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From puta <puta@bastardi.net>
Date Tue, 2 Mar 2004 11:49:53 +0100
Subject Re: [hackmeeting] resoconto prehm

Tue, 02 Mar 2004 10:58:26 +0100, Vittorio Bertola scrisse:

> dipende da come li conti. ad esempio invece di chiedere alla gente quale
> data preferisce puoi chiedere di votare per tutte le date in cui puo', in
> modo che venga fuori quella in cui meno persone sarebbero costrette a non
> venire.

mmmm. esempio (naturalmente, qlc farà poi il controesempio):

abbiamo un gruppo di 10 persone, la cui composizione sociale è questa:
6 studenti, 1 disoccupato, 1 casalinga, 1 lavoratore e 1 lavoratrice.
abbiamo anche 3 date tra cui scegliere: a) un mercoledì qualunque alle 
11 del mattino; b) un venerdì qualunque alle 21 di sera; c) un lunedì 
qualunque alle 15 del pomeriggio.
ora il nostro gruppo deve votare per quale data scegliere e il 
risultato (senza interferenze e come pura teoria) è questo:

data a: voti 8 (6 studenti, 1 disoccupato, 1 casalinga)
data b: voti 10 (6 studenti, 1 disoccupato, 1 casalinga, 1 lavoratore e 
1 lavoratrice)
data c: voti 8 (6 studenti, 1 disoccupato, 1 casalinga)

se a questo punto seguissimo il numero di voti maggiore, saremmo sicuri 
di aver ottenuto la massima partecipazione possibile.
ma non è così, perché invece alle 21 di sera di un venerdì qualunque i 
6 studenti volevano tornare a casa per il week-end e la casalinga aveva 
invitato l'idraulico per un tête-á-tête.

la votazione precedente viene perciò così modificata:

data a: voti 8 (6 studenti, 1 disoccupato, 1 casalinga)
data b: voti 3 (1 disoccupato, 1 lavoratore e 1 lavoratrice)
data c: voti 8 (6 studenti, 1 disoccupato, 1 casalinga)

a questo punto la data a e c hanno pari possibilità, e si opta per la 
data c, perché alzarsi alle 11 del mattino "l'è proprio un gran 
sbattiment!" (bolognese secco).

come vedi, neanche il modello matematico che proponi può garantire che 
non ci saranno prevaricazioni classiste (dopo questa espressione, mi 
sento antica da dio).
per il semplice motivo, a mio avviso, che non se ne esce dal dilemma 
con la matematica, ma con un ragionamento politico.
e non è che nel non fare il ragionamento politico e nel seguire un 
criterio quantitativo la politica non ci sia: c'è eccome, di classe, e 
di quella sbagliata; per di più, lo si veste dell'oggettività (preo) 
dei numeri = ideologia spicciola.

infine, mo' la data è scelta e penso che vada tenuta, così come vada 
sostenuta un'elaborazione nuova e comune su come scegliere le date dei 
prox blind-date.

> vero, ma se poi in pratica fai un hm a cui partecipano 20 persone invece di
> 200, hai fallito il tuo primo scopo, che imho non e' di fare la rimpatriata
> degli amici ma di propagare verso l'esterno (e magari verso gente che la
> incontra per la prima volta) la cultura hacker con tutte le sue varianti.

questo mi sembra invece un ragionamento che ha un suo spessore. anch'io 
penso che quando si fa politica e si organizzano le cose, sia 
masochistico non porsi il problema del successo. sono stanco degli 
sfigati di sinistra che fanno le cose "per principio" e sono incapaci 
di attuare dei percorsi sulla comunicazione, "perché tanto è una cosa 
giusta e se è giusta allora bisogna esserci tutti". stupidi sillogismi 
a un passo dalla rovina.

nonostante questo, credo che a farlo a pasqua non si sarebbe incorsi in 
un fallimento (ma anche qui vale quello che ho scritto prima, ovvero 
che oramai non vale la pena discutere di un cambio data, ma semmai di 
un cambio di approccio alla gestione degli eventi).

ciao,
puta.

-- 
puta (at) bastardi (punto) net
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