La nuova guerra si combatte su due fronti. Anche quando solo un sottile braccio
di mare li divide, tra loro vi è l'insuperabile distanza che separa due
universi. Da un lato la morte insegue i passi di chiunque, dall’altro
esplodono raffiche di notizie sopra comunità virtuali rintanate in moltitudini
di salottini-bunker. Rimorsi, lacrime e sudore sparsi altrove sono pronti a
scorrere lontano, sullo sfondo, all'inseguimento di nuove emozioni, nuova merce,
nuova alienazione.
Ci sono coste di un mare dove da un lato lo sgozzatore ustascia finirà
sempre con l'insudiciarsi la camicia di tutte le sue colpe, questo assassino
improponibile la cui banale logica del terrore sfigura al confronto con grandi
assassini capaci di uccisioni sofisticate, elegantemente high tech, con un occhio
attento al marketing e all'apertura della Borsa; dall'altro lato dello stesso
mare, uscendo dall'abitacolo del suo aviogetto, un pilota lindissimo non avrà
neppure il bisogno di farsi una doccia o cambiarsi d'abito per presenziare al
quotidiano appuntamento con la stampa: l'interessante e immancabile "punto
della situazione" completo di dettagli tecnici, e commentatori illustri,
e molto più sportivamente che alla Domenica Sportiva - dove ci si scanna
per l'interpretazione di una moviola - i protagonisti ammetteranno, rammaricandosene,
gli inevitabili errori videoregistrati. Con scuse ufficiali ad ogni involontario
carbonizzato.
La nuova guerra è la guerra della tecnica sofisticata, giusta e forte
del suo diritto. La guerra nuova è la guerra dell'immagine che soppianta
ogni realtà, è la guerra della civiltà che stana, regola,
sanziona la barbarie che circonda l'Occidente. Oppure forse è la maschera
della solita e vecchia guerra: dei forti che regolano i propri interessi con
le armi quando non hanno a disposizione altri strumenti; e a premere sulle mura
della cittadella della civiltà è una moltitudine di uomini che
ha da temere e maledire ogni giorno i padroni che lì dimorano.
Una rivoluzione del modo di fare una guerra si verifica quando una società
si trasforma costringendo le sue strutture militari ad un cambiamento immediato
ad ogni livello, spezzando l'equilibrio del potere bellico nel mondo. Il concetto
di Rivoluzione negli Affari Militari (RMA) si fonda sull'assunto che il processo
di innovazione tecnologica ha la capacità di modellare le "rivoluzioni
militari", individuando nella tecnologia la principale protagonista nel
cambiamento delle regole fondamentali dell'arte della guerra.
L'attuale trasformazione della tecnica militare è in corso ed è
capeggiata dagli Stati Uniti. A partire dalla Guerra del Golfo i fattori che
la guidano sono: il processo di innovazione tecnologica, la riduzione dei bilanci
per la difesa, il "fattore demografico" e "l'effetto Cnn".
I tagli alle spese militari dovuti alla contingenza economica portano ad eserciti
professionali ridotti, ad unità piccole, più flessibili e con
maggiore potenza di fuoco, supportate dall'enorme crescita di efficacia degli
strumenti bellici di nuova generazione.
Il progresso tecnico degli eserciti si sta sviluppando principalmente in queste
aree: evoluzione della sensoristica, aumento della capacità di effettuare
attacchi di precisione in profondità sul territorio nemico, guerra informatica
e potenziamento delle capacità di trattamento di grandi masse di informazioni,
tecnologie inabilitanti.
L'elemento che sta introducendo un fattore di discontinuità tale da far
parlare di rivoluzione è la fusione di questi elementi in un metasistema
capace di coordinare e sincronizzare l'insieme dei sistemi per la condotta delle
operazioni militari. In altre parole non è l'incremento della precisione
nella capacità di colpire le forze del nemico a generare un mutamento
di scala quanto la fusione di questo elemento sia con la capacità di
raccogliere, selezionare, elaborare e distribuire grandi masse di dati, che
con quella di immobilizzare le forze nemiche tramite l'uso di armi non-letali.
