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From | pinna <pinna@autistici.org> |
Date | Wed, 7 Jan 2004 09:48:56 +0100 |
Subject | [hackmeeting] EDRI-gram #24, 18 dicembre 2003 |
============================================================== EDRI-gram newsletter bisettimanale sui diritti civili digitali in Europa Numero 24, 18 dicembre 2003 ============================================================== SOMMARIO ============================================================== 1. HUSTINX NUOVO COMMISSARIO EUROPEO PER LA PRIVACY 2. PNR: L'UE TRATTA PER UNA REVISIONE DELLA LEGGE 3. RESOCONTO DEL WSIS - MOLTA STRADA ANCORA DA FARE 4. DIRETTIVA SULLA PROPRIETA' INTELLETTUALE, NIENTE SANZIONI PENALI 5. LA CAMERA OLANDESE ACCETTA L'IDENTIFICAZIONE OBBLIGATORIA 6. GLI AUGURI DI EDRI 7. LETTURE CONSIGLIATE 8. AGENDA NOTE ============================================================== 1. HUSTINX NUOVO COMMISSARIO EUROPEO PER LA PRIVACY ============================================================== Peter Hustinx e' stato rieletto oggi come Commissario Europeo per la protezione dei dati personali (il corrispettivo del nostro garante della privacy). La Conferenza dei Presidenti, composta dai capogruppo del Parlamento Europeo, ha infatti deciso, contrariamente a quanto era stato dichiarato inizialmente, di non conferire al magistrato spagnolo Joaquin Bayo Delgado la carica di Commissario Europeo ma di nominare il tedesco Hustinx. Bayo Delgado sara' invece nominato suo segretario. Nel maggio scorso, sostenuto da una coalizione informale di parlamentari europei spagnoli, Bayo Delgado era stato eletto durante una votazione di un comitato del ministero degli interni della UE. In quel frangente, le organizzazioni che lottano per la difesa delle liberta' civili avevano espresso la loro sorpresa nei confronti di questa candidatura, sottolineando l'assoluta mancanza di esperienza di Delgado nel campo della difesa della privacy e/o della protezione dei dati personali. Al contrario Hustinx e' sempre stato considerato un uomo dell'ambiente, con molte amicizie nella commissione di Bruxellesl nonche' una presenza riconosciuta all'interno dell'organizzazione dei convegni riguardanti i temi quali la protezione dei dati personali e la privacy. Hustinx era quindi considerato, dall'interno dei palazzi di Bruxelles, il candidato naturale. (Contribution by Andreas Dietl, EDRI EU affairs director) ============================================================== 2. PNR: L'UE TRATTA PER UNA REVISIONE DELLA LEGGE ============================================================== Lo scorso 16 dicembre la Commissione Europea ha presentato il tanto atteso rapporto in merito ai suoi negoziati con il Dipartimento di sicurezza nazionale degli Stati Uniti (Department of Homeland Security) per il trasferimento dei dati riguardanti la registrazione dei passeggeri (PNR, Passenger Name Record) agli USA. Come ci si aspettava, il rapporto e' un mero compromesso, il che crea un temporaneo vuoto legislativo. Secondo i principi europei, le informazioni personali possono essere trasferite solo se il ricevente dimostra di avere un adeguato livello di tutela dei dati. Nel caso dei dati PNR, la Commissione emettera' sempre un rapporto di conformita', per legittimare il trasferimento gia' in corso. L'esito dell'inchiesta per definire la conformita'- una procedura assai lunga- e' percio' definito in anticipo: deve essere positivo, o la Commissione europea e l'industria aerea entrerebbero in crisi. La proposta per risolvere il problema e' lo sviluppo di un sistema di 'spinta' per i dati che devono essere trasmessi direttamente agli Stati Uniti, dopo avere filtrato le informazioni superflue. Nella pratica, il sistema viene già usato per giustificare le procedure correnti. Per rendere l'accordo piu' accettabile per l'UE, gli USA hanno portato a 34 l'iniziale richiesta di 60 campi dati per singolo passeggero, e hanno promesso di conservare i dati "solo" per 42 mesi invece che per 50 anni, come volevano fare inizialmente. Inoltre, assicurano che i dati non saranno condivisi con altre agenzie del ministero degli interni. Ma in ogni