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From pinna <pinna@autistici.org>
Date Sat, 27 Dec 2003 18:00:47 +0100
Subject [hackmeeting] EDRI-gram Numero 23, 3 dicembre 2003

ci scusiamo per il ritardo: alcuni degli articoli di questo
numero (sicuramente il n.1 e il n.5) ormai sono gia' stati superati dal
corso degli avvenimenti. a giorni arrivera' il numero successivo, gia'
parzialmente tradotto, con gli aggiornamenti.

  http://www.autistici.org/edrigram/

ciao
pinna e gli altri traduttori/traduttrici di EDRI-gram

  


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                            EDRI-gram

  newsletter bisettimanale sui diritti civili digitali in Europa

                    Numero 23, 3 dicembre 2003

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SOMMARIO
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1.  La commissione del P.E. vuole il carcere per chi condivide musica
2.  Le discussioni tra Europa ed America per i PNR sono molto lente
3.  Il partito laburista irlandese vuole fermare il voto elettronico
4.  Il relatore del Parlamento Europeo mostra scetticismo 
    riguardo l'inserimento dei dati biometrici nelle carte d'identita'
5.  Nuovo processo per DVD-Jon in Norvegia
6.  Il parlamento olandese mette in discussione il crypto-telefono
7.  Progetti di biometrica del governo inglese sotto accusa
8.  La corte europea autorizza il marchio registrato su "Per Elisa"
9.  Un provider francese vince una causa riguardo un sito web
10. Statement on human rights in the information society
10. Dichiarazione sui diritti umani nella societa' dell'informazione
11. EDRI-gram in Ukraino
12. Letture consigliate: manuale sul cybercrime
13. Agenda
14. Note


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1. LA COMMISSIONE DEL P.E. VUOLE IL CARCERE PER CHI CONDIVIDE MUSICA
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Il 27 novembre la Commissione per le questioni legali del Parlamento
europeo (JURI) ha votato finalmente la bozza di direttiva sul
rafforzamento dei diritti legati alla proprieta' intellettuale. La
votazione e' stata un successo completo per la relatrice Janelly
Fourtou, conservatrice francese. Ognuno dei suoi emendamenti e' passato,
e lo stesso e' avvenuto per tutti gli emendamenti di compromesso su cui
lei aveva lavorato con altri parlamentari europei. Al momento non esiste
una versione ufficiale del rapporto cosi' com'e' stato emendato - dovra'
venire preparato dalla segreteria del JURI partendo dalle circa 250
pagine di emendamenti e da una lista di 19 pagine sull'esito della
votazione. In ogni caso si puo' gia' concludere che la versione cosi'
emendata e' ancora meno equilibrata e proporzionale di come apparisse
nelle ipotesi piu' pessimiste formulate nelle settimane prima del voto -
e questo non e' colpa solo della sig.ra Fourtou, ma anche di un
parlamentare austriaco dei Verdi di nome Mercedes Echerer.

Una parte dell'ultima proposta di compromesso presentata oltre due
settimane prima del voto dalla Fourtou consisteva in un accordo con gli
autori degli emendamenti che miravano alla cancellazione dell'articolo
20. Questo articolo contiene l'obbligo per gli stati membri di
introdurre sanzioni penali per l'infrazione dei diritti sulla proprieta'
intellettuale, che ancora non esistono nella maggior parte degli stati
membri dell'Unione. L'eliminazione di quest'articolo era stata proposta
dalla parlamentare Echerer, assieme a uno scozzese suo collega di
partito, Neil MacCormick, e altri tre parlamentari di altri partiti. La
proposta della Fourtou fu di appoggiare l'eliminazione dei provvedimenti
di tipo penale, se in cambio di cio' si fosse arrivati ad una
maggioranza che permettesse di allargare gli obiettivi della Direttiva a
quelle infrazioni che non generano danni significativi e che non vengono
compiute per vantaggi personali. Questo era sempre stato uno degli
obiettivi piu' importanti per la sig.ra Fourtou; alcuni affermano che
cio' sia dovuto alla volonta' di suo marito  Jean-Rene Fourtou -CEO di
Vivendi Universal, la piu' grande compagnia dell'industria discografica-
di calare la scure su chi pratica il file-sharing per condividere la
musica.

