Federico Rosati
1. Comunicato ANSA del 20-5-1997, ore 16:48; «La Nazione», (21-5-1997), p. 9; «La Nazione» di Firenze, (21-5-1997), p. I; «La Repubblica» di Firenze, (21-5-1997), p. III; «Firenze Mattina», (21-5-1997), pp. 1, 4; «Il Tirreno», (21-5-1997), pp. 1, 11; «La Repubblica», (22-5-1997), pp. I,VI; «La Nazione» di Arezzo, (22-5-1997); «La Nazione» di Siena, (22-5-1997); «La Nazione» di Grosseto, (22-5-1997).
[Il presente articolo è tratto dalla rivista «Il Giornale dei Misteri» n. 312 (ottobre 1997)]
Risale alle 16:48 dello scorso martedì 20 maggio la prima segnalazione ad opera dell’agenzia di stampa ANSA della notizia che la notte precedente nei cieli toscani era stata avvistata "una misteriosa scia di luce di color verde e di forte intensità". Venuto un paio di ore dopo a conoscenza del fatto, il sottoscritto ha intrapreso un’ampia indagine che lo ha portato a raccogliere un’ingente quantità di testimonianze provenienti da varie parti della Toscana e addirittura da zone esterne alla regione. Oltre che da Firenze, infatti, sono giunte segnalazioni da Scandicci, da Comeana, da Montelupo Fiorentino, da Pontassieve, da Casalguidi (Pistoia), da Castiglion Fibocchi (Arezzo), da Quarata (Arezzo), da Costalpino (Siena), da Follonica (Grosseto) e persino dai pressi di Ravenna in Emilia Romagna; per un totale di 9 segnalazioni controllate relative a 20 testimonianze e di 10 segnalazioni che non è stato possibile controllare corrispondenti ad almeno 13 testimonianze.1 Nel capoluogo toscano, poi, oltre a quelle di numerosi civili, vi sono le importanti segnalazioni di due agenti di Polizia Stradale della sottosezione di Campi Bisenzio che si trovavano nei pressi dell’uscita Firenze-nord dell’Autostrada del Sole e degli agenti di una volante di polizia in servizio di pattuglia presso l’Anfiteatro delle Cascine.
Ma veniamo ai termini concreti del fatto. Sull’ora non vi sono dubbi, in quanto tutti indicano il fatto come sicuramente avvenuto tra le 1:30 e le 2:00; molti, poi, circoscrivono ulteriormente l’arco di tempo possibile, e un testimone, Fabio Deri di Follonica, che dice di aver osservato l’orologio subito dopo l’avvistamento, indica l’1:45 come ora esatta. La comparazione in successione temporale delle varie segnalazioni, poi, ha permesso di ricostruire che l’oggetto ha attraversato la Toscana da ovest verso est a velocità sostenuta ma non fulminea con una traiettoria all’inizio perfettamente orizzontale e alla fine lievemente inclinata verso il basso. Tutti coloro (3 segnalazioni) che hanno osservato traiettorie con forti inclinazioni, infatti - non superiori, comunque, ai 40° rispetto ad un andamento orizzontale - hanno anche descritto una diminuzione progressiva delle dimensioni apparenti dell’oggetto, il che indica che esso si stava allontanando e che a questo, quindi, va addebitata l’apparente forte inclinazione. La definizione dell’area sorvolata dall’oggetto, che è sicuramente a sud di Castiglion Fibocchi e a nord di Follonica, resta necessariamente piuttosto ampia; considerando tuttavia le dimensioni apparenti dell’oggetto descritte dai diversi luoghi, che variano da quelle della Luna a quelle di una palla poco più grande di una stella, si è portati a credere che sia passato piuttosto a nord. Va detto, comunque, che a prescindere dalla grandezza apparente la luce è parsa a tutti come relativamente vicina e ad una quota non altissima. Passando all’analisi della forma, poi, l’oggetto era quasi sferico; alcuni, infatti, hanno detto che era un po’ schiacciato e due di aver percepito qualcosa di "spigoloso". Sulla circostanza se avesse o meno una scia le descrizioni differiscono: alcuni, infatti, dicono di non averla vista, altri che c’era e che era molto breve, altri che era molto lunga; per risolvere tale contraddizione, tuttavia, si potrebbe ipotizzare che, essendo gli avvistamenti durati dai due ai sette secondi, è possibile che a coloro che dicono di aver visto una scia molto lunga sia semplicemente rimasto impresso nella retina dell’occhio il passaggio dell’oggetto. Per quanto riguarda il colore, questo era verde fluorescente ed omogeneo, con, secondo alcuni, un leggero alone giallo. I gruppi di testimoni che avendo la visuale libera hanno potuto osservare l’oggetto durante tutto il suo percorso, hanno detto che ad un certo punto è divenuto di colore bianco e quindi, mentre ancora si trovava in cielo aperto, è scomparso spegnendosi. E’ interessante notare che tutti i testimoni che si trovavano nelle zone più ad est della Toscana, e cioè Fabrizio Masieri, Stefano Marinai e Andrea Matteini di Pontassieve e Andrea Falsetti, Giuliano Biagini, Gabriele Scarpellini e un ragazzo albanese di Castiglion Fibocchi, hanno segnalato questa circostanza; oltre a loro, poi, lo hanno notato anche i due agenti di Polizia Stradale. Per quanto riguarda il Deri di Follonica, invece, che si trovava molto più ad ovest e che aveva anch’esso una visuale piuttosto libera, questi ha detto che prima di vederlo sparire dietro monte Scarlino gli è parso che avesse preso a procedere a spirale; difficile dire se in tre secondi di osservazione quanto riferito corrisponda effettivamente a realtà oppure no. Relativamente alla scomparsa dell’oggetto, infine, vi è da aggiungere un’ultima circostanza; Stefano Marinai di Pontassieve, infatti, unico fra tutti, dice che dopo averlo visto scomparire spegnendosi ad una altezza inferiore e con una luminosità minore rispetto alla posizione iniziale ha rivisto per un attimo un punto luminoso verde riapparire più ad est con una intensità luminosa e ad un’altezza paragonabili a quelle iniziali.
