cinema
e
letteratura

 

 

 

 JEAN VIGO
0 in condotta.
La sceneggiatura del film seguito da un breve viaggio nelle immagini di una rivolta di Claudio Sabani.

Pagg. 144, lire 15000

Caussat, Bruel, Tabard e Colin decidono di salire sul tetto del loro collegio. Preparato il piano, portate le provviste nel granaio, danno il via alla rivolta e lanciato tutto quello che capitava loro sotto mano sulle teste d'uovo delle autorità riunite per la festa dell'istituto, salgono sul tetto e se ne vanno verso la libertà.
Così finisce il film di Jean Vigo, Zéro de conduite, di cui proponiamo la sceneggiatura. Era il 1933 e dopo i ragazzi di Jean Vigo molti altri dovranno salire sui tetti per difendere il loro regno, il loro territorio, la loro vita. Quello che proponiamo è anche un manuale ad uso delle giovani generazioni per ritrovare quel filo rosso che unisce Zéro de conduite a tutta una serie di film successivi che attraverso IF di Lindsay Anderson (1968), pietra miliare del Free Cinema inglese, arriva fino alle rivolte nelle scuole americane di oggi in Classe 1999 di M. Lester (1992) contro professori/replicanti mandati appositamente a debellare gli spiriti più ribelli. La censura, che a quei tempi in Francia vietava integralmente il film del regista anarchico, è adesso una censura preventiva che opera direttamente sulle nostre vite anche attraverso il bombardamento di immagini cinematografiche che ci fanno consumare la rivolta ancor prima di averla vissuta. Il testo è ampiamente illustrato con immagini tratte dal film di Vigo e dalle altre opere cinematografiche oltre a rare immagini del regista anarchico.

ESAURITO

 

FRANS MASEREEL
Groteskfilm

Pagg. 64, € 4,100

Dopo 10 anni dalla pubblicazione dell'Idea riproponiamo un'opera dell'artista belga di origine fiamminga, Frans Masereel. Una serie di 18 disegni in doppia pagina pubblicati nel 1921 dall'editore berlinese J.B. Neumann. Per chi conosce Masereel sarà una bellissima sorpresa, non essendo quest'opera mai stata edita in Italia; ma ancor più per l'evidente differenza dello stile di queste incredibili tavole rispetto a tutte le successive. Dal punto di vista stilistico si impone il richiamo a George Grosz, amico di Masereel in quegli anni e con il quale condivide la concezione dell'arte: al di là della tecnica quello che conta è una forma che si tramuti in azione.
"Non sono abbastanza esteta per sentirmi soddisfatto di essere artista" dirà Masereel in un'intervista, pur negando sempre il carattere politico della sua opera a favore di un punto di vista umano. E' l'uomo infatti al centro delle sue storie, l'uomo in lotta contro tutte le forme di oppressione e le sue stesse debolezze; l'uomo che Masereel auspica di vedere come unico re sulla terra.
Il libro è corredato da fotografie poco conosciute dell'artista che lo ricordano insieme a quanti hanno condiviso con lui le tappe più significative della sua vita.

 

GEORGES BATAILLE
Poesie erotiche.

Pagg. 20, € 1,30

L'opera di Bataille è un'opera "maledetta" nel senso che questo termine ha assunto nella storia della cultura. Maledetta al pari di quella di Baudelaire, Rimbaud, ecc. Maledetta perchè ha rappresentato il vizio di fondo della cultura dominante: ciò che questa ha sempre cercato di rimuovere, di censurare ed espellere. Inutilmente. Il tentativo di santificare i "maledetti" cercando di recuperarli così ad un mito banale e ad un culto consolatorio, va ovviamente di pari passo con lo sforzo di porli su torri d'avorio accessibili solo agli "addetti ai lavori". Il caso di Bataille è questo; anche perchè la sua è una presenza silenziosa. Le sue opere mal si adattano ad essere consumate, non solo nel senso di dissiopate, ma soprattutto in quello di logorate, intaccate, guastate e corrose. Consumare i "maledetti" non è facile, ma con Bataille è più difficile.

 

 

 ANTONIN ARTAUD
La vera storia di Gesù cristo.

