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From pinna <pinna@autistici.org>
Date Sun, 14 Mar 2004 14:48:37 +0100
Subject [hackmeeting] EDRI-gram 2.4 2004, 27 febbraio 2004

come vedete, la traduzione di EDRI-gram a volte vi arriva un bel po' 
in ritardo, e magari alcune notizie sono gia' state superate dagli 
eventi, come in questo caso la prima, relativa alla direttiva europea,
recentemente approvata. in merito, puo' essere interessante il comunicato 
di IP Justice, che forse avete gia' letto e che si trova qui:
http://copywhat.vm.bytemark.co.uk/pipermail/copywhat/2004-March/000483.html

ciao
pinna




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                            EDRI-gram

  newsletter bisettimanale sui diritti civili digitali in Europa


                    Numero 2.4, 27 febbraio 2004

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SOMMARIO
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1.  Procedura veloce per l'applicazione degli IPR
2.  Proposta della Commissione per l'uso di dati biometrici nei
    passaporti
3.  Il governo inglese da' il benvenuto al report sulla conservazione
    dei dati
4.  La UE decidera' sul caso Microsoft entro la fine di Marzo
5.  Grandi aziende europee per lo sviluppo dei RFID
6.  La comunita' europea promuove la ricerca sulle tecnologie 
    di localizzazione
7.  Il governo olandese: Cryptophone protegge la privacy
8.  Letture consigliate
9.  Agenda
10. Note


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1. PROCEDURA VELOCE PER L'APPLICAZIONE DEGLI IPR
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La Direttiva della UE sull'applicazione dei Diritti di 
Proprieta' Intellettuale (IPR) beneficera' di una procedura 
accelerata che potra' portare all'adozione della stessa da 
parte del Parlamento Europeo fra poco piu' di due settimane. 
Attualmente e' ancora nella fase di discussione al Parlamento 
di Bruxelles. La relatrice, la conservatrice francese Janelly 
Fourtou, e il Consiglio desiderano che la Direttiva passi al 
primo tentativo, prima dell'allargamento della Unione Europea. 
Al fine di evitare ritardi dovuti a troppe discussioni del testo 
e' stata scelta la procedura piu' veloce esistente nelle loro 
rispettive istituzioni.

La discussione finale riguardo la proposta presso la 
Commissione per gli Affari Legislativi del Parlamento 
Comunitario e' stata tenuta martedi 23 febbraio. La discussione 
e' stata messa all'ordine del giorno all'ultimo minuto, il venerdi 
precedente, quando la maggior parte dei membri del Parlamento erano 
gia' andati via. Essendo molti membri ancora in viaggio per 
raggiungere Bruxelles, al lunedi solo 14 di questi erano presenti 
alla riunione. La discussione e' durata solo 15 minuti, preceduti 
dalle presentazioni formali da parte del Consiglio e della Commissione.

I discorsi piu' lunghi sono stati tenuti da Arlene McCarthy, 
parlamentare europea per i Socialdemocratici Inglesi, e da Malcolm 
Harbour, conservatore inglese, che hanno entrambi dichiarato che 
la Direttiva non e' tanto relativa al "mondo digitale" quanto alla 
difesa contro la contraffazione di beni tangibili. Purtroppo non 
ci sono evidenze che suffraghino questa tesi nel testo.

Tecnicamente il dibattito ha riguardato gli emendamenti che il 
Relatore ha apportato insieme a McCarthy e al liberale olandese 
Toine Manders, e che riflettono la posizione del Consiglio. Questa 
posizione derivava da cinque incontri cosiddetti "trilaterali" tra 
il Parlamento e il Consiglio, avvenuti a porte chiuse durante le 
precedenti settimane. La Commissione per gli Affari Legislativi 
non si e' espressa sugli emendamenti proposti dalla signora Fourtou: 
questa ha scelto infatti di proporli direttamente al giudizio 
plenario.

I Parlamentari Europei possono proporre ulteriori emendamenti fino 
al 4 marzo. Il voto avra' luogo il 9 marzo a Strasburgo, preceduto 
da un dibattito plenario il giorno prima. Gia' il 10 marzo il 
risultato della votazione verra' portato all'attenzione del 
Comitato dei Rappresentanti Permanenti (i rappresentanti dei 
Parlamenti degli Stati Membri). L'11 marzo, in occasione della 
riunione del Consiglio Europeo per la Competitivita', i Ministri 
potrebbero accettarlo nel caso in cui sia stato accettato dai 
membri del Parlamento.

