I DISCHI VOLANTI DEL TERZO REICH
 

di Alfredo Lissoni


Londra, 12 agosto 1943. Sulla scrivania del direttore dei servizi
segreti spicca un rapporto timbrato top secret, proveniente da una "fonte
particolarmente ben introdotta e fidata, di stanza a Berlino", un
ufficiale di Stato Maggiore tedesco molto vicino al generale Leyers, del Ministero
della Guerra tedesco. Il tono del rapporto e' allarmato : "Occorre fare
presto! I nazisti stanno mettendo a punto una terribile arma segreta, un
aereo senza pilota conosciuto come V-7, testato a Peenemunde e
costruito dalla Siemens di Berlino. Si tratta di un’arma che potrebbe rovesciare
le sorti della guerra". Le V-7, meglio conosciute come Fliegender Scheiben, o dischi volanti,
erano dei rivoluzionari aerei discoidali, molto simili ai moderni UFO, per
mezzo dei quali Adolf Hitler sognava di conquistare il pianeta. "Secondo
alcune voci, - ha scritto lo studioso tedesco Jan Van Helsing nell'interessante
libro 'Secret societies' - l'idea di costruire dei velivoli cosi' poco
ortodossi per la concezione dell'epoca venne al fuehrer dopo che una
delegazione di extraterrestri provenienti dal sistema di Aldebaran
presero segretamente contatto con gli alti gerarchi nazisti. Secondo questa
leggenda, i visitatori spaziali, forse abboccando alla pomposa propaganda del
Reich, avevano scambiato Hitler per il dominatore del pianeta e si erano
rivolti a lui come primo rappresentante della Terra. Molti resoconti dell'epoca
citano il fatto che Hitler fosse perseguitato e talvolta manipolato da
imprecisati Superiori sconosciuti dai poteri distruttivi e terrificanti. Sia come
sia, sembra che il fuehrer rimanesse affascinato dagli straordinari mezzi
volanti degli aldebaraniani al punto da creare uno speciale stabilimento
incaricato di realizzarne delle copie. Fortunatamente con scarsi risultati. I
primi prototipi nazisti ebbero nomi altisonanti ricavati dalla mitologia
scandinava: Vril, Thule, Haunebu e Odin". Parimenti la Cancelleria avrebbe messo a punto uno speciale ufficio
investigativo sugli UFO, noto con il nome di "Sonder-Buro n.13" (questa
notizia si scopri' in seguito essere falsa).
Uno dei primi ingegneri del Reich impegnato nella costruzione delle V-7
(ove V sta per vittoria) fu il tedesco Andreas Epp. Questi aveva ideato un
gigantesco piatto volante, il modello Omega, con otto eliche e due
motori a reazione per il movimento. "Lo testammo nel '43 a Bremerhaven -
dichiaro' Epp alla stampa, nel 1969 - , e raggiunse una velocita' di 480 km/h".
Al progetto delle V-7 vennero poi chiamati altri quattro ingegneri, i
tecnici Habermohl e Miethe, Schriever, che era anche pilota, ed il
milanese Giuseppe Belluzzo, insegnante del Politecnico e grande esperto
di motori a turbina.
Schriever e Habermohl costruirono un tipico disco volante formato da una
cabina centrale di pilotaggio circondata da un anello che ruotava ad una
velocita' fantastica, mentre Miethe e Belluzzo misero a punto, nella
base segreta di Bratislava, un massiccio disco di titanio largo 40 metri, che
esplose in volo con tutto l'equipaggio.
Gli esperimenti dei cinque ingegneri ottennero risultati decisamente
scarsi. Nel corso degli esperimenti, ben 18 piloti volontari morirono nelle
esplosioni dei Fliegender Scheiben. E quando finalmente i tecnici di
Bratislava riuscirono a mettere a punto un modello funzionante, l'arrivo
dei russi a Berlino li costrinse a distruggere tutto, officine, brevetti e
modelli, affinche' non cadessero in mani nemiche. Era ormai troppo
tardi, la Germania si era arresa e la guerra stava finendo. "Ma non si era certo
spento l'interesse per questi velivoli eccezionali. - dichiara l'ufologo
milanese Graziano Villa - Americani e russi, scoperto cosa stessero per mettere a
punto i nazisti, fecero di tutto per impadronirsi, ognuno a scapito
dell'altro, dei brevetti del Terzo Reich. Gia' negli ultimi anni del
conflitto si favoleggiava di straordinarie armi totali dei tedeschi.
Ovviamente, in piena guerra fredda, queste armi facevano gola alle due
superpotenze. Sappiamo che i russi riuscirono a recuperare una serie di
carteggi sulle V-7 a Bratislava e a catturare alcuni collaboratori di
Miethe. E non e' casuale che, dopo cinquant’anni di esperimenti, proprio
i sovietici abbiano infine messo a punto, nella citta' di Ulianovsk, l'Ala
600, un UFO di 9 tonnellate costruito da Lev Shukin e dal padre della
missilistica Serghiej Koroliov. Da parte loro, gli agenti della CIA
riuscirono a rintracciare l'ingegner Miethe, che paradossalmente si era
nascosto a Tel Aviv, presso quegli stessi ebrei che aveva sempre
disprezzato, assumendolo. Per gli U.S.A. Miethe mise a punto un disco volante
battezzato AVRO Car, un gigantesco cassone dalle prestazioni deludenti. Il fatto
curioso e' che, in tutti questi anni, non solo americani e russi hanno negato
l'esistenza dei dischi volanti, sia terrestri che extraterrestri, ma
hanno sempre ribadito che degli aerei discoidali non avrebbero mai potuto
volare.