Martedi' scorso, al momento del voto, questa estensione degli obiettivi
era gia' stata accettata, quando la sig.ra Echerer ha proposto a voce un
emendamento all'articolo 20: mirando non alla cancellazione
dell'articolo come previsto dal suo precedente emendamento, ma piuttosto
all'introduzione di sanzioni penali per tutti i tipi di infrazione ai
diritti sulla proprieta' intellettuale considerati "seri" e commessi
intenzionalmente.

Cosa significhi "serio" sara' lasciato al recepimento della Direttiva
negli stati membri o alla discrezione dei giudici. Generalmente il
termine viene ricondotto sia alla presenza di lucro che di infrazione su
larga scala: quest'ultimo aspetto potrebbe applicarsi benissimo alle
centinaia di migliaia di utenti di internet, e condurre
all'incarcerazione di giovani che si scambiano musica in rete, cosi'
com'e' successo negli USA sotto regole simili fissate dal Digital
Millennium Copyright Act.

Non e' ancora chiaro quando il rapporto verra' adottato dal Parlamento
Europeo in seduta plenaria. Non e' in programma per le sessioni di
Dicembre, e voci di corridoio affermano che non verra' votato nemmeno in
Gennaio, per la proposta di cambiamenti sostanziali da parte del
Consiglio europeo, che richiederanno diversi giri di consultazione.

 Directory with personal websites and e-mail addresses of all MEPs
 http://www.the-elected.com/showInstitution/1 


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2. LE DISCUSSIONI TRA EUROPA ED AMERICA PER I PNR SONO MOLTO LENTE
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I dibattimenti tra la Commissione Europea ed il Dipartimento Americano
di Sicurezza Nazionale a proposito dei dati dei passeggeri degli aerei
si stanno muovendo molto lentamente. Il commissario Frits Bolkenstein
ha detto al Parlamento Europeo che gli USA non vogliono transigere
su alcuni disaccordi.  Il piu' importante e' che gli USA non vogliono
limitare l'uso dei dati dei passeggeri per lo scopo della lotta al
terrorismo.

Da Marzo, gli USA richiedono i dati dei passeggeri alle compagnie
aeree europee che volano per gli Stati Uniti, o che vi fanno scalo. I 
dati sono inviati agli USA prima della partenza del volo e vengono 
usati dagli USA per vagliare i passeggeri ed eseguire una valutazione
di rischio. Il record di dati del passeggero (PNR) consiste di molte
informazioni: volo di andata e ritorno, voli di coincidenza, servizi
speciali richiesti a bordo del volo (pasti come Kosher o Halal) ed
informazioni sul pagamento come il numero di carta di credito. Le
compagnie aeree potrebbero perdere i diritti di atterraggio se non 
obbediscono alle richieste USA. Il Parlamento Europeo, i Garanti per
la privacy europei e persino la Commissione Europea concordano che
il trasferimento di dati dei passeggeri attuali viola le leggi
europee sulla privacy.

Il 9 ottobre il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione riguardo
il trasferimento dei dati dei passeggeri per gli USA. La risoluzione
elenca nel dettaglio le varie concessioni che la Commissione Europea 
deve richiedere agli Stati Uniti per quanto riguarda la conservazione 
dei dati ed i limiti alla raccolta, e richiede che la Commissione 
agisca entro due mesi, altrimenti verrebbe portata davanti alla
Corte di Giustizia da parte del Parlamento Europeo, per questa sua
mancanza.

Il primo di dicembre il commissario Frits Bolkestein ha dato una 
prospettiva di dove la negoziazione e' in stallo. Il periodo di
conservazione dei dati e' sceso dai precedenti 7 anni a 3,5 anni. Il
numero di dati PNR richiesti e' sceso solo da 39 a 34 informazioni. Ma,
piu' importante, gli USA non vogliono limitare l'uso di questi dati per
la lotta al terrorismo. Un tempo gli USA dicevano che volevano usare
quelle informazioni anche per combattere "altri gravi reati". Bolkestein
ha riferito al Parlamento che "il testo americano e' piu' preciso di
prima, ma non del tutto piu' riduttivo". L'unica "concessione" alla
Commissione e' che gli USA utilizzeranno i dati PNR solo per reati
punibili con almeno 4 anni di prigione. Quest orende comunque possibile
l'uso dei PMR per un gran numero di reati assolutamente non
riconducibili al terrorismo.

