Piano del Comune per impedire l'attraversamento della città. Zona protetta fino ai Bastioni. Video per multare i trasgressori.
Trenta nuove telecamere per impedire l’accesso al centro. Dodici «pilomat»,
le barriere mobili per bloccare l’ingresso in altrettante vie consentite
ai soli residenti. Si avvicina il «centro a spicchi», la nuova disciplina
del traffico nel centro storico. Un sistema di anelli obbligati (detti loop
, in tutto 6) che impedirà l’attraversamento del centro e costringerà
gli automobilisti ad entrare e uscire dallo stesso spicchio, evitando sconfinamenti
negli altri settori. La prima sperimentazione riguarderà il loop Papiniano,
Olona, Carducci, Magenta, Orefici, Torino, Correnti, corso Genova. Tutto a senso
unico. Poi si estenderà al resto della città. Si partirà
a primavera 2005. L’intero progetto, secondo l’assessore al Traffico,
Giorgio Goggi, dovrebbe realizzarsi entro la fine del 2006. I soldi ci sono
già. Intanto si è partiti con il pacchetto degli altri interventi.
Entro la fine dell’anno verrà realizzato il sistema elettronico
di indirizzamento ai parcheggi del centro storico. A gennaio l’avvio dei
lavori per rendere più scorrevole la Cerchia dei Bastioni che diventerà
la vera circonvallazione (con un 13 per cento di traffico in più) al
posto della Cerchia dei Navigli (in gran parte riservata ai mezzi pubblici e
al traffico dei residenti). A quel punto, scatterà l’ora x della
sperimentazione.
La scelta di Papiniano non è casuale. Si parte di lì, perché
è la zona con più difficoltà di traffico. Il principale
intralcio è il mercato. Che nel progetto originario doveva essere spostato.
Adesso si stanno studiando i flussi del traffico per capire se il collo di bottiglia
rappresentato dagli ambulanti è aggirabile o meno. Per garantire che
non ci siano sconfinamenti negli altri settori (il loop di Foro Buonaparte da
un lato e quello di via Larga dall’altra) saranno installate telecamere
per sorvegliare gli accessi. Lo scopo fondamentale è quello di proteggere
il trasporto pubblico e di garantire la canalizzazione del traffico. Si parte
con corso Magenta. Un occhio elettronico impedirà l’ingresso degli
automobilisti (esclusi i residenti) verso il centro. Successivamente corso Magenta
verrà proibito in entrambi i sensi di marcia e il marciapiede verrà
allargato. Altro snodo «pericoloso»: via Vincenzo Monti all’altezza
di piazza Virgilio. Anche in questo caso si provvederà ad allargare il
marciapiede. Si continua con via Olivetani, dove una telecamera controllerà
gli accessi nel tratto tra i Bastioni e via Vico. Telecamere saranno piazzate
anche in corso Genova per proteggere la corsia in ingresso riservata ai mezzi
pubblici.
Se si guarda più in là nel tempo, la rivoluzione sarà totale.
La cerchia dei Navigli cambierà volto. Oggi la si può percorrere
in senso antiorario. In futuro verrà in gran parte riservata ai mezzi
pubblici e al traffico dei residenti. Via De Amicis, da corso Genova a via Molino
delle Armi diventerà zona a traffico limitato in entrambi i sensi di
marcia. Via Santa Sofia riservata ai soli mezzi pubblici e ai residenti. Via
Francesco Sforza a traffico limitato tra corso di Porta Romana fino a via San
Barnaba e tra via Andreani e corso di Porta Vittoria. Via Visconti di Modrone
interrotta tra via Mascagni e corso Monforte.
Lo stesso corso Monforte sarà controllato dalle telecamere da via Vivaio
alla cerchia dei Navigli per impedire l’ingresso delle auto private in
centro. Anche via Fatebenefratelli diventerà zona a traffico limitato
nel tratto tra piazza Cavour e via De Marchi.
La filosofia è proprio questa. Rendere inutilizzabile la cerchia dei
Navigli, arretrare l’ingresso in centro alla Cerchia dei Bastioni, creare
spicchi assolutamente impenetrabili, fluidificare il traffico nei percorsi ad
anelli, facilitare il trasporto pubblico e impedire l’attraversamento
del centro. La fase più delicata sarà proprio quella della fluidificazione
degli anelli e della facilitazione del mezzo pubblico. Perché questo
vorrà dire eliminare almeno mille posti di strisce gialle e blu. Proprio
per questo motivo l’applicazione del piano del centro sarà graduale.
In un primo momento i posti non saranno eliminati. Alcuni verranno recuperati
nelle vie laterali all’anello. Poi, quando saranno pronti i nuovi parcheggi
pubblici (con il sistema d’indirizzamento elettronico) tutti con la macchina
nel sottosuolo.