Sebbene alcune delle istanze provenienti dalla societa' civile e 
dagli Internet provider siano state prese in considerazione, il 
testo rimane problematico. Il raggio d'azione della direttiva e' 
esteso a "ogni infrazione ai diritti di proprieta' intellettuale 
intesa secondo quanto la legge comunitaria e/o le legggi dei singoli 
stati membri prevedono." Allo stesso tempo, la limitazione iniziale 
alle infrazioni "commesse per scopi commerciali o che lederebbero 
i detentori dei diritti" e' stata cancellata.

Il termine "diritti di proprieta' intellettuale" non e' stato 
definito, creando la possibilita' di un'ampia gamma di abusi. 
Infatti visto che la lotta non e' limitata alle infrazioni di 
notevole entita', ragazzi che scaricano canzoni da Internet 
rischiano lo stesso trattamento riservato a contraffattori di 
marche conosciute su grande scala.

FIPR, membro di EDRI, ha preparato un set di emendamenti per 
cercare di migliorare i punti deboli della Direttiva e sta 
preparando, insieme con una serie di altre organizzazioni, un 
viaggio a Strasburgo per promuovere questi emendamenti e per 
incoraggiare i parlamentari a votare contro la Direttiva se 
alcune, anche minime, richieste non verranno soddisfatte.


Proposta iniziale della Commissione Europea per la Direttiva
http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexplus!prod!CELEXnumdoc&numdoc=32001L0029&lg=EN

Emendamenti proposti da FIPR e EDR
http://www.ffii.org.uk/ip_enforce/andreas2.html

Info sulla campagna
http://www.ipjustice.org/CODE/

(Contribution by Andreas Dietl, EDRI EU affairs director)


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2. PROPOSTA DELLA COMMISSIONE PER L'USO DI DATI BIOMETRICI NEI PASSAPORTI
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La Commissione Europea ha adottato la proposta per una 
Regolamentazione che stabilira' gli standard minimi per 
l'armonizzazione delle caratteristiche di sicurezza, inclusi i 
dati di identificazione biometrica, in tutti i passaporti della UE.

La Commissione ha scelto le immagini del volto come indicatori 
biometrici obbligatori sui passaporti. Impronte digitali possono 
essere aggiunte discrezionalmente dai Paesi Membri. La proposta 
indica lo standard minimo ma permette ai Paesi Membri che lo 
vogliano di aumentare i tipi di dati inseriti nei passaporti.

L'inclusione dell'immagine del viso in chip che funzionino senza 
contatto permetterebbe agli Stati Membri di recepire le richieste 
del programma US Visa Waiver (il programma che permette ai 
cittadini di non dover richiedere il visto per l'ingresso negli 
USA nel caso in cui il passaporto risponda a esigenze specifiche) 
in conformita' con gli standard dell'Organizzazione Internazionale 
dell'Aviazione Civile. Gli USA richiedono l'inclusione delle 
immagini del volto nei passaporti europei perche' l'Europa continui 
a partecipare al programma dopo l'ottobre 2004. Antonio Vitorino, 
il Commissario alla Giustizia e agli Affari Interni, partira' alla 
volta degli Stati Uniti il prossimo maggio per discutere della 
scadenza con le autorita' statunitensi. In ogni caso l'eventualita' 
che gli USA facciano slittare la scadenza di ottobre appare 
impossibile. Questa e' infatti passata attraverso il Parlamento 
USA e quindi richiederebbe una legge che sancisca la nuova data.

La Commissione inoltre richiede la creazione di un database 
centralizzato che contenga un "registro dei passaporti UE" basato 
su dati biometrici, che contenga impronte digitali del titolare 
insieme al numero del passaporto.

La Commissione sta ottimisticamente cercando vantaggi nella 
proposta: "Creera' un livello di sicurezza armonizzato tra i 
passaporti europei e permettera' ad alcuni cittadini comunitari 
di evitare una riduzione dei loro vantaggi negli USA solo perche' 
provengono da Paesi in cui i passaporti hanno standard di sicurezza 
inferiori. Uno sforzo comune puo' rafforzare la posizione della UE 
verso gli USA."

EDRI-gram di recente aveva gia' riferito della proposta di includere 
identificatori biometrici nei visti e nei permessi di soggiorno dei 
Paesi Membri. Anche l'attuale proposta prende l'avvio da una decisione 
espressa dai leader europei nel giugno 2003 durante il summit in Grecia 
per 'sviluppare un approccio coerente riguardo gli identificatori 
biometrici' e 'soluzioni armonizzate per i documenti di identita'.'

