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From "tuttidentroalforum" <tuttidentroalforum@libero.it>
Date Tue, 26 Feb 2002 17:07:14 +0100
Subject globe_l: ZANOTELLI, INSIEME MA PLURALISTI E NONVIOLENTI -PRIMA RASSEGNA STAMPA

SOCIAL FORUM: ZANOTELLI, INSIEME MA PLURALISTI E NONVIOLENTI 
= Non Catalogata 26/02/02 12:47 

Appello del missionario sottoscritto da diverse associazioni 
perche' a Bologna il movimento non sia egemonizzato da 
alcuna forza partitica.

(ASCA) - Roma, 26 feb - Per una nuova fase dei Social Forum 
italiani liberi da egemonie partitiche, pluralisti e 
nonviolenti, dove anche i portavoce siano scelti da tutti.
E' il cuore dell'appello di padre Alessandro Zanotelli, 
sottoscritto da nunerose associazioni impegnate nel Forum, 
presenti a Genova e Porto Alegre, che vogliono evitare che 
il movimento per una nuova globalizzazione sia emarginato a 
motivo di scarsa rappresentativita' o dalla tentazione di 
ricorso alla violenza.
Per questo, viene coniata quasi una nuova parola d'ordine
''Tutti dentro al Forum''.
''Il 2 e il 3 marzo a Bologna - si legge nell'appello di 
padre Zanotelli - i Social forum italiani si
incontrano per gettare le basi del Forum sociale europeo.
Un'idea lanciata a Porto Alegre, per fare anche noi la
nostra parte e dare forza politica, struttura e cuore al
nuovo mondo possibile. 
Proprio qui, nella nostra Europa dei potenti, possiamo
trovare le chiavi per disinnescare i meccanismi
dell'economia neoliberista che nel Sud come nel Nord del
mondo opprimono e uccidono donne, uomini e bambini,
ampliando il divario tra poveri e ricchi, minando alla base
le garanzie dei diritti umani universalmente riconosciuti,
distruggendo l'ambiente con consumi e produzioni
insostenibili, minacciando la stessa democrazia. Le colpe
dei nostri governi sono evidenti. 
Di questo ci sentiamo responsabili''.
res/cdc/mp (segue)

(ASCA) - Roma, 26 feb - '' Per questo,- prosegue l'appello di 
Zanotelli - a Genova come a Porto Alegre, ci siamo impegnati. Per un 
cambiamento possibile, come ci hanno insegnato le lotte e la resistenza 
di tanti movimenti di base del Sud del mondo. Qui e ora. Ma, dopo 
Genova, tanti compagni di strada si sono allontanati. Spaventati dalla 
violenza della repressione, ma anche diffidenti rispetto a meccanismi 
di rappresentanza del movimento e di scelta dei contenuti e delle 
azioni, tanto informali da sembrare poco trasparenti. A Porto Alegre 
siamo stati insieme, a Bologna saremo insieme, ma solo se saremo 
davvero tutti, condividendo uno stile nonviolento nella nostra 
iniziativa politica dal quale non vogliamo prescindere. Una 
partecipazione orizzontale, senza relatori o portavoce non scelti da 
tutti, in un confronto aperto che si costruisca li', tra tutte le 
realta' presenti, impegnandoci ad allargare, a tornare a quella 
pluralita' che aveva dato forza e spessore al Genoa social forum. 
Insieme con le nostre storie, politiche, valori, fedi, convinzioni 
tutte sullo stesso piano, compagni, compagne, fratelli e sorelle. Tutti 
dentro al Forum, con regole certe e condivise da tutti, perche' il vero 
Forum resta fuori, nelle strade e nelle piazze, nelle periferie e nelle 
stanze del potere, nei campi, in fabbrica, nelle case e sotto i 
cartoni, nei luoghi della preghiera e della disperazione. Ma solo 
insieme''. res/cdc/mp (segue) 261246 FEB 02 