Stefano Rodota', presidente del Comitato dei garanti della privacy
europei, ha gia' detto che le concessioni degli USA non sono compatibili
con la legge europea: "non ci sono le basi per per dire che il sistema
americano sia appropriato e conveniente".

Marco Cappato, europarlamentare italiano, ha chiesto alla commissione
di effettuare azioni contro le linee aeree che hanno trasmesso i suoi
dati PNR agli USA.

Bolkestein si e' impegnato personalmente nel giungere ad un accordo
con gli USA prima di Natale.

Speech by Frits Bolkestein (01.12.2003)
http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guestfr.ksh?p_action.gettxt=gt&doc=SPEECH/03/586%7C0%7CRAPID&lg=EN&display=

Speech by Stefano Rodota (25.11.2003)
http://www.statewatch.org/news/2003/nov/PNR-Rodota25-11-03.pdf

Marco Cappato complaints to Commission (07.11.2003)
http://coranet.radicalparty.org/pressreleases/press_release.php?func=detail&par=6253

Travel Data and Privacy
http://hasbrouck.org/articles/travelprivacy.html


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3. IL PARTITO LABURISTA IRLANDESE VUOLE FERMARE IL VOTO ELETTRONICO 
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Il Partito Laburista Irlandese sta facendo pressioni perche' si
sospendano le votazioni elettroniche fino non sara' messo riparo alle
carenze piu' gravi del sistema di voto elettronico.
L'Irlanda sta pianificando una completa conversione al voto elettronico
per il Giugno 2004, sia per le elezioni locali che per quelle europee.

Secondo un rapporto commissionato dal partito le maggiori carenze sono:

- non e' ancora stato effettuato un test finale dell'intero sistema,
ma solo un test parziale.

- il codice sorgente non e' disponibile, ma alcune revisioni del codice
indicano che determinati metodi convenzionali non sono stati utilizzati
per determinare l'accuratezza del software.

- e' possibile caricare il database 'Access' di Microsoft sul computer
che conta i voti con dei dati preconfezionati. Inoltre le informazioni 
sul voto sono trasferite tra i computers ed il centro di conteggio su
floppy disk. Non sarebbe difficile scambiare i dischi.

- persone non autorizzate potrebbero creare una versione alternativa
del software di voto NEDAP e/o del sistema di voto influenzandolo in
favore di un particolare partito o candidato.

- oltre ad organizzare un test finale e ad utilizzare metodi matematici 
convenzionali per assicurare l'affidabilita' del sistema, il partito
Laburista domanda l'introduzione di una traccia del voto
verificabile (VVAT) 'Voter Verifiable Audit Trail'.
Cio' significherebbe creare in parallelo una registrazione su carta
del totale dei voti che potrebbe essere mantenuta e verificata
nell'evento di una disputa su un risultato elettorale.

L'Esperto di voto elettronico belga David Glaude segnala un incidente
col voto elettronico avvenuto in Belgio, nella municipalita' di
Schaerbeek, il 18 Maggio 2003 e che non ha avuto risalto.
Il totale dei voti assegnati ad un candidato e' risultato piu' alto del
numero di voti totali della sua lista.
Sono stati eseguiti una serie di test sul computer del presidente del 
comitato di voto ma non e' stato possibile riprodurre l'errore.
La differenza dei voti e' stata esattamente di 4096, cosa che ha spinto
la commissione a concludere che l'errore fosse probabilmente dovuto ad
una inversione spontanea della posizione binaria nella memoria
lettura-scrittura del PC.