E il fatto ancora piu' curioso e' che, sino agli anni Cinquanta, ogni
qual volta un vero UFO sorvolava un Paese della Terra, americani e russi si
convincevano trattarsi di un disco volante nazista messo a punto dalla
controparte...".
"Quello che le due superpotenze non hanno mai osato dirvi - fa eco lo
studioso polacco Robert Lesniakiewicz - e' che i servizi segreti le
hanno tentate tutte pur di recuperare almeno un prototipo integro dei
Fliegender Scheiben. Gli ingegneri nazisti, difatti, avevano lavorato
indipendentemente e, da soli, non erano piu' capaci di ricostruite l’intero brevetto. Il
piu' grosso centro per la costruzione delle V-7 era situato strategicamente
nella Polonia occupata, fra le tenebrose montagne di Gory Sowie, nel cui
ventre i nazisti avevano scavato una base supersegreta. Ma, con grande disappunto
degli agenti del KGB che hanno frugato la zona, delle installazioni non
e' rimasto niente. I nazisti avevano distrutto tutto con la dinamite. Io mi
sono recato recentemente sul posto e, a parte le gigantesche grotte
sotterranee, un tempo utilizzate come officine, non e' rimasto nulla".
Col tempo l'intera vicenda venne dimenticata o screditata ad arte dai
servizi segreti delle due superpotenze, che non avevano interesse a
divulgare l'esistenza di simili brevetti.
E le V-7 sarebbero state relegate, persino da alcuni ufologi, tra le
leggende urbane. Almeno, fino al 1952, quando il pilota Schriever confesso' alla
stampa di aver partecipato al programma sui dischi volanti. "In questo
periodo - dichiarava - si fa un gran parlare di dischi volanti. Io non
credo che si tratti di ordigni extraterrestri, poiche' io stesso ne ho guidato
uno Nell'agosto del 1943 esisteva alla periferia di Praga un aeroporto in
cui venivano sperimentati i motori delle officine BMW. In un angolo del
campo c'era un capannone, recintato con filo spinato e solo io e tre miei
collaboratori potevamo entrarvi. In quell'hangar era custodito il Flug
Kreisel, la trottola volante da me ideata nel 1941. La sua velocita' era
di oltre 3000 km/h in quanto non incontrava, nell'aria, alcuna
resistenza... Riuscimmo a terminare il prototipo nell’aprile del 1944. Aveva l'aspetto
di un mostro, con quella cabina centrale a cupola, in plexiglas. Salii a
bordo e feci la prova dei motori. Andavano perfettamente. La corona comincio' a
ruotare... In quel momento suonarono le sirene d’allarme. Arrestai le
turbine e ordinai agli avieri di ricondurre il velivolo in rimessa. Erano
necessari altri ritocchi per ridurre le vibrazioni...Apportammo nuovi ritocchi e
finalmente riuscimmo a metterlo a punto. Troppo tardi, pero'. Nel
frattempo i russi avevano invaso la Germania. Dall'Alto Comando venne l'ordine di
chiudere le fabbriche di Praga. Dovemmo far saltare l'hangar con la
dinamite. Il disco volante lo distruggemmo con delle bombe a mano... A quel punto
scappai attraverso il Paese in rivolta, e a stento riuscii a
raggiungere il nord della Germania, stabilendomi a Brema...".
"Negli anni Sessanta - aggiunge lo studioso slovacco Milos Jesenski -
uscirono in Italia e all'estero diversi libri in cui si sosteneva che
gli UFO altro non erano che armi terrestri. Ora sappiamo non e' cosi' e che i
Fliegender Scheiben non raggiunsero mai le prestazioni delle astronavi
extraterrestri. Pure, in diverse parti del mondo, esistono diversi
studiosi ancora convinti che gli UFO siano armi segrete naziste, che un gruppo di
nostalgici, con diverse basi soprattutto in Sudamerica, stanno testando,
nella speranza di ricreare il Terzo Reich. Di quest'idea e', ad esempio,
l'ufologo americano Frank Stranges, che sull'argomento tiene sempre
delle conferenze molto seguite. Il 25 febbraio 1985, poi, si e' verificato in
Francia un fatto molto curioso. Due gendarmi hanno recuperato un pezzo
di un disco volante precipitato al suolo in una localita' il cui nome non e'
stato rivelato. In un angolo di questo ordigno era impressa a sbalzo un'aquila
nazista ed una svastica! Le autorita' francesi hanno cercato di
mantenere il massimo riserbo sulla faccenda, specie dopo l'enorme diffusione dei
movimenti naziskin. Sebbene cio' non dimostri affatto che gli UFO sono armi
tedesche, c'e' comunque da chiedersi chi, in pieni anni Ottanta, abbia potuto
disporre dei soldi e della tecnologia per far volare un disco volante nazista.
Forse i nostalgici del Terzo Reich?".