caso, non c'e' modo di assicurarsi che questo avvenga davvero. La Commissione sostiene che l'ufficiale capo per la privacy all'Homeland "ha acconsentito a ricevere e gestire in maniera veloce le pratiche provenienti dalle Authority per la privacy europee, per andare incontro ai cittadini che ritengono che le loro richieste non siano state adeguatamente prese in considerazione". Tuttavia, l'ufficiale capo per la privacy non e' indipendente: risponde al capo del dipartimento Tom Ridge. Il Parlamento europeo e' diviso: la portavoce del progetto, la liberale Johanna Boogerd-Quaak ha chiesto al membro della commissione Bolkestein di portare in prima persona la questione alla Corte europea di giustizia, invece di aspettare che lo faccia il Parlamento. Nello stesso tempo, l'Unione europea ha un progetto proprio che mira a obbligare i Paesi terzi a trasferire i dati personali dei passeggeri. Il rapporto, che si rifa' a un'iniziativa spagnola, finora e' stato trattato all'interno del comitato LIBE. La giustificazione e' la presunta necessita' di 'combattere in maniera efficace l'immigrazione clandestina'. La grande differenza rispetto alle richieste statunitensi e' che, almeno per il momento, le informazioni richieste si limitano "al numero del passaporto o dei documenti di viaggio, la nazionalita", nome e cognome, data e luogo di nascita', e dovranno essere cancellati dopo l'espletamento dei controlli di frontiera. Per il futuro, l'UE mira a un accordo multilaterale per il trasferimento dei dati PNR all'interno dell'ICAO (International Civil Aviation Organisation). L'intento e' chiaro: quando il trasferimento PNR diventera' parte di un accordo internazionale sotto l'ICAO, un organo delle Nazioni Unite, l'impegno dell'UE nei confronti della protezione dei dati potra' recedere, e la Commissione potra' accorciare le procedure. Comunicato della Commissione al Consiglio e al Parlamento: Transfer of Air Passenger Name Record (PNR) Data: A Global EU Approach (16.12.2003) http://europa.eu.int/comm/internal_market/privacy/docs/adequacy/apis-communication/apis_en.pdf Statewatch: EU: Commission "compromises" and agrees on handing over passenger data to USA (18.12.2003) http://www.statewatch.org/news/2003/dec/11euuspassengerdeal.htm Initiative of the Kingdom of Spain with a view to adopting a Council Directive on the obligation of carriers to communicate passenger data (25.03.2003) http://www.europarl.eu.int/meetdocs/committees/libe/20031216/0761en.pdf Edward Hasbrouck's Practical Nomad blog http://hasbrouck.org/blog/archives/000090.html (Contribution by Andreas Dietl, EDRI EU affairs director) ============================================================== 3. RESOCONTO DEL WSIS - MOLTA STRADA ANCORA DA FARE ============================================================== La Prima fase del Congresso Mondiale sulla Societa' dell'Informazione 'World Summit On Information Society' (WSIS) si e`conclusa a Ginevra la scorsa settimana, dopo oltre 18 mesi di preparazione. I risultati raggiunti sono una Dichiarazione di Principi ed un Piano d'Azione, entrambi adottati entusiasticamente dai rappresentanti governativi malgrado le discussioni siano continuate vivacemente fino all'ultimo minuto. Un grosso risultato e` stato soprattutto la dichiarazione alternativa della societa' civile (CS). Intitolato "Adattando le societa' dell'informazione ai bisogni umani", questo documento e' stato proposto dalla societa' civile come parte integrante delle proposte finali del Summit dopo aver deciso collettivamente che "[le loro] voci e l'interesse comune [che loro] esprimono collettivamente non sono adeguatamente espresse dai documenti del Summit". La societa' civile ha fornito a priori i "Punti di riferimento essenziali" su cui saranno valutati i risultati ottenuti dal processo del WSIS e dall'impegno dei responsabili nel realizzare il suo proponimento. Diversi osservatori hanno dichiarato che il WSIS ha suscitato molto rumore per nulla. In effetti i punti piu' controversi sono stati rimandati dai rappresentanti governativi alla seconda fase del WSIS che si terra' nel 2005. Tra questi, il controllo della rete internet