Il sistema di votazione eletronica belga e' decisamente complesso,
passando attraverso l'uso di una carta magnetica vergine che ogni
votante deve inserire nella macchina di voto. Dopo aver votato la carta
deve essere inserita in una schedatrice (ballot-box). La schedatrice a
sua volta e' collegata ad un computer con un floppy drive. Il risultato
del voto viene scritto su di un floppy disk.

Press release Irish Labour party (03.11.2003)
http://www.labour.ie/press/detail.tmpl?SKU=20031103143251

Electronic voting in Ireland: a threat to democracy? (November 2003)
http://www.labour.ie/policy/download/evoting.pdf

Website David Glaude (in French)
http://www.poureva.be

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4. IL RELATORE DEL PARLAMENTO EUROPEO MOSTRA SCETTICISMO
RIGUARDO L'INSERIMENTO DEI DATI BIOMETRICI NELLE CARTE D'IDENTITA'
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Il relatore del Parlamento Europeo Ole Sorensen sta mettendo in 
discussione la proporzionalita' e l'adeguatezza come
`innalzamento degli standard di sicurezza dei documenti dei
viaggiatori europei` di due proposte del Concilio di Regolazione che
mirano ad includere indicatori biometrici nei visti e nelle carte
d'identita'.

In un documento di lavoro discusso ad un incontro interno con i
relatori-ombra dei gruppi politici, Sorenson critica la Commissione
ed il Concilio per non essere nemmeno in grado di elencare il numero
dei visti, passaporti e carte d`identita` falsi in circolazione, che
serviranno comunque come giustificazione per la proposta biometrica.
Ricorda inoltre che i visti sono gia` ben protetti da diverse
peculiarita' tecniche: "un marchio consistente in nove ellissi
raffigurate in forma di ventola, un kinegram (un marchio ottico che
varia a seconda della posizione), un logo, la parola 'visa' in colori
otticamente variabili a seconda dell'angolo di visuale, eccetera.
Il Visto stesso e' piazzato sul passaporto in modo tale da impedirne la
rimozione e l'utilizzo su di un altro passaporto.

Sorensen inoltre mette in discussione il bisogno di due identificatori
biometrici piuttosto che solo di uno: "Normalmente si potrebbe supporre
che un ufficiale addestrato della polizia di confine sia in grado di
verificare se la persona che gli sta di fronte e' la stessa la cui foto
appare sul visto e/o sul chip o il passaporto".
Il Relatore critica la Commissione per non essere in grado di dire
quanto costera' la proposta: "L'Implementazione della proposta sara'
molto costosa per gli stati membri.." Egli teme che alla fine - visti
gli alti costi - gli stati membri saranno tentati di incrementare i
costi dei visti, il che porterebbe inevitabilmente i cittadini delle
nazioni del terzo mondo a cercare metodi illegali per entrare nel
territorio dell'unione. Per quanto riguarda la protezione dei dati,
Sorensen elogia la proposta della commissione trovandola
"sorprendentemente onesta" nell'indicare che le autorita' di
supervisione sono in questo momento sotto-dimensionate per la vastita'
del loro raggio d'azione... "Ma anche se molto onesta, il linguaggio
usato sembra suggerire: bene, questo e' un problema ma e' un problema
degli Stati Membri e non ci possiamo fare nulla." Sortunatamente la
proposta e' nella procedura di consultazione, il che significa che il
Parlamento non puo' fare nulla per fermarla.

Proposal for a Council Regulation amending Regulation (EC) 1683/95
laying down a uniform format for visas
http://europa.eu.int/cgi-bin/eur-lex/udl.pl?REQUEST=Service-Search&LANGUAGE=en&GUILANGUAGE=en&SERVICE=all&COLLECTION=com&DOCID=503PC0558

Article 29 - Data Protection Working Party - Working document on
biometrics:
http://europa.eu.int/comm/internal_market/privacy/docs/wpdocs/2003/wp80_en.pdf


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5. NUOVO PROCESSO PER DVD-JON IN NORVEGIA
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Il giovane norvegese Jon Johansen e' stato giudicato "non colpevole" 
durante il processo di appello celebrato il 2 dicembre in seguito alla
sua assoluzione per il reverse-engineering della tecnologia DVD e la
creazione del DeCSS nel 1999. Il DeCSS e' un programma software che
Johansen ed altri hanno scritto allo scopo di creare un player DVD
indipendente per il sistema operativo Linux.

