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From Hiromi <wideocean@libero.it>
Date Sat, 04 Oct 2003 22:36:27 +0200
Subject Re: [hackmeeting] Sempre su linux ed eserciti 

At 21.00 04/10/2003 +0200, Raistlin wrote:
>Bisognerebbe capire cosa fanno, al di la' di una news release, per capire se
>e' un approccio interessante :)

Bhe nella news release spiegavano i punti di forza del loro lavoro. E per quello che penso l'approccio può essere interessante come simulazione in se.
Mi dispiace forse non mi ero spiegata bene

>Come nota a margine, probabilmente e' metodologicamente sbagliato cercare di
>"simulare" il modo in cui un essere umano ragiona per ottenere una macchina
>intelligente.

E' proprio quello che intendevo. C'è gente che si chiede se costruendo una macchina intelligente questa possa avere o simulare delle emozioni. Altri che decidono di implementare artificialmente certe caratteristiche del cervello umano. Ecco io penso che una macchina è una macchina, non un essere biologico. Da cosa derivino certe attività della nostra mente non è ancora chiaro. Quindi dovremmo prima preoccuparci di costruire una macchina intelligente, e poi chiederci se certe analisi del mondo esterno, che posso essere inserite nel concetto di emozione, siano una conseguenza dell'attività di un qualcosa che possiamo considerare intelligente.

>Ci sono una serie di controesempi, che un qualsiasi libro di
>intelligenza artificiale puo' illustrarti, se sei interessata.

Come libro di ai ho letto "come si costruisce una mente" di Igor Aleksander. http://www.ee.ic.ac.uk/research/neural/aleksander.html
Mi sembrano molto interessanti anche gli scritti di minsky.
http://web.media.mit.edu/~minsky/
Soprattutto quello su quelle che possono essere le affinità con una qualunque intelligenza extraterrestre e la nostra: http://web.media.mit.edu/~minsky/papers/AlienIntelligence.html
E anche questo: http://web.media.mit.edu/~minsky/papers/ComputersCantThink.txt

Per il resto credo siano anche interessanti gli studi di Kauffman. Il centro delle sue ricerche non è l'intelligenza artificiale, ma la vita come attività biologica.
http://www.santafe.edu/sfi/People/kauffman/
Io per il momento leggo Investigation.
La cosa molto interessante dei suoi studi a proposito di ai avvenuta tipo 20-25 anni fa è questa:

(estratta dal libro di Igor Aleksander)
"[...] Kauffman aveva simulato reti di neuroni a due imput, che non erano intesi come 
neuroni, ma come modelli di geni. I suoi geni somigliavano ai miei neuroni digitali, ma con 
un contenuto di memoria selezionato a caso. Aveva preso un certo numero di neuroni, pari al 
numero di geni per cellula biologica di una particolare specie vivente, e li aveva collegati 
in rete in modo casuale. Chiaramente, era un sistema a stati interni e, pertanto, di enorme 
interesse.
Kauffman fu colpito dal fatto che tali reti, se lasciate a se stesse, entravano in un ciclo 
di stati interni. A seconda dello stato di partenza, le reti entravano in cicli differenti.
Kauffman potè dimostrare che il numero di cicli diversi che si rivelava nella reta era pari 
al numero di tipi di cellule e che le dimensioni dei cicli erano pari ai tempi di 
replicazione delle cellule. La straordinaria proprietà rilevata dai suoi risultati era che, 
nonostante tutta la casualità, il numero e le dimensioni dei cicli erano piccoli. Si scopriva 
l'ordine laddove si prevedeva il caos. E la sorpresa più grossa fu scoprire che gli stati 
attraversati ciclicamente dalla rete erano tali da essere in stretta corrispondenza con 
quanto si trova in natura, specie per specie.
Questo risultato suggerisce che nelle reti genetiche gli elementi di stabilità non sono 
dovuti all'evoluzione o al disegno divino, ma a proprietà intrinseche o emergenti delle reti 
stesse. [...]"

Spero di non aver annoiato nessuno...

Hiromi
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to see a world in a grain of sand 
and a heaven in a wild flower 
hold infinity in the palm of your hand
and eternity in an hour.
					William Blake

Silvia - wideocean@libero.it - "La mente è il luogo in cui viviamo"
  


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