I quattro elementi della RMA si fondono, quindi, in modo da generare un mutamento
non solo e non tanto quantitativo quanto piuttosto qualitativo, tale da consentire
una visione globale precisa del campo di battaglia in modo da poter colpire
i punti nevralgici del nemico in tempo reale.
Che cosa sono le armi non-letali?
Le armi non-letali sono strumenti utilizzabili per piegare la volontà
del nemico senza necessariamente distruggere le sue forze vive. Sono quindi
"armi inabilitanti" progettate per inabilitare persone o mezzi materiali
rendendo minima la possibilità di arrecare loro danni permanenti, senza
però sia garantito che, nella totalità dei casi, siano innocue.
L'efficacia di un arma non-letale è quindi inversamente proporzionale
alla probabilità di provocare danni permanenti e direttamente proporzionale
alla probabilità di inabilitazione dell'obbiettivo.
Il loro potere inabilitante deve avere un livello di "incapacitazione"
variabile per adattarsi alle differenti situazioni tattiche in cui si possono
impiegare.
Sul piano militare queste armi inaugurano un nuovi modo di utilizzare la violenza,
che permette di vincere l'avversario senza la distruzione fisica delle sue forze.
Sono caratterizzate da un elevato livello tecnologico - utilizzano un ampio
spettro di tecnologie: opto-elettronica, acustica, chimica e biologica, informatica,
cinetica - e stanno uscendo dalle ipotesi fantascientifiche per entrare nella
nostra quotidianità. Le funzioni che adotteranno saranno le seguenti:
il controllo o l’interdizione di aree, il controllo delle sommosse, le
operazioni militari su larga scala, le sanzioni, le azioni contro terroristi,
le azioni preventive contro armi di distruzione di massa, le sommosse nelle
prigioni, il controllo delle tifoserie negli stadi, l'evacuazione di edifici.
Le "operazioni diverse dalla guerra" e lo sviluppo delle
armi-non letali
Finita l'epoca della contrapposizione nucleare, inizia un periodo militarmente
più dinamico caratterizzato della cosiddetta "logica del disordine",
che consiste nel «proliferare di attori non statali, come i cartelli della
droga, la globalizzazione del mercato delle armi, I tendenza ad intervenire
sempre più nei conflitti interi o nelle catastrofi umanitarie ed ecologiche
di alt Stati». Per intervenire in questi contesti è stato sviluppato
il concetto di operazioni diverse dalla guerra dove gli obbiettivi politici
dell’azione militare sono dominanti, dove si crea un'unità di azione
coordinando gli Stati e gli eserciti con organizzazioni non governative e organizzazioni
internazionali. Le armi non-letali diventano utili in questi contesti dove il
ruolo dell'esercito e quello della polizia sfumano, dove restrizione delle regole
di ingaggio e "l'effetto Cnn" limitano l'uso delle armi convenzionali.
La giovane e promettente carriera delle armi non-letali
Il primo importante momento di accelerazione nel processo di sviluppo delle
armi non-letali negli Stati Uniti si ha con la Guerra del Golfo, ad esempio
con vasto impiego di missili Tomahawk dotati di testata a grafite contro le
centrali elettriche irachene durante la prima notte di bombardamenti. La missione
United Shield (ritiro delle truppe stanziate in Somalia per l’operazione
Restore Hope) è invece la prima "operazione diversa dalla guerra"
in cui gli Stati Uniti disponevano di una forte componente non-letale per il
controllo delle sommosse. L'addestramento tenuto dai Marines prima della missione
United Shield mirava ad analizzare i principi delle sommosse per invertirne
l'escalation.
La nota vicenda della setta di Waco (Texas), e il suo tragico epilogo, rappresenta
invece uno dei primi importanti episodi in cui la polizia oltre ai gas lacrimogeni
disponeva di non meglio precisate armi non-letali, che non gli hanno tuttavia
impedito di massacrare gli assediati.