(ASCA) - Roma, 26 feb - Tra le prime adesioni: Rita Borsellino, vice 
presidente associazione Libera; mons. Vinicio Albanesi presidente 
Coordinamento nazionale delle Comunita' di accoglienza e presidente 
Comunita' di Capodarco; don Luigi Ciotti, fondatore Gruppo Abele; 
Sabina Siniscalchi sgeretaria di Mani Tese, Rete di Lilliput; don 
Alessandro Santoro, comunita' di base Le Piagge, Firenze; Marina Ponti, 
Tavola della pace; Gianfranco Bologna del WWF, Rete di Lilliput; 
Antonio Vermigli, Rete Radie' Resch e Rete Lilliput; Nicoletta Dentico 
direttore MSF; don Tonio Dell'Olio , coordinatore nazionale di Pax 
Christi; Giovanni Colombo - presidente Rosa Bianca; don Beppe 
Stoppiglia, Fondatore Associazione Macondo; Giancarlo Malavolti, Cospe; 
Giovanni Avena di Adista; Jason Nardi - Unimondo; Cristiano Lucchi - 
L'Altracitta'; Stefano Simoni - Nodo Rete Lilliput Pistoia; Luca Mucci, 
Modena Terzo Mondo; don Paolo Tofani, parroco di Agliana; prof. Michele 
Sorice, Universita' La Sapienza di Roma; prof. Guido Formigoni - IULM 
di Milano; prof. Andrea Pase, Universita' di Padova; prof. Sergio 
Brancato, Universita' La Sapienza di Roma. 





NO GLOBAL: SOCIAL FORUM ITALIA A BOLOGNA PER MOVIMENTO EUROPEO =
                 ''TUTTI DENTRO AL FORUM'', APPELLO DI PADRE ZANOTELLI
 
      Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Tutti dentro al Forum. Tutti
insieme, con pari dignita' tra le diverse anime, condividendo uno
''stile non violento'', senza relatori o portavoce ''non scelti da
tutti'', per tornare ''a quella pluralita' che aveva dato spessore al
Genoa Social Forum''. A poco piu' di 48 ore dall'appuntamento
bolognese in cui i Social Forum italiani getteranno le basi del Forum
sociale europeo, padre Alex Zanotelli, lancia un appello a recuperare
lo spirito originario del movimento.
''Il 2 e il 3 marzo a Bologna -afferma padre Zanotelli- i
Social forum italiani si incontrano per gettare le basi del Forum
sociale europeo. Un'idea lanciata a Porto Alegre, per fare anche noi
la nostra parte e dare forza politica, struttura e cuore al nuovo
mondo possibile. Proprio qui, nella nostra Europa dei potenti,
possiamo trovare le chiavi per disinnescare i meccanismi
dell'economia neoliberista che nel Sud come nel Nord del mondo
opprimono e uccidono donne, uomini e bambini, ampliando il divario
tra poveri e ricchi, minando alla base le garanzie dei diritti umani
universalmente riconosciuti. Le colpe dei nostri governi sono
evidenti. Di questo ci sentiamo responsabili. Per questo, a Genova
come a Porto Alegre, ci siamo impegnati. Per un cambiamento
possibile''.
 
      ''Ma, -avverte- dopo Genova, tanti compagni di strada si sono
allontanati. Spaventati dalla violenza della repressione, ma anche
diffidenti rispetto a meccanismi di rappresentanza del movimento e di
scelta dei contenuti e delle azioni, tanto informali da sembrare poco
trasparenti. A Porto Alegre siamo stati insieme, a Bologna saremo
insieme, ma solo se saremo davvero tutti, condividendo uno stile
nonviolento nella nostra iniziativa politica dal quale non vogliamo
prescindere''. (segue)

NO GLOBAL: SOCIAL FORUM ITALIA A BOLOGNA PER MOVIMENTO EUROPEO (2)=
                 ''REGOLE CERTE CONDIVISE DA TUTTI''
 
      (Adnkronos) - ''Una partecipazione orizzontale -prosegue l'ex
direttore di Nigrizia- senza relatori o portavoce non scelti da
tutti, in un confronto aperto che si costruisca li', tra tutte le
realta' presenti, impegnandoci ad allargare, a tornare a quella
pluralita' che aveva dato forza e spessore al Genoa social forum.
Insieme con le nostre storie, politiche, valori, fedi, convinzioni
tutte sullo stesso piano, compagni, compagne, fratelli e sorelle''.
 