Passiamo quindi alle ipotesi esplicative. Per quanto riguarda la possibilità che si sia trattato di un velivolo terrestre, questa è stata prontamente scartata per quanto riferito dalle autorità competenti. Lo stesso giorno dell’avvistamento, infatti, dal Centro operativo di Regione situato su Monte Venda, nei pressi di Padova, che è competente per Firenze, è stato fatto sapere tramite contatti informali che si esclude qualsiasi attività militare.2 Dall’Ufficio Radar dell’aeroporto militare di Pisa, inoltre, hanno riferito che a quell’ora non è stato rilevato alcun oggetto volante.3 All’aeroporto fiorentino "Amerigo Vespucci" di Peretola, infine, dove gli operatori si erano attardati nella torre di controllo fino alle 1:40 per l’arrivo del cantante Bruce Springsteen, non è stato visto assolutamente niente.4 Scartata l’ipotesi "velivolo militare", quindi, ne sono state avanzate altre di tipo "naturale" da parte degli scienziati dell’Osservatorio astrofisico fiorentino di Arcetri. Il professor Marco Salvati ha infatti detto che potrebbe essersi trattato di un bolide: "La descrizione fa pensare ad una grossa stella cadente, ma la sua permanenza in cielo dura il tempo di un flash, e, soprattutto, di solito non emana un raggio verde".5 Anche secondo il professor Marcello Felli, poi, "potrebbe essersi trattato di un grosso meteorite, che in genere lascia una traccia di un paio di secondi con una luce che varia dal bianco al bluastro";6 aggiunge, però, proponendo una seconda possibile spiegazione, che "oltre che di un meteorite potrebbe trattarsi di un frammento di satellite artificiale che è bruciato nell’atmosfera", ribadendo subito, però, che comunque "la colorazione verde-blu è tipica dei piccoli meteoriti: quando l’atmosfera si riscalda ionizza il gas ed emette quella colorazione affatto particolare".7 Ultimo autorevole intervento è stato quello del direttore stesso dell’Osservatorio, professor Franco Pacini, il quale tuttavia si è limitato a ribadire quanto già detto dai suoi colleghi, lamentandosi dell’inesperienza e dell’ignoranza della gente e ironizzando inoltre con un atteggiamento che di scientifico ha ben poco sul problema degli Oggetti Volanti Non Identificati: "Può darsi che gli UFO prima o poi arrivino", ha detto, "ma non certo a bordo di un meteorite, e comunque senza fare tutta quella luce".
Posto che la nostra mancanza di cognizioni specifiche in materia di stelle cadenti e meteore non ci permette di contestare una valutazione fatta da chi, come i sopracitati, impiega la propria vita nello studio di questo tipo di fenomeni, ci insorge tuttavia il dubbio che detta valutazione possa essere stata fornita in modo un po’ affrettato e possa non aver tenuto conto di alcuni importanti elementi. Mi limito, quindi, a far presente in questa sede che una traiettoria perfettamente orizzontale a un’altezza di soli 11°, come è stata indicata ad esempio dai testimoni Claudio Lacoppola e Alessio Francalanci di Firenze, mal si addice ad un bolide della grandezza ipotizzata che si consuma nell’attraversare l’atmosfera terrestre; così come il fatto che sia scomparsa improvvisamente spegnendosi quando ancora si trovava in cielo aperto senza che l’intensità luminosa fosse minimamente diminuita; o che il testimone di Pontassieve l’abbia vista riapparire per un attimo luminosissima e ad un’altezza maggiore di quando l’aveva vista scomparire. A complicare le cose, infine, vi è anche la segnalazione di un testimone, Emanuele Mecati, che, del tutto ignaro del fatto, ha riferito di aver visto alle 1:30 circa della sera del 20 maggio, mentre si trovava nei pressi di San Michele, Ravenna, una grossa sfera di colore "verde smeraldo" nella parte più esterna e bianco in quella interna. Sia che l’orario indicato fosse esatto, sia che non lo fosse, trovandosi Ravenna decisamente fuori mano rispetto alla presunta traiettoria dell’oggetto, se ne deduce che questa testimonianza contrasta inesorabilmente con le ipotesi del bolide o del frammento di satellite artificiale, a meno che, ovviamente, non si ipotizzi una pioggia di meteore. In base a quanto detto, e considerando anche che in quel periodo la zona di Firenze è stata teatro di numerosi avvistamenti piuttosto significativi, che verranno analizzati in un articolo nel prossimo numero, in mancanza di una spiegazione plausibile credo che l’ipotesi che si sia trattato di un Oggetto Volante Non Identificato sia tutt’altro che da scartare.
2. 3. 4. 5. Comunicato ANSA del 20-5-1997, ore 16:48.
6. «La Nazione», (21-5-1997), p. 9.
7. 8. «La Repubblica» di Firenze, (21-5-1997), p. III.