Successiva a questo episodio è la richiesta del direttore del Departement
of Justice statunitense (DOJ), Janet Reno, alla CIA e al Pentagono di impegnarsi
nella ricerca comune di nuove e più efficaci armi non-letali da impiegarsi
sia nelle operazioni militari che in quelle di polizia. Questa ha portato a
un memorandum di intesa fra il DOJ e il Departement of Defense (DOD) in favore
dello sviluppo delle tecnologie inabilitanti di tipo duale.
La realizzazione di questo programma di collaborazione è stata affidata
al Defence Advanced Research Project Agency (DARPA) sotto la supervisione di
un Joint Program Steering Group.
Il National Institute of Justice (NIJ) sta sviluppando uno studio delle risposte
fisiologiche ad alcune armi non-letali, l'obbiettivo della ricerca è
lo sviluppo di tecnologie inabilitanti dagli effetti totalmente reversibili
in grado di incapacitare temporaneamente un singolo individuo o anche un gruppo
di persone.
Un altro progetto attualmente sviluppato per il NIJ presso i Sandia National
Laboratories riguarda lo studio degli effetti delle sostanze appiccicose sulla
pelle umana; lo scopo è sviluppare un proiettile contenente schiuma per
sedare le sommosse nelle prigioni.
Nel marzo 1994 il nuovo Segretario per la Difesa, William Perry, istituiva il
"Senior Advisory Group for Low Collateral Less-Than-Lethal Weapons"
con il compito di sviluppare un piano per l'elaborazione di una dottrina di
impiego delle armi non-letali. Pochi mesi dopo, il 23 giugno 1994, una conferma
ancora più autorevole della volontà americana di sviluppo di queste
nuove armi viene direttamente dal presidente Clinton il quale in una lettera
di trasmissione al senato per la ratifica della Convenzione sulle armi chimiche,
dichiarava: «[...]mi rivolgerò al Segretario per la Difesa affinché
gli sforzi nello sviluppo di alternative non-chimiche e non-letali agli agenti
chimici per il controllo delle sommosse siano incrementati[...]»
Il Programma del Dipartimento della Difesa statunitense per lo sviluppo delle
tecnologie inabilitanti può contare su un budget annuale di 25 milioni
di dollari per la sola parte relativa alla ricerca ed allo sviluppo.
Non è inclusa in questa cifra la parte della spesa lasciata ai bilanci
particolari delle singole Armi relativa all'acquisizione dei sistemi finiti.
La Guerra in città
Le armi inabilitanti non-letali possono rivelarsi efficaci strumenti per quegli
eserciti che si troveranno sempre più in un prossimo futuro a dover combattere
in un contesto complesso come quello delle aree urbane. Le città rappresentano
ormai uno dei principali scenari entro il quale si trovano ad operare le Forze
armate (secondo stime delle Nazioni Unite entro il 2025 i tre quinti della popolazione
mondiale vivrà in aree urbane).
«[...]Il contesto urbano è caratterizzato dalla presenza di un
intricata rete di costruzioni di natura diversa interconnesse da sistemi di
comunicazione che si sviluppano su almeno tre livelli principali: un livello
sotterraneo, il livello del terreno e un livello superiore. Tutto ciò
frena notevolmente la capacità di movimento di truppe e mezzi, impedisce
la comunicazione e limita la visibilità. La densità di popolazione
rende difficile operare al suo interno minimizzando la probabilità di
fare vittime. La presenza di detriti, edifici ed altri facili ripari per elementi
ostili rendono spesso necessario in queste zone l'impiego di una elevata potenza
di fuoco. D'altra parte la presenza di non combattenti rende necessario l'impiego
di armi a ridotta letalità [ ...]».
In queste situazioni di guerra urbana, previste in un futuro prossimo, i militari
o la polizia possono trovarsi in difficoltà nel fronteggiare rivoltosi
agguerriti che sfruttano a loro vantaggio la conformazione urbana, inoltre l'opinione
pubblica e le regole di ingaggio limitano l'uso dei mezzi a loro disposizione.