e la cosiddetta solidarieta' digitale, che rimangono in cima all' "agenda-aspetta-e-spera" del Segretario Generale delle Nazioni Unite come impegni non vincolanti; si dovra' da un lato organizzare un gruppo di lavoro "in un processo aperto ed inclusivo[...] che investighi e faccia proposte per prendere le decisioni piu' appropriate sul controllo della rete internet"; dall'altro, formare un gruppo di esperti che attraverso "un'analisi completa [dei meccanismi finanziari esistenti] permetta di adeguarsi alle sfide dell'ICT per lo sviluppo". Anche la dichiarazione della societa' civile e` piena di affermazioni caute e talvolta contraddittorie, dimostrando quanto diversi siano i gruppi di CS che hanno partecipato al WSIS, e quanto difficile sia costruire una visione collettiva della societa' dell'informazione. La Dichiarazione ufficiale dei principi e del Piano di Azione sara` valutata da diversi gruppi della societa` civile regionali e tematici. Uno di questi gruppi l'ha gia' fatto: il WSIS CS Human Rights Caucus. Messo in piedi e coordinato da membri di EDRI, questo gruppo e` stato molto attivo fin dall'inizio del processo WSIS nel mettere i diritti umani all'ordine del giorno. Ora include piu' di 45 organizzazioni in tutto il mondo. Il Caucus ha tenuto una conferenza stampa alla fine del WSIS, esprimendo sollievo perche' alla fine la WSIS Declaration ha incluso molti dei principi spinti dal Caucus, dopo che persino il piu' semplice riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo era stato dibattuto e contestato fino all'ultimo minuto. Tuttavia il WSIS CS Human Rights Caucus deplora l'assenza di ogni riferimento al principio fondamentale di non discriminazione come a quello degli standard internazionali del lavoro. Inoltre deplora la continua enfasi per la creazione di una "cultura globale di cyber-sicurezza" che mira a migliorare il commercio invece che implementare i diritti umani. Il Caucus continua a ritenere importante che il ruolo della legge e le strutture dei regolamenti riflettano le realta' nazionali" invece che rappresentare una minaccia ai diritti umani internazionali. Inoltre il Piano d'Azione nega ogni meccanismo che favorisca un'agenda basata sui diritti umani, mentre il Caucus ha proposto la nascita di una Commissione indipendente sulla Societa' dell'informazione. Questo e' decisamente urgente vista la tendenza in diversi paesi - al nord come al sud - a sacrificare i diritti umani in nome della 'sicurezza'. In ogni caso, guardando oltre a questi problemi il WSIS e` stato un vero successo nel mostrare al mondo intero - sia pur attraverso le contraddizioni e la mancanza di un risultato concreto - che la societa' dell'informazione non e' fatta solo di canali e che il cosiddetto digital divide non fa che riflettere la situazione di divisione sociale, economica e culturale tra le nazioni. Questo successo e' il risultato raggiunto della partecipazione CS al primo Summit UN tenuto sul tema dell'Informazione e della Comunicazione, ma c'e' ancora una lunga strada da percorrere per realizzare le aspirazioni della societa' civile nel costruire societa' dell'informazione e della comunicazione che siano centrate sull'uomo, giuste ed inclusive, dove "lo sviluppo sia mantenuto dai fondamentali diritti dell'uomo ed orientato verso il raggiungimenmto di una piu' equa ripartizione delle risorse". Infine il WSIS ha costituito una grande occasione di incontro per le diverse societa' civili. All'interno dei numerosi eventi supplementari organizzati durante il WSIS, il World Forum on Communication Rights ha attirato una grossa audience di attivisti dei diritti umani e organizzazioni solidali. Il WSIS human right Caucus, che ha co-organizzato il forum, ha tenuto una conferenza su " Comunicazione e diritti Umani: nessuno sviluppo senza democrazia, nessuna democrazia senza sviluppo". In aggiunta all'incisivo discorso di Aminata Traorï¿, il caucus ha fornito un forum a delle voci altrimenti costrette al silenzio dai rispettivi governi autoritari. Sharon Hom per i diritti umani in Cina e Souhayr Belhassen della lega Tunisina per i diritti umani hanno avuto l'opportunita' di