Francamente, in tutta la mia vita, la pornografia
mi è sembrata come qualcosa di sporco, da rigettare. Poi succede
che, ovviamente per volontà non mia, finisco in galera e la mia
sessualità va a finire nella pornografia. A un certo punto compri
Le Ore e gli altri giornali pornografici e lì vedi che questa
pornografia non è poi così falsa, nel senso che in modo
abnorme rappresenta alcune cose che tu desideri. In concreto, quando vedi
la signorina che si becca tre cazzi in bocca, probabilmente è anche
un tuo desiderio di vedere questo, cioè probabilmente non lo faresti
mai, ma l'idea in qualche modo ti coinvolge e soprattutto lì nell'impotenza.
In galera non puoi farlo! Allora lo proietti.
La pornografia che cos'è? è semplicemente un assurdo ideologico?
Io non sono così convinto. Oppure è un qualcosa di desiderato
e non praticato? Voglio dire che nella pornografia viene esasperato, quasi
in modo ridicolo, qualcosa che tutti noi sentiamo.
Ciascuno ha un problema grosso che è quello della sua sessualità.
Io, che mi eccito pensando che la mia donna faccia i pompini o scopi con
un altro, senza volere assolutamente che mai ciò succeda perché
questo diventerebbe in qualche modo negativo per la mia identità,
lo riverso nella pornografia e lì vedo la signorina che fa i pompini
a Giuseppe, a Giovanni e a Marzio. Quindi la pornografia è una
valvola di sfogo.
Quando sei in galera sogni tutto! - perché non puoi avere niente
- e trovi la sintesi geniale. La sintesi geniale è che vorresti
fare tutte le cose possibili e immaginabili. Quando esci dalla galera
non puoi fare tutte le cose possibili e immaginabili! Perché ci
sono dei limiti oggettivi quali la gelosia e il comportamento degli altri.
La pornografia ha questa capacità, perché di ciò
si tratta, di esprimere quello che tu non esprimi, che tu non hai il coraggio
di esprimere perché nessuno ha il coraggio di esprimere fino in
fondo i suoi tumulti interni sessuali. La pornografia te li fornisce.
Io ricordo Cicciolina che si prendeva tre cazzi in bocca. La cosa detta
così fa evidentemente ridere. è una cosa buffa tre cazzi
in bocca, senza senso, non ha nessun senso! Nel contesto erotico, cioè
che lei era capace di beccarsi tre cazzi in bocca...
Aurifex:
Ma come si erano posizionati i tre?
Riccardo:
Erano allineati!
Aurifex:
Ma non contemporaneamente!
Riccardo:
Sì, certo, contemporaneamente! Se siamo in tre qua ce la fa anche Roberta!
Roberta:
Nei tuoi sogni!
Riccardo:
Ma tecnicamente non è impossibile! Uno qua (
indica la parte
interna sinistra della bocca), uno qua (
indica la parte interna
destra della bocca) e uno qua (
in mezzo agli altri due). Davvero
ci si arriva! La mia prima risposta era sul ridicolo, la seconda era che
non mi sarebbe dispiaciuto essere in questo giro! Nel giro dei tre! La
terza risposta, la piu' interessante secondo me, è che ciò
in qualche modo mi coinvolgeva: la donna-troia, i molti cazzi in bocca...
cioè la pornografia gioca su questo piano che è, a mio avviso,
un piano sbagliato e che però ti coinvolge, che ce l'hai dentro!
è una malattia che tu hai dentro.
Per finire penso che la pornografia sia assolutamente essenziale. Sicuramente
la mia fidanzata, che è qui presente, direbbe che no, mai si farebbe
mettere una banana nella fica, però secondo me sì. Secondo
me c'è qualcosa nella psiche umana che vuole la trasgressività,
almeno per il sesso, e la trasgressività è un pò
normale cioè alcune cose che puoi fare altre che non puoi fare:
il cambio delle coppie, l'ammucchiate ecc. tutte cose, diciamo la verità,
poverine e la pornografia è quello che le rappresenta.
Il desiderio pornografico, e ho desideri pornografici, abbiamo desideri
pornografici, esiste perché non riusciamo ad avere desideri liberati.
Roberta:
In che rapporto vedi la pornografia e l'erotismo?
Riccardo:
Credo che l'erotismo sia un qualcosa che, tutto sommato, ciascuno esprime.
L'erotismo è la voglia di succhiare una tetta o il cazzo che ti
tira, qualcosa di fisiologico.
La pornografia no. La pornografia è laddove c'è l'assenza,
la sostituisci con la presenza. Mi spiego. Quando mi facevo le seghe in
carcere non me le sarei MAI potute fare vedendo la Cuccarini piuttosto
che la Carrà, però in una situazione pornografica, immaginandoti
in quel contesto, ci riuscivo.
La pornografia è la sostituzione dell'erotismo. Laddove l'erotismo
non c'è per motivi svariati, cioè dove non riesce a esprimersi
in quanto tale, la pornografia ne è la sostituzione.
Aurifex:
Fuori dal carcere hai ritrovato una sessualità normale?
Riccardo:
Dopo che hai vissuto quella sessualità frastornata, deviata, fuorviata
ecc. è difficile che tu ritorni a quella normale, nel senso che
tutti i tuoi fantasmi erotici vissuti nel carcere, in qualche misura li
trasporti fuori. È chiaro che questo ha un suo tempo, e con il
tempo le tue follie erotiche, pornografiche vanno discendendo.
Per fare un esempio, uscito dalle prigioni, con le varie signore o signorine
con cui ho avuto rapporti... beh... insomma... per me era molto interessante
- anche perché era nella cultura pornografica - pisciarsi addosso.
Passato un certo tempo può essere interessante, curioso, erotico,
ma non è decisivo. Lì invece sei sottomesso dalla pornografia.
La pornografia ti ha fatto credere che alcuni gesti erotici siano quelli
che poi, a loro volta, ti danno la "soddisfazione", per ridere
si dice la soddisfazione e mimi questo, lo fai. È chiaro che quando
ti liberi da questo tipo di costrizione, perché in qualche misura
sei più normale, questo non diventa così importante; diventa
bello quando è un gioco erotico ma ininteressante se non lo è,
mentre invece lì, nel gioco pornografico, lo è.
Penso che la pornografia abbia questo aspetto infame, di farti credere
che un piacere lo sia in quei modi lì. Il piacere è vero
che c'è anche in quei modi lì. Cioè il pompino: buona
e santa cosa. Però se tu lo estranei e lo vedi come un gesto pornografico
non è la stessa cosa. Lo stesso gesto materiale visto in una chiave
pornografica e in una chiave erotica è una cosa completamente diversa.
Sono a favore della pornografia fintanto che può aiutare l'erotismo
e sono assolutamente nemico quando è rappresentazione, cioè
quando taglia le palle all'erotismo.
Fonte: intervento trasmesso durante la seconda puntata di THE ATROCITY EXHIBITION, in onda su Radio Kamasutra Centrale (Bologna), lunedì 7 novembre 1994.
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