L'utilizzo di armi inabilitanti non-letali è indispensabile per una condotta
efficace delle operazioni militari in questo contesto. Infatti le armi non-letali
hanno un'alta capacità di penetrazione, possono dunque facilmente superare
gli ostacoli del contesto urbano (muri, sotterranei) e la loro ridotta capacità
letale ne permette un impiego più indiscriminato a largo raggio.
Dualità
Il comparire ed il moltiplicarsi di missioni «al di sotto» della
guerra classica affievolisce la distinzione tradizionale tra esercito e polizia.
Per lo sviluppo delle armi-non letali negli Stati Uniti vi è una stretta
collaborazione tra il Departement of Defense e il National Institute of Justice
(nella missione United Shield furono impiegate armi non-letali dell'arsenale
della polizia).
In questa prospettiva si stanno evolvendo le armi non-letali, e vengono sviluppati
quei sistemi che possano essere impiegati sia dalle Forze armate che da quelle
di polizia.
La dualità è la caratteristica principale di queste armi che consiste
nel poterne modificare la potenza a seconda delle situazioni in cui vengono
impiegate.
Queste tecnologie vengono quindi sviluppate per essere reversibili: utilizzabili
da polizia ed esercito, trasformabili da non-letali in letali o in strumenti
di tortura.
Effetto Cnn
Nelle "operazioni diverse dalla guerra" le uccisioni di civili possono
mettere in discussione la continuazione della missione. Per questa ragione le
armi inabilitanti sono importanti grazie alla loro specificità di armi
"mediatiche"; il loro impiego deve essere inserito in una «strategia
comunicativa efficace per poter essere risolutiva dal punto di vista operativo».
La loro capacità è di inabilitare gli obbiettivi senza che ci
sia un danno visibile, quindi non «essendoci distruzione non c'è
neppure visibilità dell'avvenuta inabilitazione».
In Turchia e in Indonesia sono stati utilizzati per il controllo delle sommosse
i veicoli d'ordinanza mimetizzati da finte ambulanze per nascondere alla televisione
i mezzi delle forze di sicurezza che utilizzavano armamenti. Sempre in Indonesia
sono state spruzzate vernici sui dimostranti; questo metodo consente di marchiare
i dimostranti per più di una settimana , così che le forze di
sicurezza possono arrestarli più tardi, lontano dagli sguardi dei media,
e farli beneficiare delle tecniche di repressione più tradizionali: interrogatori,
torture, esecuzioni.
Effetti
Le armi non-letali vengono sviluppate per precisi obbiettivi tattici.
Nella migliore delle ipotesi a queste armi non si chiede di non fare vittime
ma di limitare gli effetti collaterali, cioè i danni fisici permanenti
e le morti "accidentali".
Le armi non-letali vengono sviluppate per essere il più possibile reostatiche.
In altre parole si tratta di fare in modo che lo strumento o l'insieme degli
strumenti costituenti un sistema possano garantire il rapido passaggio a livelli
diversi dall'uso della forza armata, la maggior parte di questi strumenti può
essere modificata per diventare temibili armi letali. Le ipotesi di utilizzo
prevedono che siano adoperate sempre in abbinamento a tradizionali armi letali,
in quanto le armi inabilitanti coprono alcune funzioni - come evacuare con sicurezza
delle persone da un edificio – in cui le armi tradizionali sono meno efficienti.
Inoltre il più probabile utilizzo militare di queste armi sarà
quello "pre letale", esse serviranno ad inabilitare il nemico che
poi verrà distrutto con più facilità.
Uno degli inconvenienti che sta incontrando l’introduzione di queste armi
consiste nel fatto che alcune tecnologie inabilitanti rischiano di essere vietate
da accordi di natura internazionale.
Lo sviluppo delle tossine non letali è vietata dalla Convenzione sulle
armi biologiche. Non sono quindi impiegabili batteri o tossine, come la salmonella,
per inabilitare gli avversari.
La convenzione sulle armi chimiche, in vigore dal 1997, proibisce l'impiego
militare di qualsiasi arma che, attraverso un'azione chimica, possa causare
la morte, l'incapacitazione temporanea o un danno permanente ad esseri umani
o animali; inoltre l'uso di agenti chimici per il controllo delle sommosse come
metodo di guerra è proibito - ma non preoccupatevi può comunque
utilizzarli la polizia.