Nel gennaio del 2003, una corte formata da tre giudici di Oslo ha 
rigettato le accuse contro Johnsen per avere usato i suoi film su DVD
usando un programma per DVD creato in modo indipendente. La corte ha
anche rigettato la richiesta di Hollywood che abbia il diritto di
controllare il modo in cui un individuo guardi un DVD dopo averlo
acquistato.

Le accuse contro Johansen sono state presentate in base al codice penale
norvegese per l'articolo 145.2, che rende fuorilegge l'aggiramento delle
misure di restrizione tecnologiche per accedere a dati ai quali non si 
ha diritto ad accedere. Il processo di Johansen e' la prima volta per la
quale questa legge e' stata usata per processare una persona per 
l'accesso alla sua proprieta'. Questa legge sul furto dei dati e' stata
usata nel passato solo per processare coloro che accedono illegalmente
a registrazioni bancarie o telefoniche altrui o dati per i quali non si
ha il diritto legale all'accesso.

Se l'assoluzione di Johansen fosse stata annullata nel processo di
appello, sarebbe divenuto illegale per i norvegesi lo scavalcamento
del codice regionale dei DVD o le restrizioni tecniche che impediscono
l'avanzamento veloce della visione in presenza di spot pubblicitari, o
comunque sia l'aggirare i controlli digitali nella propria proprieta'.

Il processo nella corte di appello di Oslo terminera' il 12 dicembre,
con il verdetto atteso all'inizio del 2004.

Nel novembre del 2003 Johnsen ha distribuito un nuovo programma 
per computer, denominato QTFairUse, che consente ai consumatori di 
realizzare copie digitali di backup delle proprie raccolte di
musica Apple iTunes accedendo legalmente ad un file audio e
memorizzandolo in un file senza alcuna restrizione.

Schema temporale dei procedimenti sul DeCSS di IP Justice
http://www.ipjustice.org/publications/decsstable.htm

Sito web di Jon Johansen
http://www.nanocrew.net/


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6. IL PARLAMENTO OLANDESE METTE IN DISCUSSIONE IL CRYPTO-TELEFONO
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La presentazione di un telefonino crittografico ha eccitato pareri
controversi in Olanda. Il Cryptophone e' stato sviluppato in Olanda
e viene venduto da un'azienda tedesca. Il dispositivo e' una combinazioe
di telefono GSM e di un organiser funzionante con Windows Pocket PC. Il
software crittografa la chiamata quando si connette ad un altro 
Cryptophone. Il Cryptophone dovrebbe rendere impossibile per ogni 
terza parte, inclusa la compagnia telefonica e la polizia, di 
ascoltare la conversazione.

Il parlamentare cristiano-democratico olandese Haersma-Buma ha chiesto
al governo olandese se esiste la possibilita' di vietare il telefono, in
quanto rende impossibile alla polizia di utilizzare le informazioni da
una conversazione telefonica intercettata. La polizia olandese si basa
molto sulle intercettazioni telefoniche con una stima di circa 12.000
telefoni sotto controllo ogni anno. Questo numero e' superiore ad ogni
altro paese europeo, e persino agli Stati Uniti.

Il Cryptophone e' legale per la legge olandese, che non mette alcuna
limitazione sull'uso della crittografia da parte dei suoi cittadini. Non
si prevede che la legislazione venga cambiata per modificare questa
situazione. Nel 2002 l'Olanda ha deciso di non invocare la "key escrow"
(chiave depositata presso le autorita') con le terze parti ritenute
affidabili. Le leggi sull'export olandese sono in accordo con le
leggi liberali europee che mettono restrizioni minimali sui prodotti 
crittografici per il mercato consumer. Inoltre, negli ultimi anni il 
governo olandese ha proclamato che la grande disponibilita' di 
crittografia e' essenziale per la sicurezza delle informazioni ed
aiuta a conservare la privacy nelle telecomunicazioni.