Pagg. 32, disegni dell'autore, € 1,80

Antonin Artaud si era messo in testa di scrivere la Vera Storia di Gesù Cristo nell'agosto del 1947. I testi "preparatori", scritti, si presume, di getto e con rabbia iconoclasta, non divennero mai un testo definitivo e compiuto.
L'apparente delirio cui si abbandona Artaud non è solo frutto di una volontà rivoltosa contro tutte le tradizioni e le convinzioni che viveva nel suo presente, ma anche il prodotto di una lucida ambizione di rovesciare, in termini sbeffeggianti, alcuni elementi storico-semantici. E' noto che "cristo", dal greco Kristo's, significa "unto". Secondo la tradizione, gli eletti venivano definiti "unti". Il mito cristologico si radica, quindi, in una tradizione precedente e di essa si alimenta per sostenere la divinità di Gesù, la sua predestinazione. Artaud rovescia questa interpretazione pseudostoriografica e semantica. La beffa giunge al massimo quando Artaud parla della più "untuosa storia di culattone": il senso di "unto" viene stravolto, rovesciato. Ma non si pensi ad un qualche atteggiamento moralistico di Artaud verso la sodomia o la coprofilia. Non è certo nel suo stile nè nel suo pensiero. Il gusto sommo è quello di ribaltare la morale cristiana corrente, colpire la mistificazione mitologico-ecclesiastica più che non la divinità in quanto tale, cui Artaud ha sempre dato una dimensione differente, legata all'eccesso umano e ad una sorta di mistica pagana o panteistica.

 

JOYCE MANSOUR :FIORITA COME LA LUSSURIA.

Pagine 36, € 2,50

Secondo Arthur Rimbaud, la "donna poeta", liberata dalle costrizioni sociali, avrebbe trovato "cose strane, insondabili, ripugnanti, deliziose".
Ebbene, con la poesia di Joyce Mansour, tale premonizione ha trovato certamente una delle sue realizzazioni più belle, imperiose ed emozionanti.
D'altra parte cosa aspettarsi da una donna che ha fatto pubblIcare su France-soir del 15-16 ottobre 1967 questo annuncio "Cerco SOGNI da collezionare. Scrivere a Joyce Mansour, 1 avenue du Maréchal-Maunory. Parigi 16°"?
L'opera letteraria di Joyce Mansour ridisegna incessantemente una cartografia dell'amore carnale, cercando, allo stesso tempo, di sottrarlo all'utilitarismo e ai buoni sentimenti; il tutto grazie all'espressione di un'energia vitale ricca di humour e di fervido erotismo .

 

BENJAMIN PERÉT: SPARATE SEMPRE PRIMA DI STRISCIARE. Accompagnamento alla lettura di Carmie Mangone.

Pagine 112, illustrato, € 7,20

Una delle principali proprietà della poesia è d'ispirare agli ipocriti una smorfia che li smaschererà e che permette di giudicarli. La poesia di Benjamin Peret favorisce, come nessu'altra, questa reazione tanto utile quanto fatale. Perchè essa è dotata di quel tono maggiore, attuale ed eterno, che esplode facendo il vuoto in un mondo di necessità prudentemente ordinate e di mormorii usuali...È mio orgoglio conoscere solo uomini che amano quanto me questa poesia specificatamente sovversiva che ha il colore dell'avvenire ( Paul Eluard )

 

 

 

 FRANSZISKO
La collina dei corvi.

Pagg. 64, € 3,10

Dopo notte da lupi e cuori solitari, Franszisko si imbarca su Nautilus con questo racconto che accoglie tra le sue pagine tre belle tavole di Pier Paolo Marchetti e inaugura la serie: Viaggi negli spazi interiori.
Viaggio sciamanico e viaggio virtuale si incontrano alla fine di questa storia e concorrono entrambi a rendere manifesto il segreto dei ragazzi della collina.
Un assistente sociale del comune, un ricco imprenditore, una tribù metropolitana, alle prese con il loro passato sepolto nel fondo di una miniera da un'esplosione mortale. I ragazzi si troveranno a difendere la loro storia sui tetti affinchè anche la memoria non venga affossata