L'impiego delle supercolle, che pure erano in dotazione ai militari americani
in Somalia, potrebbe essere limitato perché uno dei componenti chimici
risulterebbe vietato da alcuni accordi internazionali per la tutela dell'ambiente.
Molte armi non-letali sviluppano come effetto collaterale un forte grado di
inquinamento ambientale, tra queste si segnalano: gli antiaderenti, le supercolle,
gli agenti Lme, i supercaustici.
Alcune armi non-letali possono inoltre provocare gravi danni permanenti o effetti
peggio che letali, cioè condurre alla morte dopo atroci sofferenze. I
collanti possono soffocare le persone, gli impulsi Epm fare precipitare un elicottero,
gli infrasuoni possono causare attacchi alle persone epilettiche, i Laser possono
causare cecità, la nuova generazione di armi acustiche può semplicemente
essere fastidiosa, ma può anche essere portata a produrre onde d'urto
che possono provocare traumi potenzialmente letali. I proiettili di plastica
possono essere più facilmente letali di quelli di gomma - l'Inghilterra
ha dovuto ritirare 100.000 proiettili di plastica lo scorso anno. Il Pepper
Gas è un attrezzo di routine per la polizia degli Stati Uniti dal 1987,
che ha causato almeno 114 morti [1998], principalmente per asfissia posizionale.
Le armi non-letali possono essere inoltre utilizzate come strumento di tortura.
In California, membri della polizia, tenendo ferme le teste di manifestanti
ecologisti, hanno aperto loro le palpebre e depositato il liquido urticante
direttamente nei bulbi oculari.
I conflitti etnici sono diventati una costante di questi anni. È logico
quindi che sia in corso un progetto che ha come obbiettivo lo sviluppo di un
arma inabilitante etnica, si tratta di un database relativo a specifici odori
ed al loro significato per particolari culture, popolazioni, religioni o aree
geografiche. Un certo odore, ad esempio, può essere repulsivo per una
particolare popolazione o indicare un messaggio di pericolo.
Italia
La situazione dell'esercito e della polizia italiane in merito allo sviluppo
ed all'introduzione di queste armi è arretrata rispetto a quella degli
Stati Uniti.
L'industria militare del nostro paese si sta muovendo autonomamente in questa
direzione. Secondo una ricerca del Centro militare di Studi Strategici del 1994,
l'Italia non ha accumulato un ritardo incolmabile. Infatti le aziende alle quali,
nell'ambito della ricerca, è stato rivolto un questionario per valutare
lo "stato dell'arte" delle tecnologie inabilitanti in Italia hanno
quasi tutte risposto fornendo elenchi articolati di tecnologie sviluppabili
sulle basi di un know-how posseduto.
In particolare la Oto Melara Breda di Brescia ha fornito un commento dettagliato
della sua attività di sperimentazione in un settore ad alta tecnologia
quale quello della generazione di impulsi Em.
Un analisi altrettanto dettagliata, incentrata soprattutto sulle armi Laser
non-letali e sulle microonde ad alta potenza (Hmp) è stata presentata
dalla Galileo Sma. Anche in questo caso il livello tecnico della presentazione
è stato elevato, con numerosi schemi e commenti. L'Italia è tra
i paesi citati da numerosi documenti americani nell'elenco dei paesi in grado
di produrre queste armi e a rischio di una eventuale proliferazione. Lo sviluppo
delle armi inabilitanti non-letali, ovviamente, non è mosso dalla volontà
di rendere meno cruenti i conflitti, ma è una vera e propria necessità
operativa delle forze armate dei paesi che vorranno avere un peso sullo scacchiere
geostrategico del prossimo futuro.
L'Italia si dovrà quindi adeguare per non correre il rischio di rimanere
esclusa dagli interessi legati alle cosiddette missioni di pace e di aiuto umanitario.
Agenti biologici
Con questo termine vengono indicati prodotti di natura biologica in grado di
aggredire materiali - come cavi elettrici o esplosivi - rendendoli inefficaci.