dimostrare non solo la Cina e la Tunisia non sono gli unici paesi con seri problemi di violazione dei diritti umani, ma che l'infrastruttura da sola non basta. WSIS official documents (English, soon available in all 5 UN languages) http://www.itu.int/wsis/ WSIS CS documents (English, French, Spanish) and reports on WSIS (English, German) http://www.worldsummit2003.de/ WSIS CS Human Rights Caucus actions, communications and documents (English, French) http://www.iris.sgdg.org/actions/smsi/hr-wsis/ World Forum on Communication Rights (English, French, Spanish) http://www.communicationrights.org/ (Contribution by Meryem Marzouki, IRIS and co-coordinator of the WSIS CS Human Rights Caucus) ============================================================== 4. DIRETTIVA SULLA PROPRIETA' INTELLETTUALE, NIENTE SANZIONI PENALI ============================================================== Alla fine non ci saranno sanzioni penali nella proposta di Direttiva Europea per il rafforzamento della proprietàa' intellettuale. Nell'edizione precedente di EDRI-gram veniva riportato che un emendamento all'articolo 20 proposto dalla parlamentare Mercedes Echerer (Greens, Austria) avrebbe reintrodotto sanzioni penali, anche in caso di infrazioni realizzate in ambito privato o su scala relativamente piccola. La sig.ra Echerer in seguito ha ritirato questo emendamento, sostituendolo con uno molto piu' mitigato e aperto a dei compromessi, in cui sono eliminati tutti i riferimenti a provvedimenti di tipo penale e si parla semplicemente di "sanzioni appropriate". Il segretariato della commissione JURI del Parlamento Europeo non ha potuto seguire tutti i diversi emendamenti dei parlamentari austriaci, e ha messo ai voti una versione precedente. Inconsapevolmente, la maggior parte dei parlamentari europei ha votato per la versione piu' mitigata. Sembra che nemmeno la sig.ra Echerer sappia quale dei suoi due emendamenti sia stato adottato. L'emendamento, in ogni caso, potra' ancora venire messo in discussione nella Plenaria dove, secondo il programma attuale, il rapporto verra' votato tra il 9 e l'11 febbraio (c'e' anche la possibilita' -remota- che venga messo in programma per il 28 e 29 gennaio). Se non sara' accettata la versione "di mezzo", verra' adottata quella contenuta nella bozza della Commissione -che include sanzioni penali. Se questo dovesse avvenire, i riferimenti ai reati penali potrebbero venire eliminati dal Consiglio: con determinate motivazioni, esso puo' appellarsi al fatto che le questioni penali non possano venire decise con questa procedura. Sembra che in precedenza il Consiglio e la Commissione si siano gia' trovati in accordo sulla questione delle sanzioni penali, con modalita' gia' prese in considerazione dalle norme di procedura dell'Unione Europea, precisamente secondo la forma di una Decisione Quadro. Una decisione di questo tipo attualmente si trova 'in uno stato molto iniziale' presso il Direttorato Generale per la Giustizia e gli Interni della Commissione. Consolidated version of the JURI vote (05.12.2003) http://www.miu-ft.org/~sama/P5_A(2003)0468_EN.pdf (Contribution by Andreas Dietl, EDRI EU affairs director) ============================================================== 5. LA CAMERA OLANDESE ACCETTA L'IDENTIFICAZIONE OBBLIGATORIA ============================================================== Il 16 Dicembre la Camera Olandese ha accettato la proposta di legge per introdurre l'identificazione obbligatoria per tutte le persone a partire dall'eta` di 14 anni. Le Persone che non saranno in grado di fornire immediatamente un passaporto valido, una patente di guida o una piu` economica carta d'identita` rischieranno una multa di 2250 euro. Il rifiuto dell'esibire un documento valido costituira` reato penale. Ogni agente di polizia, inclusa la polizia militare, ogni stra-ordinario agente di sicurezza ed ogni supervisore collegato in qualche modo alla polizia potra` chiedere una prova d'identita'. Secondo la dichiarazione la polizia dovra' avere un motivo ragionevole collegato al suo incarico per domandare una ID (Documento d'Identita`), ma non avra` bisogno di un sospetto