QUELLO CHE SI DOVREBBE SAPERE SULL'ELEMENTO 115

 

di Francesco Casadei, CUN Taranto

 

L'elemento 115 di Bob Lazar NON E' quello che potrebbe essere sintetizzato presumibilmente tra poco tempo nei grandi laboratori di ricerca internazionale. In realtà è un suo isotopo "esotico" incredibilmente molto più pesante, ed è presumibile che non verrà sintetizzato sulla Terra per parecchi anni ancora.

Son passati più di dieci anni da quando Bob Lazar raccontò la sua incredibile storia. Agli scettici, questa poteva sembrava null'altro che un ben confezionato pezzo di finction, completo di tutti gli ingredienti necessari per apparire "scientificamente" fondato. E' in effetti non so perché nessuno lo abbia ancora fatto ma la storia di Lazar, senza neanche modificare troppe cose, potrebbe essere facilmente tradotta in un eccellente film. La trama tra l'altro non avrebbe bisogno nemmeno di appartenere al genere della fantascienza, ma potrebbe benissimo rientrare nel novero di quei film con sfondo scientificamente altamente credibile, imperniati sulla vicenda di un cittadino-scienziato coinvolto senza averlo chiesto nelle attività dei laboratori supersegreti di una grande potenza. Il pezzo forte del film avrebbe potuto essere lo sconcerto che questa persona avrebbe provato nello scoprire che il mondo è effettivamente molto diverso da come lui lo aveva sempre creduto, e che perciò per tutta la vita fino a quel momento lui era stato vittima di un colossale raggiro come d'altronde il resto del mondo, tra cui noi. Certo che con un regista molto bravo sarebbe stato un successone. E poi, ve la immaginate la scena dove il protagonista si trova per la prima volta davanti ad una macchina non fabbricata da esseri umani? Vi immaginate il suo genuino stupore e la sua incredibile eccitazione nel poter esaminare da vicino una cosa fatta da mani non umane, per essere usata da mani non umane, da una cultura che non è la nostra, e che magari è completamente diversa dalla nostra, anche mettendo da parte l'enorme divario scientifico e tecnologico? E che dire poi della scena di quella in cui assiste al test di volo? Chi di noi non sarebbe disposto a tutto pur di trovarsi in una situazione simile?

Bene, da quando Lazar andò al pubblico sono accadute molte cose e molte di quelle informazioni che lui aveva rilasciato in televisione si sono andate rivelate corrette. Ad esempio nel 1994 è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Classical and Quantum Gravity" un lavoro dal titolo "The Warp Drive: Hyper-fast Travel Within General Relativity". In questo lavoro il Dr. Miguel Alcubierre descriveva con grande rigore scientifico il metodo che teoricamente avrebbe consentito ad un'astronave di spostarsi tra le stelle a velocità incredibili al punto che persino i fotoni avrebbero potuto considerarsi al pari delle lumache. Il tutto veniva giustificato nell'ambito dello stesso formalismo della teoria della relatività generale di Einstein.