Agenti calmanti
Sono sedativi o sonniferi che spesso vengono mescolati con solfossido di dimetile
in modo da garantime l'assorbimento cutaneo.
Si possono usare in funzione antisommossa, per impedire l'accesso ad aree o
edifici, in operazioni belliche abbinati ad armi convenzionali.
Agenti polimerici (supercolle)
Si tratta di super adesivi volti ad impedire la capacità di movimento
ad uomini e mezzi.
Possono essere utilizzati contro armi, veicoli, impianti, contro le persone
possono servire ad impedire i movimenti e hanno quindi possibilità di
impiego molto ampie.
Alterazione della combustione
Consistono in additivi chimici che contaminano o modificano le caratteristiche
di viscosita del carburante per degradare le prestazioni dei motori ad aspirazione
d'aria.
Antiaderenti
Si tratta di superlubrifcanti. Servono a ridurre notevolmente l'attrito di qualsiasi
superficie rendendo impossibile il transito. Potrebbero essere sparsi o spruzzati
su binari, rampe, strade, corridoi o piste di volo in modo da rendere difficoltoso
il passaggio di veicoli o persone.
Canister Launched area denial system
Si tratta di una granata in grado di creare rapidamente una barriera non letale,
utilizzata per interdire l'accesso in aree protette.
Cannoni ad acqua elettrizzata
Si tratta dei classici cannoni ad acqua con l'aggiunta di una scossa elettrica.
Possono essere impiegati per la dispersione di folle.
Electrical power distribution munition (Epdm)
Sono costituite da rocchetti di lunghi filamenti di carbonio che vengono rilasciati
al di sopra delle linee elettriche e provocare il loro cortocircuito.
Fumogeni multi-spettrali
Consentono di controllare la visibilità utilizzando apposite finestre
spettrali attraverso le quali è possibile vedere soltanto grazie a particolari
sistemi ottici.
Ground electric vehicle stopper
Si tratta di un sistema d'arma che sfrutta radiazioni elettromagnetiche ad alta
potenza di una sorgente posta su una piattaforma terrestre o aerea. Obiettivo
principale di quest'arma è l'inabilitazione dei veicoli mediante la combustione
dei circuiti elettrici.
Impulsi elettromagnetici non nucleari
L'Emp non nucleare genera effetti simili a quelli dell'impulso elettromagnetico
provocato da un esplosione nucleare senza produrre un effetto termico, meccanico,
o radioattivo.
L'energia elettromagnetica prodotta dall'Emp produce sia un danno fisico (fusione
degli elementi hardware), che l'alterazione dei circuiti logici o dei contenuti
delle memorie.
Infrangimento del metallo a liquido (Lme)
Gli agenti Lme cambiano la struttura molecolare di metalli e leghe indebolendoli
gravemente. Servono a rendere inaffidabile il materiale nemico.
Infrasuoni
Si tratta di suoni potenti a frequenza ultrabassa che, se diretti contro una
persona ne causano disorientamento, nausea, vomito e spasmi intestinali.
Si possono utilizzare contro folle, singoli individui protetti all'interno di
edifici, infine possono negare l'accesso ad aree potette, o proteggere le navi
dai sommozzatori.
Irraggiatori Isotopici
Si tratta di munizioni speciali illuminanti la cui intensa luce laser provoca
gli stessi danni del laser a bassa energia. L'effetto che provocano è
paragonabile a ciò che si verifica uscendo da una stanza buia se ci si
ferma a fissare il sole.
Laser a bassa energia (Lel)
Utilizzano un laser multicolore. Hanno lo scopo di accecare sia gli individui
che i sistemi sensori.
Maritime vessel stopper
Si tratta di un sistema d'arma in grado di arrestare navi sospette, senza provocare
danni permanenti agli occupanti. Servono al controllo dei confini marittimi
di uno Stato, o in caso di misure di embargo.
Microonde ad alta potenza (Ilmp)
Sono un sistema ad energia orientata a fondere i sistemi elettronici non schermati.