effettivo o di un reato flagrante. Nonostante le critiche della Autorita` Olandese per la protezione dei dati, l'associazione per la Giurisdizione, il Concilio di Stato (un membro consigliere del governo) e le forti parole scritte nella lettera aperta di Privacy International -membro di EDRI-, il ministero di giustizia ha trovato una grossa maggioranza parlamentare alla sua proposta da parte dei conservatori, liberali, socialdemocratici e cristianodemocratici. Malgrado formalmente ci sia solo l'obbligo di mostrare un Documento d'Identita` quando richiesto, in pratica sara' obbligatorio portare con se' un mezzo di identificazione, secondo l'esempio del ministro Piet Hein Donner il quale citava il bisogno di poter chiedere ID ad ogni (involontario) testimone di un incidente, oltre al bisogno di poter identificare le persone che vanno in bicicletta sul marciapiede o coloro che lasciano liberi i loro cani di farci i bisognini. L'Argomento dei testimoni oculari va ad infrangere un principio fondamentale della regola di legge: il fatto che i cittadini dovrebbero essere avvertiti delle circostanze nelle quali lo Stato conduce sorveglianza in modo da regolare il proprio comportamento ed evitare intrusioni non desiderate. Nella sua lettera aperta ai membri del parlamento, Privacy international ha annunciato che intraprendera` azioni legali per contrastare questa legislazione in tribunale in quanto emessa in violazione della Convenzione Europea sui Diritti Umani e della Dichiarazione UN sui Diritti dei Bambini. Donner sembra avere fiducia nel fatto che il Senato accettera` la proposta tanto frettolosamente quanto ha fatto la Camera, progettando di introdurre la nuova legge il primo Gennaio 2005. Open letter Privacy International (06.12.2003) http://www.bof.nl/docs/privacy_international_brief.pdf ============================================================== 6. GLI AUGURI DI EDRI ============================================================== European Digital Rights vi augura delle buone vacanze ed un nuovo anno felice e pieno di risorse. Grazie alla generosa donazione della Open Society Institute Fund, EDRI-gram continuera` nel 2004. il nuovo numero uscira` il 14 gennaio 2004. Al momento EDRI-gram conta 1811 abbonati, piu` un numero sconosciuto di lettori nelle traduzioni in Russo, Ucraino ed Italiano. Se avete amici o colleghi che pensate potrebbero essere interessati ad iscriversi, mandateli all'archivio http://www.edri.org/cgi-bin/index?funktion=edrigram o direttamente alla pagina d'iscrizione http://www.edri.org/cgi-bin/mailman/listinfo/edri-news/ ============================================================== 7. LETTURE CONSIGLIATE ============================================================== Privacy on the Internet di Matej Kovacic e' un interessante libro in due lingue (inglese e sloveno) sui differenti aspetti della privacy nella societa' dell'informazione. Il capitolo sulla riservatezza dell'informazione e della comunicazione in Slovenia costituisce un'utile sguardo sullo stato delle cose relativamente all'entrata di questo paese nell'Unione Europea. Kovacic scrive: "Sebbene la privacy dell'informazione sia relativamente ben regolamentata dalla legislazione esistente, il problema e' un grave disordine nella realta' e nella pratica, nonostante questo campo sia soggetto alla supervisione di uffici di vigilanza". La riservatezza dell'informazione e' garantita dalla Costituzione e sanzionata penalmente, dal Personal Data Protection Act e dalla Convenzione per la protezione degli individui per quanto riguarda l'aspetto dell'elaborazione automatica dei dati personali. Nel suo report annuale del 2001, l'Ispettorato per la protezione dei dati personali ha rilevato un aumento delle denunce mosse da individui per violazioni della propria privacy. Questi casi riguardano la protezione inadeguata dei dati, la costituzione (senza autorizzazioni scritte) di database di informazioni provenienti da sistemi di videosorveglianza, l'archiviazione di troppi dati personali o periodi di archiviazione eccessivamente lunghi. La nuova direttiva europea (2002/58/EC) sulla privacy e le comunicazioni