La strage di Stato
     
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Eduardo M. di Giovanni - Marco Ligini
La strage di Stato
1970 la nuova sinistra edizioni samona' e savelli supplemento a "controborghese" dir resp. alfonso Cardamone

La crisi del fascismo squadrista Nella primavera del 1968 il neofascismo romano e' in crisi, battuto nel proprio feudo nazionale: l'universita'. il 15 marzo, nella facolta' di lettere occupata, l'assemblea permanente del Movimento Studentesco, discute il programma per l'indomani, che prevede un incontro con le delegazioni delle altre sedi universitarie, gli studenti medi e alcuni rappresentanti della UNEF parigina, del SDS tedesco e del Black Power americano.

A qualche centinaio di metri anche la facolta' di legge e' occupata, ma dagli studenti fascisti di Caravella e i Pacciardini di Primula Goliardica. Anche li si discute di "lotte contro il sistema", di "nuove strategie rivoluzionarie".

Nel pomeriggio un vicequestore, responsabile dell'ordine nella citta' universitaria, si presenta per avvertirli che "i comunisti stanno preparando un'attacco per domani". Gli studenti neofascisti non lo stanno nemmeno ad ascoltare, lo scherniscono. Lo stesso succede a Stefano Delle Chiaie che piu' tardi cerca di convincerli dell'assalto imminente dei "rossi". Qualcuno addirittura lo insulta, lui, il capo riconosciuto dell'estrema destra extraparlamentare, gridandogli "servo dei padroni" e "cane da guardia del capitale".

Durante la notte nello scantinato della facolta' scoppia una bomba che distrugge il locale delle caldaie e provoca un'incendio. Ma neppure questo attentato serve a creare una spicosi dell'attacco comunista trA i giovani di Caravella e Primula Goliardica. Ci si aspettava una loro reazione, chi ha bisogno di incidenti tra "opposti estremismi" per spazzare via la marea nascente della contestazione studentesca di sinistra, non ha tenuto conto della profonda crisi che travaglia anche i seguaci del "Credere Obbedire Combattere".

A provocare i necessari incidenti provvederanno, allora, gli squadristi di pelo vecchio. Il giorno dopo una colonna di circa 200 uomini giudata da Giorgio Almirante, Giulio Caradonna e Liugi Turchi marciano verso il Piazzale della Minerva gia' affollato di migliaia di militanti del Movimento Studentesco. Caradonna ha fatto le cose in grande: per l'occasione le sue squadre di picchiatori sono arrivate da tutte le parti d'Italia e sono armate di spranghe di ferro, bastoni e catene. Lungo la strada la colonna fa una sosta alla facolta' di legge per cacciare fuori gli studenti irresoluti, i camerati rammolliti, e convincerli a partecipare all'azione. Ma sono pochi quelli che si accodano. Lo scontro nel Piazzale della Minerva e' violentissimo. Superato il momento di sorpresa il Movimento Studentesco reagisce, caccia e insegue i fascisti che per la ritirata scelgono la facolta' di legge. Assediati da qualche migliaio di studenti esasperati, gli uomini di Caradonna lanciano dalle finestre tutto quanto hanno sotto mano, perfino scrivanie. e feriscono molti degli assedianti. Nonostante i lanci le porte stanno per cedere e i fascisti farebbero la fine che si meritano se non intervenisse provvidenzialmente la polizia a disperdere gli studenti. I fascisti fermati, che vengono scortati uno ad uno sino ai cellulari, sono 162. Fra essi ci sono anche Mario Merlino, Stefano Delle Chiaie e una decina di Bulgari reclutati nel campo profughi di Latina, i quali non saranno portati in Questura: la polizia li lascia andare in una zona tranquilla lontano dall'universita', All'onta di essere stati sconfitti, e salvati dalla polizia, i fascisti debbono aaggiungere l'amara sorpresa di aver visto tra gli studenti che li assediavano molti dei "camerati" di legge che essi erani venuti a "salvare dai rossi".

Battuto militarmente, isolato politicamente, con una base giovanile profondamente disorientata, pre il fascismo romano e' arrivato il momento di elaborare una nuova strategia., sia per sopravvivere, sia per continuare a fornire i servizi richiesti da chi lo paga.

Avanguardia Nazionale

Nel 1962 Stefano Delle Chiaie fonda Avanguardia Nazionale, forse il piu' importante, dopo Ordine Nuovo, dei gruppi dell'estrema destra extra parlamentare degli anni sessanta.

I reclutati provengono per la maggior parte dalla piccola e media borghesia, sono figli del ceto impiegatizio tradizionamente nostalgico, dei commercianti e dei nuovi imprenditori nati col boom economico,piu' alcune frange di sottoproletariato di borgata. I personaggi di maggior rilievo sono i fratelli Bruno e Serafino Di Luia, i fratelli Cataldo e Attilio Strippoli, i fratelli Coltellacci, Flavio Campo e l'allora giovanissimo Mario Merlino.

I finananziamenti sono consistenti: 300.000 lire al mese sono assicurate da un noto cementiere lombardo, altri soldi arrivano da alcuni notabili della capitale, e da ex gerarchi del regime fascista.

In pochi mesi Avanguardia Nazionale apre sezioni in Via Michele Amari, Via del Pantheon, Via delle Murate, Via Gallia, e al Quadraro, che diventa il covo principale dei picchiatori.

L'organizzazione di Delle Chiaie svolge bene i compiti per la quale e' stata creatwa, e che sono di tipo assai diverso. Nonostante sia ufficialmente in polemica col Movimento Sociale, per le elezioni dei 1962 Avanguardia Nazionale viene "affiliata" al candidato missino Ernesto Brivio meglio noto come "l'ultima raffica di Salo' ", ex brigatista nero ed ex uomo di fiducia del dittatore cubano Fulgencio Batista. L'anno seguente il gruppo fascista entra in contatto coi monarchici che stanno organizzando l'associazione paramilitare delle Camicie Azzurre.

Durante il congresso del MSI, che vede lo scontro tra i "duri" di Giorgio Almirante, ex direttore della "Difesa della Razza" e i "molli" del rag. AArturo Michelini, Avanguardia Nazionale si schiera coi primi, che dispongono di notevoli mezzi finanziari e nel corso della campagna elettorale per le "politiche" si mettono a disposizione di Pino Romualdi, Luigi Turchi e Giulio Caradonna.

Ma per capire chi sta dietro Avanguardia Nazionale, oltre ai missini e ai soldi della Confindustria, succede sempre nel 1963, un'altro episodio significativo. A Roma, in visita al Papa arriva Ciombe', l'assassino di Patrice Lumumba, e a caricare gli studenti di sinistra che manifestano la loro protesta in Piazza Colonna, ci sono accanto dei poliziotti e delle S.S. (le squadre speciali di agenti in borghese agli ordini del commissario Santillo), i fascisti di Avanguardia Nazionale che per l'occasione sono armati degli stessi manganelli neri usati dalla polizia. Presente anche questa volta Mario Merlino che con il suo capo Stefano Delle Chiaie e' attivissimo nell'indicare agli agenti quali sono gli studenti piu in vista da inseguire e picchiare.