Anche gli altri stati europei hanno poche o nessuna restrizione per
l'uso della crittografia. La Francia, che aveva leggi contro l'uso
della crittografia forte, ha liberalizzato completamente la sua legge
nel 2001. Programmi cone PGP e GPG sono largamente disponibili ed
utilizzati in Europa.

Cryptophone
http://www.cryptophone.de/

Indagine sulle leggi sulla crittografia
http://rechten.kub.nl/koops/cryptolaw/

PGP
http://www.pgp.com/

GPG
http://www.gnupg.org/


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7. PROGETTI DI BIOMETRICA DEL GOVERNO INGLESE SOTTO ACCUSA
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La tecnologia biometrica che di recente è stato deciso di introdurre
nella nuova carta d'identità inglese è stata contestata dalla stampa
scientifica. La prestigiosa rivista New Scientist ha infatti sostenuto
che la tecnica di scansione dell'iride non è così perfetta e infallibile
come il Ministero degli Interni vorrebbe fare credere. L'articolo in
questione sostiene che la tecnologia rischia di dimostrarsi un
fallimento, e che la sua efficacia è impossibile da garantire nel caso
si decida di adottarla su scala nazionale. Secondo il New Scientist, il
problema principale è da ricercarsi nella "limitata affidabilità dei
sistemi basati su biometria applicati a un numero cospicuo di persone da
identificare. Le ipotesi più ottimistiche per i sistemi di
riconoscimento basati sull'iride vedono un margine d'affidabilità pari
al 99 per cento" quindi su 100 scansioni, ci sarà almeno un errore. Il
dato è accettabile per database relativamente piccoli, ma quello
proposto conterrà 60 milioni di file. Cio' significa che ogni scansione
dovra' essere confrontata con 600 mila file registrati nel database,
rendendo impossibile fermare chi decidesse di assumere identità
multiple. Anche se questi fossero già registrati una o più volte nel
database, infatti, i dati scomparirebbero, subissati dalle centinaia di
migliaia di corrispondenze false".

La rivista ha anche citato Simon Davies, direttore di EDRI, che sostiene
che la tecnologia non è destinata a migliorare in un futuro prossimo. E
il Guardian ha portato la critica di Davies a un livello ancora piu'
complesso: "un sistema con un'affidabilita' pari a 0,999999
commetterebbe un errore, in media, una volta su un milione " questo puo'
andare bene per la verifica. Ma quanto all'identificazione, le
probabilità che il sistema verifichi correttamente contro il proprio
database intero puo' venir calcolata secondo la sua media di successi
elevata alla potenza della dimensione del database. Se si tratta di due,
seguendo l'esempio sopra avremmo 0,999999 al quadrato, ovvero 0,999998.
Cio' significa che se 100 persone portano a una media di 0,9999
successi, 100 mila producono una media di 0,9048 successi. Un database
che contenesse l'intera popolazione inglese "50 milioni- porta a un
successo medio di uno su cinquemila miliardi- in altre parola, è
inutile. I media hanno dato grande rilievo all'articolo, primi fra tutti
Reuters e International Herald Tribune. Le accuse hanno anche fatto
scoppiare un vivace dibattito via e-mail tra Davies, l'inventore della
tecnica di scansione dell'iride John Daugman e i maggiori esperti
mondiali di biometria. New Scientist pubblichera' a breve parte della
corrispondenza elettronica.

'Biometric cards will not stop identity fraud', New Scientist
(21.11.2003) http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99994393

'Report faults biometric ID card plans', Reuters (20.11.2003)
http://www.iht.com/articles/118306.html

'Image Problem', The Guardian (20.11.2003)
http://www.guardian.co.uk/online/story/0,3605,1088437,00.html


