"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti del rispetto della persona umana." Art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana, 1947
PAOLO DORIGO, MILITANTE COMUNISTA PRIGIONIERO SEQUESTRATO DALLO STATO, È IN SCIOPERO DELLA FAME DA PIÙ DI QUARANTA GIORNI: LIBERO PER L'EUROPA MA LO STATO ITALIANO LO VUOLE MORTO.
Paolo Dorigo viene arrestato nel '93 e condannato nel '94 a 13anni e 6 mesi
di carcere speciale per aver compiuto ''un atto dimostrativo'': il lancio di
una bottiglia incendiaria contro la rete metallica di recinzione dell'aeroporto
militare di Aviano 'senza causare danni a persone o a cose'. Gesto di cui, tra
l'altro, si è sempre dichiarato innocente. La condanna, basata sulle
deposizioni di un pentito, è stata dichiarata illegale dalla Corte Europea
per i Diritti Umani e dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, perché
scaturita da un processo iniquo, che ha negato all'imputato il diritto a controinterrogare
il suo accusatore (diritto garantito dall'art. 6 della Convenzione Europea).
L'incredibile sequela di violenze fisiche e psicologiche (pestaggi, elettroshock,
assunzione coatta di psicofarmaci...) subite in oltre 10 anni di durissima carcerazione,
con la benedizione degli artt. 41 bis e 4 bis dell'O.P., non ha incrinato in
Paolo la voglia di lottare.
Da più di due anni è afflitto da tremendi disturbi, in particolare
all'udito e all'equilibrio e denuncia la possibilità che su di lui siano
in atto esperimenti tecnologici di controllo mentale e condizionamento comportamentale.
Le sue ininterrotte richieste di essere sottoposto, anche a proprie spese e
sotto piantonamento, ad esami medici e perizia con sintonizzatore universale,
sono state sinora eluse, nell'indifferenza dei mass media, che tutto hanno taciuto
e anche dopo 45 giorni di sciopero della fame!!! QUALE OSCURA VERITÀ
VOGLIONO NASCONDERE?
CHIEDIAMO DI SOTTRARRE A MORTE CERTA PAOLO DORIGO GARANTENDOGLI IL DIRITTO ALLA CURA!!!
con l'immediata scarcerazione per decadimento fisico dopo oltre 40 giorni di sciopero della fame e con il ricovero presso struttura ospedaliera esterna al carcere onde procedere agli accertamenti clinici richiesti!
GIÙ LE MANI DAI PROLETARI PRIGIONIERI!
LA SOLIDARIETÀ È UN'ARMA! PAOLO DORIGO LIBERO!
Prossimi appuntamenti per chi voglia manifestare la propria solidarietà a Paolo:
- Giovedi 15 luglio ore 9 presidio nei pressi degli uffici legali del Tribunale di sorveglianza di Perugia, in Via Angeloni 45, indetto dal Comitato "Paolo Dorigo libero"
- A seguire (ore 11 circa) conferenza stampa dei legali di Paolo.
- Per inviare telegrammi di solidarietà scrivere a: Paolo Dorigo, via Maiano 10 - 06049 Spoleto (PG)