      ''Tutti dentro al Forum, -conclude quindi padre Zanotelli- con
regole certe e condivise da tutti, perche' il vero Forum resta fuori,
nelle strade e nelle piazze, nelle periferie e nelle stanze del
potere, nei campi, in fabbrica, nelle case e sotto i cartoni, nei
luoghi della preghiera e della disperazione. Ma solo insieme''.
 
      Tra le prime adesioni all'appello quella di Rita Borsellino,
vice presidente associazione Libera; mons. Vinicio Albanesi,
presidente Coordinamento nazionale delle Comunita' di accoglienza e
presidente Comunita' di Capodarco; don Luigi Ciotti del Gruppo Abele;
Mani Tese, Rete di Lilliput; don Alessandro Santoro, comunita' di
base Le Piagge, Firenze; Marina Ponti, Tavola della pace, ma anche
singoli cittadini.
      (Ste/Pe/Adnkronos)


REDATTORE SOCIALE
MOVIMENTI - Padre Zanotelli mobilita i cattolici ''diffidenti'': 
resteremo nel Social forum, ma solo con regole certe e condivise
26/02/2002 14.16.47
UN APPELLO dai toni forti sugli squilibri mondiali dovuti al liberismo 
selvaggio. Ma dai toni pacati e propositivi &#8211; eppure chiarissimi &#8211; 
nella parte rivolta al movimento italiano dei Social forum. Lo ha 
diffuso dall&#8217;Africa p. Alessandro Zanotelli, il notissimo missionario 
comboniano impegnato da 12 anni in una bidonville di Nairobi e il cui 
ritorno in Italia è previsto per le prossime settimane. Il testo di 
Zanotelli si intitola &#8220;Tutti dentro al Forum&#8221; ed è firmato da alcuni 
tra i principali responsabili delle associazioni protagoniste nella 
prima fase della mobilitazione per Genova. Tra i primi, don Albanesi 
del Cnca, don Ciotti del Gruppo Abele, Nicoletta Dentico di Msf, Sabina 
Siniscalchi di Manitese, don Antonio Dell&#8217;Olio di Pax Christi, Jason 
Nardi di Unimondo, l&#8217;agenzia Adista.
L&#8217;obiettivo dell&#8217;appello, secondo la &#8220;traduzione&#8221; ufficiosa di chi lo 
sta diffondendo in Italia, è chiaro: dire alla attuale dirigenza dei 
Forum sociali italiani &#8211; da Agnoletto a Casarini, da Bernocchi (Cobas) 
ai leader dei centri sociali &#8211; che l&#8217;ala cattolica del movimento è 
sempre più insofferente dei metodi adottati dentro il social forum ed 
anche del sempre più stretto legame tra questo e Rifondazione 
Comunista. 
Viene insomma alla luce il malessere che da dopo il G8 di Genova aveva 
percorso le componenti cattoliche e molti dei gruppi di base. Un 
malessere che era stato manifestato nelle ultime assemblee nazionali 
del social forum, e ribadito anche nell&#8217;assemblea della Rete di 
Lilliput: per la scarsa condivisione delle decisioni, per la marcata 
identificazione con una parte politica, per l&#8217;atteggiamento giudicato 
ambiguo rispetto ai metodi violenti usati da parti ancora significative 
del movimento. 
L&#8217;appello è dunque all&#8217;unità, alla condivisione delle azioni e delle 
strategie, in base allo slogan &#8220;solo insieme&#8221; come condizione, sembra 
di capire, perché nel movimento possano ancora coesistere anche le 
anime che hanno sottoscritto l&#8217;esortazione di Zanotelli. 
L&#8217;appello viene lanciato proprio alla vigilia dell&#8217;assemblea dei Forum 
sociali italiani, prevista per il 2 e 3 marzo a Bologna (v. lancio 
precedente), con il chiaro obiettivo di entrare a pieno titolo 
nell&#8217;ordine del giorno al punto in cui sarà ridiscusso il &#8220;patto di 
lavoro&#8221;.			



	


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