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8. LA CORTE EUROPEA AUTORIZZA IL MARCHIO REGISTRATO SU PER ELISA
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Secondo la Corte Europea di Giustizia, la musica puo' essere depositata
come marchio registrato in Europa. E' quanto emerge da un test su
commissione dell'agenzia olandese di marchi registrati Shieldmark. Il
fondatore dell'azienda ha citato in giudizio suo padre, fondatore
dell'agenzia concorrente Kist, per ottenere un trademark europeo su
parte del brano Per Elisa di Beethoven. La musica viene usata in una
pubblicita' che mostra una gallina canticchiare (o meglio, chiocciare)
le prime nove note della nota melodia. Il trademark e' assicurato
dall'immagine di un pentagramma con le note  Mi Re diesis Mi Re diesis
Mi Si Re Do La. La Corte Suprema olandese si era domandata se i suoni
potessero essere registrati, visto che di solito i marchi registrati
sono garantiti solo per qualcosa che puo' essere rappresentato
graficamente. La Corte europea ha confermato che effettivamente uno
spartito musicale e' una rappresentazione del suono, e quindi puo'
essere registrato. La vicenda potrebbe provocare gravi conseguenze per
la messa a disposizione del pubblico del patrimonio musicale europeo. Il
marchio registrato, d'ora in poi, potra' essere usato anche per
reclamare diritti su brani per i quali il copyright è scaduto da tempo,
e che quindi dovrebbero essere di pubblico dominio.

Press release European Court (27.11.2003)
http://www.curia.eu.int/en/actu/communiques/cp03/aff/cp03106en.htm


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9. UN PROVIDER FRANCESE VINCE UNA CAUSA RIGUARDO UN SITO WEB
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Il provider francese RAS non dovra' rimuovere il sito web del sindacato
SUD-PTT. Il 24 Novembre il tribunale di Parigi ha infatti rifiutato il
reclamo effettuato da due aziende di telemarketing riguardo al presunto
contenuto diffamatorio e offensivo del sito del sindacato.
La motivazione e' tecnica: le aziende avrebbero dovuto scegliere un
singolo argomento per il loro reclamo.

Nel dettaglio, Ceritex e' accusata di essere governata da piccoli boss,
un  manager del reparto qualita' e' stato descritto come incapace di    
distinguere tra amicizia e relazioni gerarchiche e un manager donna e'  
accusato di comportamento squalificante, in quanto consapevole della 
situazione ma connivente (Ref. EDRI-gram nr. 21, 5 November 2003).

Le azienda sono state condannate al pagamento di 2.000 euro al sindacato
e 3.000 Euro al Provider RAS.
Il giudice ha inoltre esplicitamente autorizzato la ripubblicazione del
materiale sul sito web, che era stato rimosso preventivamente dai
webmaster.

Alla difesa si e' associato a titolo volontario IRIS, membro di EDRI.
IRIS Meryem Marzouki e' felice del verdetto: "Questo ci dimostra che la
legislazione francese non dovrebbe venire modificata in modo da
riconoscere la procedura di notifica e oscuramento (cosa che invece e'
presente nella bozza del recepimento della direttiva sul commercio
elettronico): se nemmeno un giudice puo' dimostrare con chiarezza quando
un contenuto di un sito e' illegale, come potrebbero farlo i privati o i
provider?".


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10. DICHIARAZIONE SUI DIRITTI UMANI NELLA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE
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Alll'inizio di Novembre esperti indipendenti di tutte le parti del 
mondo hanno discusso, a Ginevra, dei diritti umani nella societa' 
dell'informazione. Il meeting, sostenuto dalla Societa' Svizzera per lo 
Sviluppo e la Cooperazione (SDC), la Commissione Europea, l'Ufficio 
dell'Alto Commissario per i Diritti Umani e dal Governo del Mali, capo 
dello Human Security Network. Gli esperti hanno redatto un documento 
che e' stato distribuito durante una delle ultime riunioni preparatorie 
(PrepCom 3A) per il Summit Mondiale sulla Societa' dell'Informazione 
(WSIS) che e stata inaugurata il 12 Novembre a Ginevra. Il documento 
chiede ai governi di proteggere tutti i diritti fondamentali della 
persona legati alla societa' dell'informazione - diritti che spaziano 
dalla liberta' di parola e informazione alla privacy e ai diritti 
d'autore, dalla riduzione dell'analfabetizzazione digitale al buon 
governo su questi temi.