Entro un breve raggio possono anche provocare uno stordimento temporaneo. Questo
nuovo tipo d'arma potrebbe essere utilizzato contro centri di comando, controllo
e comunicazione, siti di difesa area, sistemi d'arma.
Modular crowd control munition
È una munizione contenente sfere di plastica che, nell'esplosione, colpiscono
in modo non letale le persone in prossimità del punto di impatto.
Le principali applicazioni si hanno nel controllo delle sommosse e nel controllo
ed interdizione di aree.
Non-lethal bounding munition
Sono mine di tipo non-letale. Possono impiegare sfere di plastica, sostanze
irritante o anche le reti. Servono ad impedire l'accesso ad aree protette.
Non-lethal crowd dispersal munition
Si tratta di munizioni non letali per il lancia granate M203 da 40 mm. Le applicazioni
vanno dal controllo delle sommosse alla protezione dei veicoli.
Portable vehicle immobilization system
È un sistema fisso volto ad arrestare veicoli di stazza non superiore
alle 5100 libbre, che viaggiano ad una velocità fino a 40-60 miglia entro
200 piedi dalla fonte di irraggiamento, senza provocare danni permanenti agli
occupanti.
Reti
Possono essere pungenti, appiccicose o elettrizzate, vengono lanciate con sistemi
portatili o montati su veicoli. Servono per bloccare individui, gruppi di individui
o veicoli.
Schiume
Si tratta di liquidi che si espandono rapidamente a contatto con l'aria riempiendo
lo spazio circostante. Esistono tre tipi di schiume: rigide, appiccicose, acquose.
Le schiume rigide si induriscono molto rapidamente impedendo i movimenti, le
schiume appiccicose sono molto dense e rendono i movimenti e l'uso degli arti
molto difficili, quelle acquose possono essere impiegate per riempire rapidamente
un locale.
Sistemi acustici
Sono sistemi che sfruttano varie frequenze acustiche al fine di provocare effetti
biologici non letali. Le applicazioni vanno dal controllo delle sommosse alla
liberazione di ostaggi situati in edifici.
Stimolazioni ed illusioni visive
Le stimolazioni o simulazioni visive comprendono una vasta gamma di tecnologie
fra le quali anche quelle che sfruttano l'effetto Bucha e l'effetto camaleonte.
L'effetto Bucha causa vertigini disorientamento e nausea. L'effetto Bucha è
efficace nel disperdere folle di rivoltosi, proteggere installazioni o punti
particolari.
L'effetto camaleonte è utile per rendere uomini e mezzi invisibili all'avversario. Como dissemos antes, não há, efetivamente, corretoras de opções binárias locais no Brasil. Qualquer trader brasileiro que queira negociar binários deve usar os serviços das corretoras estrangeiras. Sabendo disso, muitas delas, contam com opção de uso de suas plataformas em português. As corretoras perceberam há muito tempo o potencial do mercado brasileiro. A população local responde por, aproximadamente, metade da população total do continente sul-americano. Além disso, são usuários super conectados e loucos por novidades em uma das épocas de juro mais baixo na história recente.
Supercaustici (+C)
Sono composti di diversi ordini di grandezza più corrosivi dell'acido
solforico. Possono essere applicati in modo da deteriorare pneumatici, suole
di scarpe, superfici di strade, coperture di tetti, o sistemi ottici.
Taser
Sono armi elettriche a mano che provocano un effetto di stordimento.
Possono servire sia alle forze armate che a quelle di polizia per il controllo
delle folle in caso di manifestazioni o distribuzione di viveri.
Uav payload/delivery system
Si tratta di modificare gli Uav (veivoli telecomandati) tattici esistenti al
fine di renderli adatti a disperdere sistemi o munizioni non letali.
Under harrel tactical delivery system
È un sistema che permette una capacità di fuoco non letale diretto,
dai 20 ai 100 metri e che può essere piazzato sotto la canna dell'M16A2
Vehicle launched munitions
Sono munizioni da 60 mm impiegabili a distanza di sicurezza da in veicolo. Le
principali applicazioni riguardano il controllo delle sommosse.
