Da Piazzale Loreto a Montecitorio
Evoluzione della destra in Italia
a cura delle compagne e dei compagni de La Strada



LE ORGANIZZAZIONI EXTRA-PARLAMENTARI DI DESTRA

Avanguardia nazionale


.......... "Avanguardia Nazionale" è stata una delle formazioni di punta della destra. Il capo era Stefano Delle Chiaie, denunciato moltissime volte, tutore politico e “protettore" di Mario Merlino, rimasto a sua volta coinvolto nell'inchiesta sulle bombe di Milano e Roma. Entrato giovanissimo nel MSI, Stefano Delle Chiaie ne esce nel 1957 per aderire ad "Ordine Nuovo”, nello stesso anno lascia questo movimento ultrà per fondare una nuova organizzazione di ispirazione nazista, i "Gruppi d'Azione Rivoluzionari” che si trasformano nel 1959 in “Avanguardia Nazionale Giovanile". Come presidente di "Avanguardia” - che già ha avuto tempo di organizzare numerose aggressioni e attentati - il 30 giugno del 1962, Delle Chiaie è arrestato perché ritenuto responsabile di riorganizzazione del disciolto partito fascista. Ma il Tribunale di Roma lo processa il 30 luglio dello stesso anno e lo condanna ad un anno di reclusione e a 240 mila lire di multa per semplice apologia di fascismo. Un anno dopo, il 21 maggio del 1963 , Delle Chiaie viene prosciolto in appello per amnistia.
.......... "Avanguardia” si scioglie nel 1964 e Stefano Delle Chiaie, quattro anni dopo, fonda il nucleo universitario di “Nuova Caravella" e successivamente "Avanguardia Europea", che la polizia definisce di "ispirazione anarcoide". Nel febbraio del 1970 "Avanguardia Nazionale" rinasce all'Università di Roma e in pochi mesi si impone (è il giudizio del ministero degli Interni) come il più aggressivo dei gruppi alla destra del MSI. Quanti gli aderenti? Secondo la polizia qualche centinaio. Secondo i dirigenti di "Avanguardia Nazionale", invece, gli adepti sarebbero stati 1.500-2.000, di cui poco più di 300 a Roma. Altri gruppi esistevano in Sicilia, in Calabria, in Puglia, in Campania e poi a Rieti, Latina, L’Aquila, in alcuni centri della Toscana, come Pisa, Viareggio e Massa. Pochi invece nel Nord: qualche nucleo in Emilia e a Torino, Padova, Vercelli e, infine, il gruppo più forte e più agguerrito, quello di Trento che si è distinto in numerose aggressioni e provocazioni contro studenti ed operai.
.......... Il simbolo di "Avanguardia Nazionale" è la "runa", un rombo con i lati inferiori incrociati, già simbolo della gioventù hitleriana. In tutto il 1970 quelli di "Avanguardia" si vantavano di aver compiuto oltre 50 spedizioni. Naturalmente nessuno dei teppisti fu mai preso o denunciato dalla polizia. Gli squadristi di "Avanguardia Nazionale", infine, si allenavano, come gli aderenti di "Europa Civiltà", nella palestra, di via Eleniana, dell'Associazione nazionale paracadutisti. Altri punti di "ritrovo", erano, per quanto riguarda il quartiere Parioli, nella locale sezione del MSI, in viale Rossini. In via Torino vi era un'altra sezione del MSI (sede principale dei mazzieri della banda Caradonna) da cui partivano le spedizioni contro gli studenti del "Giulio Cesare", del "Tasso" dell' "Avogadro", del "Righi" e del "Plinio". Bene accolti quelli di "Avanguardia Nazionale" anche nella sezione del MSI del Flaminio, in via Luca Signorelli. Era questa la base per le aggressioni agli studenti del "Lucrezio Caro", del "Mamiani" e di altri istituti. Tra i picchiatori più conosciuti di "Avanguardia Nazionale" vi erano Bruno Di Luia, Saverio Ghiacci, Marco Marchetti, Giancarlo Cartocci, Adriano Thilger, Beppe Mancini, Mimmo Pidolli, Tonino Fiore, Cesare Perri.

Precedente Torna indietro Continua

A cura del Centro Sociale La Strada............Ultimo aggiornamento 27/12/1996