In pratica il trucco consisteva nel creare una bolla di spazio-tempo curvo intorno ad un'astronave, ma non mi soffermerò sui dettagli perché questa è un'altra storia, che merito uno spazio a sé. Faccio soltanto notare che da allora molta altra gente ha lavorato sulla stessa questione, e che di questo argomento si parla da parecchio tempo ormai anche su alcuni siti Internet della NASA. La cosa, infine è andata agli occhi del grande pubblico con il numero di Gennaio 2000 (simbolico, no?) della rivista Scientific American, a cui è seguita la produzione italiana sul numero di Marzo 2000 di Le Scienze. Molti non hanno mancato di osservare, anche ovviamente sulla rivista che avete in mano, che il principio di propulsione basato sulla bolla spazio-temporale confermava in pratica cose che Lazar aveva già detto prima di Alcubierre e aveva anche illustrato a colori sul suo sito Internet. Allo stesso tempo, meraviglia delle meraviglie, sullo stesso numero di Gennaio di Scientific American, e quindi anche sul numero di Marzo di Le Scienze in Italia, compariva l'articolo sull'Isola di Stabilità che è stata finalmente trovata nel "mare" degli elementi transuranici. E il pensiero di tutti è andato di nuovo a Lazar, che aveva anche dichiarato che il combustibile del fantascientifoco reattore nucleare che forniva una quantità enorme di energia al disco volante alieno allo studio del quale lui lavorava, l'oramai leggendario elemento 115, era un transuranico stabile. Ci siamo tutti chiesti: possibile che sia stato solo un caso la contemporanea comparsa di questi due articoli proprio sul numero di Gennaio 2000 di Scientific American che proprio per la sua data di pubblicazione rivestiva in un certo senso il carattere "simbolico" di apertura di una nuova era? Non ci è dato, purtroppo, di conoscere la risposta a questa domanda. Tuttavia sento che è importante in questa fase far conoscere qual è la situazione reale per quel che riguarda questo "santo Graal" degli ufologi. Dal tempo in cui Lazar fece le sue rivelazioni, l'attenzione degli ufologi veniva frequentemente rivolta ai progressi fatti dai vari laboratori mondiali come Berkeley, Darmstadt e Dubna nel campo della sintesi degli elementi oltre l'uranio. Dopo la notizia della sintesi dell'elemento 114 nel Dicembre 1999 a Dubna, oramai si pensava vicino il momento in cui sarebbe stata annunciata la sintesi del 115, e confermata definitivamente la sostanza delle affermazioni di Lazar. Ritengo tuttavia che nella realtà le cose potrebbero non andare esattamente così. Permettetemi un momento di darvi alcune informazioni di base prima di entrare nel vivo dell'argomento. Quello che distingue un elemento da un altro nella tavola periodica è praticamente il numero dei protoni contenuti nel nucleo: così l'idrogeno è il primo di tutti (1 solo protone), mentre l'uranio si trova al posto 92 (92 protoni).

Elementi con oltre 92 protoni non si trovano sulla Terra e devono essere prodotti artificialmente. Poiché questi elementi stanno sulla tavola periodica dopo l'uranio, si chiamano tutti...transuranici. Oltre ai protoni, nei nuclei degli atomi ci sono anche i neutroni, ma mentre i protoni sono carichi elettricamente, i neutroni non lo sono; sono appunto...neutri.

 

COSA È UN ISOTOPO?

Prendiamo un atomo di Carbonio. Questo ha sempre 6 protoni, e in genere ha anche 6 neutroni; ma non sempre ha 6 neutroni. C'è una piccola percentuale di atomi di carbonio che hanno meno di 6 neutroni o più di 6 neutroni. I più conosciuti sono quelli che hanno 7 oppure 8 neutroni. Sotto ogni punto di vista questi sono sempre atomi di carbonio esattamente come gli altri. Possono formare anche loro l'anidride carbonica, il metano o qualunque altro composto di questo elemento; soltanto sono un poco più pesanti perché hanno 1 o 2 protoni in più. Ma in ogni caso occupano sempre il posto numero 6 della tavola periodica (perché il posto dipende solo dal numero dei protoni). I fisici dicono che tutti gli atomi che occupano lo stesso posto nella tavola periodica si chiamano isotopi (e infatti in greco isotopo significa stesso posto). In particolare il carbonio con 6 neutroni si chiama carbonio 12, metre gli atoòi di carbonio con sette e otto neutroni si cjiamano rispettivamente carbonio 13 e carbonio 14. I numeri 12,13,14 sono evidentemente la somma dei protini più i neutroni. Come si può vedere abbiamo definito in poche parole cos'è un isotopo, senza usare troppi termini tecnici; spero che i lettori me ne saranno grati.