Riguardo la liberta' di espressione il documento dichiara:
"Il rispetto della liberta' di espressione e informazione da parte 
degli Stati e non-Stati e' la precondizione necessaria per la 
costruzione di una societa' dell'informazione e della comunicazione 
libera e aperta a tutti. ICT non deve essere usata per accorciare 
questo diritto fondamentale."

La dichiarazione in MS Word (12.11.2003)
http://www.pdhre.org/wsis/statement.doc


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11. EDRI-GRAM DISPONIBILE IN UKRAINO
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L'organizzazione no profit Privacy Ukraine fornira' la traduzione di 
EDRI-gram in Ukraino. E' gia' disponibile un archivio dal numero 19 in 
poi. EDRI-gram e' gia' disponibile in Russo e Italiano.

EDRI-gram in Ukraino
http://www.internetrights.org.ua/index.php?page=edri-gram


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12. LETTURE CONSIGLIATE
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Un nuovo manuale sulla convenzione sul Cybercrimine segnala che gli 
interessi della tutela della legge sono ora prevalenti rispetto ai
diritti umani fondamentali. Il manuale e' stato scritto dal dottor
Yaman Akdeniz dell'organizzazione no-profit inglese "Cyber-rights
and Cyber-liberties".

La convenzione sul Cybercrimine (novembre 2001) ed i protocolli
supplementari sugli atti razzisti e xenofobi realizzati tramite
sistemi informatici (gennaio 2003) e' stata sviluppata dal Consiglio
Europeo, che rappresenta 45 stati europei. La convenzione entra in
vigore dopo la ratifica di 5 stati membri. Attualmente, solo Albania, 
Croazia ed Estonia hanno ratificato la convenzione; e nessuno stato
membro ha ancora ratificato il primo protocollo.

La relazione conclude: "I governi e le organizzazioni sovranazionali
ed internazionali dovrebbero cooperare per rispettare i diritti
fondamentali come la liberta' di espressione e la privacy, e dovrebbero
incoraggiare piuttosto che limitare l'uso di Internet da parte della
gente tramite legislazioni eccessive a livello nazionale. (...)
Dovrebbero esserere ricordate le parole del giudice Pettiti che "la
missione del Consiglio Europeo e dei suoi organi e' di prevenire la
fondazione di sistemi e metodi che permetterebbero al Grande Fratello di
divenire il padrone delle vite private dei cittadini".



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13. AGENDA
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10-12 December 2003, Geneva, Switzerland, First Phase
of WSIS - The World Summit on the Information Society
http://www.itu.int/wsis/index.html

8-9 January 2004, Sheffield, UK - CCTV and Social Control
Conference organised by the Centre for Criminological Research,
University of Sheffield on the politics and practice of video
surveillance, from a European and global perspective.
http://www.sheffield.ac.uk/ccr/publicity/conference/index.html

15 January 2004 deadline 'Nothing to hide' cartoon-contest
The Berlin Humanistic Union invites everybody to join a cartoon-contest
about the theme 'I've got nothing to hide'. Submissions can be
drawings, paintings, photo's or computer generated images. The first
price is rewarded with 500 euro, the second with 400 and third price
with 300 euro.
http://www.humanistische-union.de/karikaturenwettbewerb/ (in German
only)

30-31 January 2004, Stockholm, Sweden - WHOLES
A Multiple View of Individual Privacy in a Networked World
An international workshop to explore interdisciplinary approaches to
privacy. http://www.sics.se/privacy/wholes2004/


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14. NOTE
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EDRI-gram e' un bollettino bisettimanale di organizzazioni europeei sui 
diritti digitali in Europa.
Attualmente EDTI ha 14 membri in 11 paesi europei. EDRI si
interessa attivamente agli sviluppi nei paesi in accesso alla UE e
desidera condividere la conoscenza e la consapevolezza attraverso gli
EDRI-grammi. Tutti i contributi, suggerimenti per i contenuti o
consigli per l'ordine del giorno sono decisamente benvenuti.

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La traduzione e' realizzata da Sergei Smirnov, Human Rights Network,
Russia; Privacy Ukraina ed Autistici.org, Italia.

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