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From "P@sKy" <pasky@ecn.org>
Date Thu, 27 Feb 2003 17:27:12 +0100
Subject [hackmeeting] que viva fidel!

Discordo di Fidel Castro al vertice dei paesi non allineati a
KualaLumpur dell'altro ieri... da leggere e pensare...

Qualcuno potra' obiettare che e' OT, ma tant'e' che questa
e' e resta una questione che coinvolte tutti....

FIDEL CASTRO RUZ

Viviamo tempi difficili. Negli ultimi mesi abbiamo sentito più di una
volta parole e concetti agghiaccianti. In un discorso pronunciato davanti
ai cadetti di West Point, il primo giugno 2002, il presidente degli Stati
uniti ha dichiarato: «La nostra sicurezza richiederà la trasformazione
della forza militare che voi guiderete in una forza militare che deve
essere pronta per attaccare immediatamente in qualsiasi oscuro angolo del
mondo». Quello stesso giorno proclamò la dottrina della guerra preventiva
e a sorpresa, qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima nella storia
politica del mondo. Mesi dopo, riferendosi alla innecessaria e quasi certa
azione militare contro l'Iraq, ha affermato: «... se ci obbligano alla
guerra, combatteremo con tutto la potenziale delle nostre forze armate».
Chi affermava questo non era il governo di un piccolo e debole Stato: era
il capo della potenza militare più ricca e poderosa mai esistita, quella
che possiede migliaia di armi nucleari, sufficienti per liquidare più
volte la popolazione mondiale, e di altri temibili sistemi militari
convenzionali o di distruzione di massa.
Questo noi siamo: «oscuri angoli del pianeta». Così alcuni vedono i paesi
del Terzo mondo. Mai nessuno ci ha definito meglio, né lo ha fatto con
maggiore disprezzo.
Antiche colonie delle potenze che si ripartirono e saccheggiarono il mondo
per secoli, noi oggi costituiamo l'insieme dei paesi sottosviluppati. Per
nessuno di noi esiste un'indipendenza piena, un tratto giusto ed
egualitario, né alcuna sicurezza nazionale; nessuno di noi è membro
permanente del Consiglio di sicurezza, nessuno ha il diritto di veto, né
conta qualcosa negli organismi finanziari internazionali; né può
trattenere i suoi migliori talenti, né proteggersi dalla fuga dei suoi
capitali, dalla distruzione della natura e dell'ambiente provocata dal
consumismo scialacquatore, egoista e insaziabile dei paesi a economia
sviluppata.
Dopo l'ultima mattanza mondiale della decade degli anni `40, ci fu
promesso un mondo di pace, che la distanza fra ricchi e poveri si sarebbe
ridotta e che i più sviluppati avrebbero aiutato i meno sviluppati. Tutto
si è risolto in un'enorme menzogna. Ci fu imposto un ordine mondiale che
non è sostenibile né sopportabile. Il mondo viene guidato verso un vicolo
cieco. In soli 150 anni si saranno esauriti il gas e il petrolio che il
pianeta ha impiegato 300 milioni di anni ad accumulare.
L'umanità in soli 100 anni è passata da circa 1500 milioni a più di 6000
milioni di abitanti. Dovrà dipendere in tutto e per tutto da fonti di
energia ancora da scoprire e sviluppare. La povertà cresce; vecchie e
nuove malattie minacciano di annientare intere nazioni; la terra si
erosiona e perde fertilità; il clima cambia, l'aria, l'acqua potabile e i
mari sono sempre più contaminati.
Si mina l'autorità, si fa ostruzionismo distruggendo l'Organizzazione
delle Nazioni unite; si diminuiscono gli aiuti allo sviluppo; si esige dal
Terzo mondo il pagamento di un debito di 2.5 miliardi di dollari che nelle
condizioni attuali è assolutamente impagabile; si spendono, in cambio, un
miliardo di dollari ogni anno in armi sempre più sofisticate e letali.
Perché e per che cosa?
Una cifra analoga si impiega in pubblicità commerciale, seminando in
migliaia di milioni di persone ansie consumistiche impossibili da
soddisfare. Perché e per che cosa?
Per la prima volta la nostra specie corre il pericolo reale di estinguersi
a causa della pazzia degli stessi esseri umani, vittime di una simile
«civiltà». Nessuno, tuttavia, lotterà al nostro posto, pur se noi siamo
l'immensa maggioranza. Solo noi stessi, con l'appoggio di milioni di
lavoratori manuali e intellettuali dei paesi sviluppati che vedono
arrivare la catastrofe anche sui loro popoli, potremo essere capaci di
salvarla, seminando idee, creando coscienza, mobilitando l'opinione
pubblica del mondo e dello stesso popolo nordamericano.
Non è necessario che qualcuno ve lo dica. Lo sapete benissimo. Il nostro
dovere più sacro è quello di lottare. E lotteremo!

Saluti AnarcoCyberiani/Antagonisti

P@sKy
Makkinista - Fuokista

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