Ultime note: mentre come detto le proprietà chimiche sono le stesse per tutti gli isotopi di uno stesso elemento,così non è per le proprietà nucleari: ad esempio, il carbonio 12 è stabile, mentre il carbonio 14 è radiottivo, cioè instabile! Nella tavola periodica questo è un fatto abbastanza comune. Il variare del numero dei neutroni,(non importa se in più o in meno) può dare luogo ad isotopi instabili o a isotopi radiottivi. E inoltre l'affermazione che faccio qui sotto è molto importante per capire l'enormità di quelloche dirò nel seguito a proposito del 115 di Lazar: in genere gli isotopi di un certo elemento sono pochi e si differenziano solo per pochissimi neutroni in più o in meno che in genere si posssono contare sulla punta delle dita. Se sapete un po' di Inglese e volete entrare nel mondo degli elemnti, e sapere un mucchio di cose interranti non solo sulla loro stabilità e su tutti i loro isotopi , ma anche sulla loro storia, su che aspetto ha, etc, vi consiglio di andare a vedere il sito: http//www.webelements.com/webelements/scholar/index.html.

 

L'ISOLA DI STABILITÀ

Allora veniamo al punto: Cos'è questa storia dell'isola di stabilità di cui si parla su Scientific American? Diciamo subito che fino ad ora non è stato sintetizzato sulla Terra un solo atomo, dico uno solo, di un elemento transuranico che sia stabile. Gelo tra l'Uditorio... ma allora ? niente paura:

Oganessian e colleghi (gli autori dell'articolo pubblicato su Le Scienze) sono sicuri di avere trovato l'Isola di Stabilità perché hanno ottenuto un isotopo dell'elemento 114 dalla vita lunghissima...ben 30 secondi. Ma allora se vive solo 30 secondi non è stabile! E' infatti io che avevo detto? Dovete sapere che, teoricamente, l'isotopo stabile del 114, quello che da parecchie decine di anni faceva immaginare ai fisici che ci fosse l'Isola di stabilità, a un totale di 298 tra protoni e neutroni. Quindi il suo nucleo contiene 114 protoni e 184 neutroni. Oganessian e colleghi hanno sintetizzato soltanto l'isotopo 289, quindi l'isotopo che ha 9 neutroni in meno di quanto sarebbe necessario. Questo, come già detto, ha una vita media di circa 30 secondi. La cosa grossa è che un isotopo del 114 con 2 neutroni in meno, il 287, anch'esso sintetizzato a Dubna, aveva vita media di 5 secondi, mentre il 285 (4 neutroni in meno), che era stato sintetizzato nel 1999 negli esperimenti di Nivov, Gregorich e colleghi a Berkeley (www.ibl.gov/Science-Articles/ Archive/elements-116-118.html ) aveva una vita media di soli 0,58 millisecondi [Phys. Rev. Lett. 83, 1104 (1999)]. 4 neutroni in più avevano allora fatto aumentare la vita media dell'elemento 114 di più di 10.000 volte! E mancano ancora altri 9 neutroni!

Si presuppone pertanto che aumentando i neutroni la vita media si allunghi a dismisura fino ad ottenere la totale stabilità. Un fatto analogo e forse ancora più spettacolare nei numeri è accaduto anche per l'elemento 112. Questi risultati hanno convinto tutti che: la stabilità è a portata di mano, ma a patto di riuscire infilare più neutroni in quei benedetti nuclei.

(Ricordatevi questa affermazione perché è molto importante nel seguito). Pertanto l'isotopo 298 dell'elemento 114 sarà stabile con certezza quasi assoluta.

Perdonatemi se vi sto a riempire la testa di numeri e paroloni, tuttavia ho scoperto che nell'Ufologia è molto importante conoscere un po' di Fisica. Nel mio caso addirittura, dopo aver avuto un incontro ravvicinato del 1° tipo con un UFO qualche anno fa, è d'obbligo cercare d'applicare la Fisica per spiegare cose che so con certezza che esisitono, per averle viste. Magari sbaglierò e la nostra fisica è ancora lontanissima anche dai concetti più semplici utilizzati dagli ET, tuttavia io credo che noi abbiamo già le conoscenze di base per capire molte cose, e perciò quello che vorrei sinceramente è stimolare una discussione che porit a ridurre le molte zone in ombra.

