Comunicato sugli scontri del 25 ottobre a Rebibbia
Sabato 25 ottobre è stato indetto, sotto Regina Coeli,
un presidio in solidarietà con Massimo Leonardi, arrestato la settimana
precedente in seguito ai fatti del corteo del 4 ottobre.
Nelle prime ore del pomeriggio si è venuti a conoscenza del suo trasferimento
al carcere di Rebibbia. Si è deciso di mantenere l'appuntamento in
precedenza dato, sia per essere visibili nel centro della città che
per permettere ai compagni di concentrarsi e spostarsi verso Rebibbia.
I primi arrivati si sono trovati davanti un imponente schieramento di polizia
e carabinieri, che da subito hanno manifestato la propria intenzione provocatoria
e premeditatamente repressiva chiudendoci sul ponte antistante e intimandoci
di sciogliere il presidio. Dopo mezz'ora di megafonaggio, cori e striscioni
in solidarietà con Massimo e con tutti i prigionieri, si è deciso
di muoversi verso la stazione metro di Rebibbia. Allo stesso appuntamento
si sono ovviamente presentate anche le forze dell'ordine. Dopo circa un'ora
di presenza comunicativa nel piazzale di fronte alla metro, le circa 150 persone
confluite, decidono di avanzare verso il carcere. L'avanzata della sbirraglia
non si è fatta attendere e dopo pochi minuti è partita una carica
a freddo, che ci ha costretto a disperderci per il quartiere, difendendoci
con barricate di cassonetti e lancio di petardi, e a subire per più
di un'ora una vera e propria caccia all'uomo. Questa operazione ha portato
al fermo e al successivo arresto di 14 tra compagni e compagne, i primi trasferiti
a Regina Coeli e le seconde a Rebibbia. Subiranno un processo per direttissima
nella mattinata di lunedì 27 ottobre al tribunale di Piazzale Clodio,
con l'accusa di manifestazione non autorizzata, resistenza e lesioni.
Ciò che abbiamo vissuto sabato, rientra nell'ondata repressiva che
nell'ultimo mese ha colpito trasversalmente varie realtà antistituzionali
ed anticapitaliste su scala nazionale.
È evidente l'intenzione di isolare ed accerchiare chi non accetta questa
quotidianità liberticida di sfruttamento e mercificazione dell'esistenza.
Ciò colpisce non solo i compagni ma tutti i proletari e tutti gli sfruttati
di questo mondo che ogni giorno vedono peggiorare le loro condizioni. L'accerchiamento
che sabato abbiamo sperimentato fisicamente sulla nostra pelle viaggia in
parallelo con il processo di isolamento dal tessuto sociale di tutte quelle
realtà ed individualità che continuano a praticare una conflittualità
irrecuperabile a qualsiasi dinamica democratica e filo-istituzionale.
***
Si è svolto oggi 27 ottobre il processo per direttissima
ai 14 compagni arrestati durante il presidio in solidarietà con Massimo
svolto sabato scorso nei pressi del carcere di Rebibbia. Il processo si è
svolto a porte chiuse presso il tribunale di piazzale Clodio con un folto
schieramento di sbirri dentro e fuori il tribunale, dove sono stati effettutati
dei filtri. Marco, Roberta, Alfonso, Maurizio, Gabriele, Luca, Pierpaolo,
Silvio, Paola, Aniello, Valentina, Jenni, Valentina, Emanuele sono tutti accusati,
"in concorso tra loro e con altre numerose persone non potute identificare...",
di aver partecipato ad una manifestazione non autorizzata, di resistenza e
lesioni. Il pm Giancarlo Amato ha richiesto per i 14 compagni l'obbligo di
firma, considerando il fatto che la maggior parte di loro non hanno la residenza
a Roma. Tutti sono stati scarcerati verso le 19 senza alcuna misura cautelare
ma con la conferma degli arresti. Una volta appresa la decisione del giudice
i/le compagni/e presenti fuori il tribunale, dopo aver sostenuto ad alta voce
gli arrestati durante il loro trasferimento dal tribunale stesso al carcere,
si sono subito recati/e, chi di fronte Regina Coeli, chi di fronte Rebibbia
ad attenderne l'uscita. All'esterno del carcere di Regina Coeli l'attesa si
è prolungata, con una presenza massiccia di celere e carabinieri in
assetto anti-sommossa. Looking for where to play Lucky Jet online ? Go to the official website of the game https://luckyjetgame.com/en/
L'udienza preliminare del processo che li riguarderà è stata
fissata per il prossimo venerdì.
Solidarietà agli arrestati al presidio di Roma
Il Silvestre, Pisa
Nell'ultimo mese gli attacchi repressivi contro il movimento
sono stati quasi quotidiani, è difficile fare una lista completa ma
si contano centinaia e centinaia di perquisizioni e decine di arresti e denunce
con varie motivazioni e a seguito di numerose inchieste diverse. Ovviamente
ad essere bersagli preferiti sono tutti quei compagni che più rendono
"pubblica" la loro volontà di non accettare le regole del
gioco prestabilito dal potere e dalle istituzioni, ma non solo. È chiaro
che la repressione alza il tiro, sulla stampa si chiede sempre più
esplicitamente e istericamente di chiudere i conti con i rivoluzionari.
In questo clima sabato scorso a Roma sono state arrestate 14 persone durante
un presidio in solidarietà al compagno Massimo Leonardi rinchiuso per
gli scontri del 4 ottobre a Roma.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Massimo e a i compagni arrestati
e ribadiamo il nostro disprezzo verso l'autorità e chi la difende.
Vogliamo però anche esprimere un senso di frustrazione per essere sempre
più impiegati (sebbene questo non dipenda dalla nostra volontà)
a diffondere comunicati di solidarietà su internet che seguono lo schifoso
lavoro degli investigatori, sbirri, guidici ecc.
Forse c'è bisogno di un momento di riflessione e discussione tra i
compagni. Per questo ribadiamo l'appuntamento del 1 novembre a Pisa (ore 15,30
presidio in piazza Garibaldi) contro tutti gli attacchi repressivi e per discutere
insieme di forme di lotte che nessuna repressione potrà mai fermare.
Il Silvestre
Per scrivere a Massimo:
Massimo Leonardi
c.c. Rebibbia
via R. Majetti, 165
00156 Roma