elettroniche sta avendo effetti devastanti sulla conservazione dei dati anche in Slovenia. Secondo Kovacic, "sono in via di preparazione dei provvedimenti che obbligheranno gli stati membri a vincolare i provider alla conservazione di informazioni sul traffico per 12-24 mesi. Queste informazioni peraltro sono gia' disponibili alle autorita' statali dietro richiesta di un giudice". ISBN 961-6455-09-5 http://www.mirovni-institut.si/eindex.htm ============================================================== 8. AGENDA ============================================================== 8-9 January 2004, Sheffield, UK - CCTV and Social Control Conference organised by the Centre for Criminological Research, University of Sheffield on the politics and practice of video surveillance, from a European and global perspective. http://www.sheffield.ac.uk/ccr/publicity/conference/index.html 15 January 2004 deadline "Nothing to hide" cartoon-contest The Berlin Humanistic Union invites everybody to join a cartoon-contest about the theme "I've got nothing to hide". Submissions can be drawings, paintings, photo's or computer generated images. The first price is rewarded with 500 euro, the second with 400 and third price with 300 euro. In German only: http://www.humanistische-union.de/karikaturenwettbewerb/ 23 January 2004, Brussels, Belgium - workshop on the Digital Divide The European research project JANUS (Joint Analytical Network for Using Socio-Economic Research) is organising the third in a series of workshops on challenges for socio-economic research into the Information Society. The workshop The Digital Divide: Opportunities and Threats at the Verge of EU Enlargement aims to address the issue of a geographical digital divide between members and new members of the European Union and derive policy recommendations that help to bridge this divide. For more information, please email <noester@sfconsulting.net>. 30-31 January 2004, Stockholm, Sweden - WHOLES A Multiple View of Individual Privacy in a Networked World An international workshop to explore interdisciplinary approaches to privacy. http://www.sics.se/privacy/wholes2004/ ============================================================== NOTE ============================================================== EDRI-gram e' un bollettino bisettimanale di organizzazioni europeei sui diritti digitali in Europa. Attualmente EDRI ha 14 membri in 11 paesi europei. EDRI si interessa attivamente agli sviluppi nei paesi in accesso alla UE e desidera condividere la conoscenza e la consapevolezza attraverso EDRI-gram. Tutti i contributi, suggerimenti per i contenuti o consigli per l'ordine del giorno sono decisamente benvenuti. Editor della Newsletter: Sjoera Nas <edrigram@edri.org> Informazioni riguardo EDRI ed i suoi membri: http://www.edri.org/ - informazioni per l'abbonamento a EDRI-gram subscribe/unsubscribe interfaccia web http://www.edri.org/cgi-bin/mailman/listinfo/edri-news/ iscrizioni via email To: edri-news-request@edri.org Subject: subscribe Riceverai una email automatizzata domandandoti conferma della tua richiesta - EDRI-gram in Russo, Ucraino ed Italiano. EDRI-gram e' anche disponibile in Russo, Ucraino ed Italiano, pochi giorni dopo l'edizione inglese. I contenuti sono i medesimi. La traduzione e' realizzata da Sergei Smirnov, Human Rights Network, Russia; Privacy Ukraina ed Autistici.org, Italia. EDRI-gram in russo e' disponibile in rete: http://www.hro.org/editions/edri/ EDRI-gram in ucraino e' disponibile in rete: http://www.internetrights.org.ua/index.php?page=edri-gram EDRI-gram in italiano e' disponibile in rete: http://www.autistici.org/edrigram/ - Archivio Newsletter Numeri arretrati disponibili a: http://www.edri.org/cgi-bin/index?funktion=edrigram - Help Per favore scrivete a info@edri.org per ogni problema riguardante l'iscrizione o la disiscrizione. ============================================================== La pubblicazione di questa newsletter e' resa possibile da una donazione della Open Society Institute (OSI). ==============================================================
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