Ho avuto in questi anni dopo l'IR 1 molte interazioni con varie persone sull'argomento, e devo dire che i più scettici sono stati i non scienziati. In effetti gli scettici più accaniti erano le persone con meno conoscenze scientifiche, quelle per intenderci, che per credere a qualche cosa hanno bisogna che glielo dica il Prof. Zichichi alla televisione.

Mi piacerebbe parlare un giorno di quello che si può ipotizzare oggi sul principio della propulsione degli UFO partendo dalla fisica conosciuta, per far vedere a tutti in maniera scioccante che perfino George Adamski sapeva particolari intorno alla propulsione di un disco volante che in realtà non avrebbe dovuto sapere, sia per via della sua personale cultura di base, sia per il periodo storici in cui viveva.

 

L'ELEMENTO 115 STABILE

Dopo aver letto la notizia della sintesi dell'isotopo 289 dell'elemento 114, mi sono subito detto: allora l'elemento 115 stabile dovrebbe essere all'incirca l'isotopo 300 o 301 (cioè un protone più 1 o 2 neutroni in più dell'isotopo 298 teoricamente stabile del 114). Possibile che arrivati a questo punto la materia atomica consenta una "svolta" così straordinaria, sempre secondo quanto diceva Lazar? Forse siamo vicini ad un salto gigantesco della nostra fisica? Stiamo per sintetizzare l'elemento fondamentale per avere il volo interstellare? Mi è venuta subito la curiosità di vedere il suo sito (www.boblazar.com) quale isotopo del 115 usavano gli ET. E qui ho avuto la sorpresa: non era riportato l'isotopo. Guardate la tabella più sotto, che riporta gli stessi dati forniti da Lazar: la voce "peso atomico" che è quella importante per avere un'idea abbastanza precisa dell'isotopo, semplicemente non c'è. Dopo un primo attimo di smarrimento ho notato tuttavia che venivano dati gli elementi per calcolarlo, nelle voci densità e volume atomico.

(*) il 115 non è ancora stato ufficialmente sintetizzato: la data indicata da Lazar si riferisce alla scoperta di questo elemento durante la retroingegnerizzazione del reattore nucleare di un disco volante.

Senza che vi stia a fare tutti i conti si può da questi dati calcolare il peso dell'atomo 115 di Lazar in termini di unità di massa atomica, e cioè di neutroni e protoni contenuti. Il risultato non è 300 o giù di lì, ma...420!!! Che vuol dire questo? Che il nucleo peso l'equivalente di ben 120 neutroni in più di quanto ci si aspetterebbe.

Non vorrei per ora stare a commentare o fare dietrologie sul significato di questo punto. Mi interessa tuttavia stimolare delle discussioni: perciò mi limiterò a mettere luce soltanto alcuni punti rilevanti che sicuramente sono utili per ogni discussione successiva.

Prima di tutto: Lazar si è sbagliato?

La mia opinione è no. Il peso atomico è un dato molto importante ed è sicuramente uno dei primi numeri che sono stati calcolati. Lui è sicuramente a conoscenza del fatto che questo isotopo del 115 è assolutamente esotico.

Allora perché non lo ha voluto riportare espressamente nella tabella, anche se ha dato lo stesso i parametri per calcolarlo?

Non lo so, ma di certo questo è stato fatto deliberatamente.

Ma perché è così eccezionale il fatto che questo sia l'isotopo 420 dell'elemento 115?

Per capirlo tenete presenti le due affermazione che ho fatto prima:

- in genere gli isotopi di un certo elemento sono pochi e si differenziano solo per pochissimi neutroni in più o in meno, che si possono contare sulla punta delle dita.

- la stabilità è a portata di mano, ma a patto di riuscire infilare più neutroni in quei benedetti nucle.

