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From
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Coordinamento antirazzista della FAI <fat@inrete.it>
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Date
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Mon, 18 Feb 2002 23:05:50 +0100
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Subject
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c99: aggiornamenti dal lager di Trapani
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La situazione al lager per immigrati di Trapani, sebbene sia in parte rientrato il grave allarme prospettato nella notte del 16 febbraio, resta tesissima. La visita di una compagna del Coordinamento Associazioni trapanesi per la pace ha comunque appurato che attualmente non vi sono concreti pericoli fisici per i reclusi. La protesta del 16 era dovuta alla decisione di liberare solo alcuni dei detenuti, quelli rinchiusi nella palestra "Campo".
Di seguito il comunicato dei compagni trapanesi.
Coordinamento antirazzista della Federazione Anarchica Italiana
Venerdì 15 febbraio si erano ormai ridotti a una ventina gli immigrati tenuti in quella palestra, dato che un nuovo sbarco di circa duecento persone sulle coste trapanesi aveva praticamente congestionato le strutture disponibili. Facendo un salto indietro di qualche giorno (il caotico susseguirsi degli eventi rende difficile anche la loro ricostruzione), si ricordi che dopo lo sbarco del 4 febbraio poiché il CPT alloggiava già 54 persone - i posti sono 50 - 139 persone erano state messe nel centro di transito, al primo piano, dove in genere si procede alle operazioni di identificazione. Già da martedì iniziarono a protestare per le condizioni in cui erano trattenuti, attraverso lo sciopero della fame. Non furono portati negli altri centri siciliani e calabresi perché già pieni. Cominciano così i primi atti di autolesionismo, e mercoledì, pare, venne anche bruciata una coperta. Tra mercoledì e giovedì, probabilmente, scoppia una rivolta all'interno del CPT. Ci sono stati, nel!
la rep
ressione della protesta, 5 feriti ed un arresto. In seguito ci sarebbe stato un tentativo di fuga di massa, prontamente represso. 100 immigrati furono così trasferiti su ordine del Ministero degli Interni alla palestra "Buscaino Campo", vicino al porto, in condizioni di assoluta invivibilità, dato che questa struttura non è in alcun modo destinata a funzioni di questo tipo.
Oggi, 18 febbraio è plausibile che vengano emessi dei provvedimenti di espulsione destinati ai protagonisti delle agitazioni dei giorni scorsi, e che la palestra si svuoti del tutto, ma quest'ipotesi potrà essere accertata solo nelle prossime ore. Tutto ciò a riprova del fatto che la gestione dell'"emergenza sbarchi" si sta confermando sempre più caotica, approssimativa, e lesiva dei diritti degli immigrati. Il costante controllo da parte di quanti in questi anni portano avanti una lotta serrata contro l'attuale legislazione in materia di immigrazione, ha fatto sì che in questi giorni non mancasse mai la possibilità da parte dei reclusi di comunicare con l'esterno. Si è ormai arrivati ad una situazione intollerabile in cui la stessa segregazione delle persone è affidata alla discrezionalità delle autorità dettata dalle contingenze: così come a Trapani, aumentano in tutta la Sicilia le strutture adibite sommariamente a "centri di transito", dove subito dopo l'arrivo si realiz!
za il
"trattenimento" provvisorio dell'immigrato in attesa di espulsione, fuori da quei CPT che, previsti per legge e autorizzati dal Ministero degli Interni, costituiscono essi stessi un orrore giuridico e umano.
In questo momento l'attenzione è massima, tanto più che in questi giorni è entrato nel vivo il processo che vede alla sbarra l'ex prefetto di Trapani Cerenzìa, riguardo ai fatti del Dicembre '99 quando morirono sei immigrati in seguito a un incendio scoppiato al "Vulpitta".
Fuori dall'aula del tribunale intanto, questa battaglia di libertà, che è libertà di tutti, continua.
T.A.Z. laboratorio di comunicazione libertaria