Vortex ring gun
Sfrutta un insieme di effetti (urto, effetti chimici, flash luminosi) generati
da vortici prodotti da combustione. Le applicazioni riguardano soprattutto il
controllo delle sommosse.
NOTA AGGIUNTIVA
[a cura di guerrasociale – ottobre 2002]
S’intitola I vantaggi e i limiti dell'uso di calmanti come tecniche
non letali il rapporto di 49 pagine del Direttorato per l'uso di armi non
letali del Pentagono (Jnlwd). Si tratta di un programma di ricerca del Pentagono
sulle armi psicofarmacologiche. Basato su "un'indagine approfondita della
letteratura medica e dei nuovi progressi dell'industria farmaceutica'; il rapporto
conclude che "la produzione e l'uso [di armi psicofarmacologiche] è
realizzabile e auspicabile".
L'équipe, che ha sede presso il Laboratorio di ricerca applicata dell'università
statale della Pennsylvania, studia come trasformare in armi una serie di psicofarmaci
e anestetici nonché le "droghe ricreative". Secondo il rapporto,
"la via di somministrazione prescelta, che si tratti di aggiunta all'acqua
potabile, somministrazione topica sulla pelle, inalazione mediante bomboletta
spray o proiettili di gomma pieni di farmaco, dipenderà, tra le altre
cose, dall'ambiente". Gli ambienti individuati sono precise situazioni
militari e civili, compresa quella di "rifugiati affamati durante la distribuzione
del cibo", un "carcere", una "popolazione sconvolta"
e "ostaggi". Il rapporto dell'équipe spesso si spinge al punto
da definire disturbo psicologico il dissenso.
Quasi tutti i farmaci in esame sono sedativi del sistema nervoso centrale. Tra
questi ci sono gli oppiacei (come la morfina) e le benzodiazepine (come il Valium).
L'équipe, alla ricerca di farmaci ad azione più rapida come il
Prozac (fluoxetina) e lo Zoloft (sertralina), nutre grande interesse anche per
gli antidepressivi. Il rapporto fa notare come le sostanze farmaceutiche bocciate
per gli effetti collaterali eccessivi potrebbero essere utili se usate come
armi: "Spesso un effetto collaterale indesiderato... interrompe lo sviluppo
di un nuovo composto farmaceutico promettente. Tuttavia, nelle situazioni in
cui sono usate tecniche non letali, può esserci meno bisogno di preoccuparsi
di effetti collaterali indesiderati".
Tra le tecniche di diffusione contemplate dal rapporto spiccano quelle attraverso
la pelle, le mucose e mediante aerosol, il microincapsulamento e sistemi subdoli
come l'introduzione nelle scorte di acqua potabile. Il Jnlwd sta investendo
nello sviluppo della tecnologia del microincapsulamento, che implica la creazione
di granuli con un'esigua quantità di agente coperto da un guscio duro.
Una volta sparsi sul terreno, i gusci si rompono sotto i piedi e rilasciano
l'agente. Grazie a un nuovo mortaio, ogni proiettile potrebbe sparare migliaia
di minuscoli granuli. I ricercatori hanno espresso un particolare interesse
per le frecce di carfentanil, da sparare contro gli esseri umani. Il carfentanil
è un narcotico veterinario usato per sedare grossi animali pericolosi
come gli orsi e le tigri.
L'équipe del Pentagono chiede più ricerca sul potenziale delle
"droghe ricreative"; le sostanze illegali usate a volte ai rave party
e nelle discoteche. Tra questi, l'esercito è interessato a chetamina,
Ghb (ecstasy liquida) e rohypnol. Secondo la Drug enforcement administration,
"la chetamina in piccole dosi causa vertigini, atassia, eloquio sconnesso,
tempo di reazione lento ed euforia. In dosi medie induce problemi di organizzazione
del pensiero, alterazioni corporee e una sensazione di irrealtà con allucinazioni
visive. In grandi quantità induce analgesia, amnesia e coma".
Fonte: pubblicato on line sul sito Guerra sociale http://www.guerrasociale.org