Bene, la prima mette in evidenza che la nostra esperienza accumulata nell'arco del ventesimo secolo con tutti gli elementi finora conosciuti, non contiene in alcuna maniera evidenza di isotopi con un numero enorme di neutroni, e quindi rende rivoluzionarie, se sono vere, queste dichiarazioni di Lazar nel campo della fisica atomica. La seconda mette in evidenza il fatto che noi già abbiamo oggi difficoltà a creare nuclei transuranici con un numero normale di neutroni (perché questi nuclei vengono ottenuti facendo urtare e fondere assieme due nuclei più leggeri, che in proporzione hanno però meno neutroni di quelli pesanti: il risultato è perciò che siamo sempre a corto di neutroni). Quindi riuscire ad ottenere un nucleo con addirittura 120 neutroni in più del normale è aldilà delle possibilità attuali. Probabilmente questi esperimenti di sintesi dovrebbero essere fatti vicino a una sorgente brillante di neutroni, per poter migliorare le cose. In ogni caso, 120 neutroni in più sono tanti e la conclusione è una sola: che siamo ancora veramente molto lonatni dal poter sintetizzare quel tipo di nucleo.

E' plausibile che esista un nucleo simile?

Perché no?

Ed e' plausibile che questo nucleo abbia le proprietà descritte da Lazar?

Perché no? E se fosse un plasma di quark e gluoni stabile? (spero che vi riuscirò a parlare in seguito di questo nuovo stato della materia). In questo caso potrebbe, sotto forte eccitazione nucleare, emettere per emissione stimolata un fascio molto intensa di mesoni carichi con la carica del quanto della forza nucleare forte? Fascio che costituirebbe a tutti gli effetti l'onda della cosidetta "gravità A" di cui parla Lazar? (non si dimentichi che Lazar nella sua parentesi lavorativa a contatto con i dischi volanti aveva lavorato proprio al laboratori mesoni).

Visto che il 115 stabile di Lazar è l'isotopo 420, potrebbe allora accadere che il più normale isotopo 300 (cioè quello che potrebbe essere sintetizzato da qui a poco tempo) NON SIA STABILE?

Certo, potrebbe anche accadere che l'isotopo 300 o 301 dell'elemento 115 NON SIA STABILE! Con gravi conseguenze sull'Ufologia. Tutti superficialmente direbbero che il 115 di Lazar non è stabile e che lui è stato quindi un impostore. Per tale motivo ritengo sia molto importante prendere coscienza di questo fatto dell'isotopo 420.

E cosa accadrebbe invece se anche l'isotopo 300 o 301 del 115 fosse stabile?

Nulla; almeno in un primo momento non accadrebbe nulla. Tutti direbbero che le affermazioni di Lazar sono state confermate definitivamente, anche se da quello che avete letto più sopra capite subito che non sarebbe la verità. I problemi salterebbero fuori dopo molto tempo, una volta sintetizzata una quantità significativa di questo isotopo, quando si scoprirebbe che non ha nessuna delle proprietà attribuitegli da Lazar. Anche in questo caso sarebbe un grosso colpo per l'Ufologia se si arrivasse impreparati a questo momento.

In realtà si capisce adesso che l'affermazione più forte del nostro Bob non è assolutamente, come tutti credono, la stabilità del banale isotopo 300 o 301 dell'elemento 115. Alla luce di quanto abbiamo infatti visto in questo articolo, lui non ha proprio detto nulla relativamente a questo isotopo 300 o 301. Lui ha sempre e soltanto parlato dell'isotopo 420 anche se non lo ha fatto capire mai chiaramente. Pertanto si può dire che la sua affermazione più forte (e pertanto la sua predizione da verificare) è la seguente:

"Possono esistere transuranici stabili con un numero enorme di neutroni nel nuclueo. Ad esempio può esistere l'isotopo 420, stabile, dell'elemento 115."

In conclusione ora sappiamo che il 115 di Lazar non è l'isotopo che tutti credono, e che potrebbe essere sintetizzato tra poco tempo. In realtà è un oggetto molto più sofisticato, e per comprederne le proprietà in termini di fisica terrestre sono ancora necessari parecchi anni.