le sue idee. Morì a Londra nel 1836.
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