Alcuni Paesi della UE come l'Olanda e la Danimarca stanno gia' 
sviluppando identificatori biometrici da inserire nei loro passaporti.

La proposta UE e' attualmente in fase di discussione da parte del 
Comitato per i Diritti Civili e gli Affari Interni del Parlamento 
Europeo. Il Relatore, il liberale danese Ole Sorensen, e' scettico 
riguardo l'adeguatezza della proposta della Commissione e sta 
organizzando un dibattito pubblico per il 2 marzo.

Proposta per la Regolamentazione degli standard di sicurezza e dei 
dati biometrici nei passaporti comunitari, COM 2004/116 (18.02.2004)
http://europa.eu.int/eur-lex/en/com/pdf/2004/com2004_0116en01.pdf

Statewatch: per avere un passaporto verranno prese le 
impronte digitali (February 2004)
http://www.statewatch.org/news/2004/feb/26eu-biometric-passports.htm



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3. IL GOVERNO INGLESE DA' IL BENVENUTO AL REPORT SULLA CONSERVAZIONE DEI
DATI
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Il Governo Inglese ha accolto favorevolmente la revisione dei 
suoi poteri sulla conservazione dei dati. La revisione arriva 
dalla Commissione Newton, nata in seno alla legge del 2001 
sull'Anti-Terrorismo, il Crimine e la Sicurezza che conferiva 
questi tipi di potere.

La Commissione, sebbene abbia la possibilita' di revocare 
alcuni poteri, conferma il principio di conservazione dei dati 
per una durata massima di 12 mesi. Il rapporto raccomanda 
alcuni cambiamenti alla forma della legge, estendendo il suo 
ambito d'azione dalla lotta al terrorismo alla piu' generale 
lotta al crimine organizzato.

Il Governo ha appena pubblicato una risposta al rapporto nella 
quale si dice d'accordo con la proposta di allargare gli scopi 
della legge dall'anti-terrorismo alla legislazione generale. La 
risposta suggerisce che questi poteri potrebbero costituire 
un'integrazione al Regulation of Investigation Powers Act 2002 
(la legge sulla Regolamentazione dei Poteri Investigativi), che 
gia' attualmente regola l'accesso delle autorita' ai dati conservati 
sulle comunicazioni. Questo porterebbe la conservazione dei dati 
sotto lo stesso regime di regole dell'accesso a questi dati, che 
e' governato in maniera controversa dal Commissario alle 
Intercettazioni. La Commissione Newton aveva suggerito invece che 
il responsabile doveva essere il Commissario alle Informazioni 
(Autorita' Garante della Privacy nel Regno Unito).

In ogni caso il Governo e' in disaccordo con la proposta di 
formalizzare il limite di un anno tramite una legge, sostenendo 
che l'industria delle comunicazioni cambia troppo in fretta per 
fissare un tempo assoluto. Inoltre non ritiene opportuno limitare 
l'accesso di organi dello Stato ai dati delle comunicazioni 
tramite altre leggi.

FIPR (Foundation for Information Policy Research, Fondazione per 
la Ricerca sulla Politica delle Informazioni) e Privacy 
International, entrambi membri EDRI, si sono detti contrariati 
per il supporto della Commissione alla conservazione dei dati. 
FIPR e PI ritengono che questi poteri siano una invasione 
ingiustificata nella vita privata dei cittadini del Regno Unito 
alla luce della Convenzione Europea sui Diritti Umani. Entrambi 
i gruppi si sono detti non sorpresi dal fatto che il Governo 
abbia accolto con favore il sostegno avuto dalla Commissione e che 
abbia rifiutato qualunque proposta anche minima di limitazione 
dei poteri.

La risposta del Governo puo' essere letta su:
http://www.homeoffice.gov.uk/docs3/CT_discussion_paper.pdf

(Contribution by Ian Brown, EDRI-member FIPR)



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4. LA UE DECIDERA' SUL CASO MICROSOFT ENTRO LA FINE DI MARZO
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I responsabili dell'Anti-trust di tutti i Paesi Membri della UE 
discuteranno la proposta preliminare della Commissione Anti-trust 
contro Microsoft a Bruxelles il 15 marzo. In un secondo meeting 
il 22 marzo, saranno discusse le misure, incluse eventuali multe, 
che verranno prese contro Microsoft. La decisione finale verra'
probabilmente resa pubblica nei giorni immediatamente successivi al 
secondo incontro.

La Commissione ha sentenziato che Microsoft e' colpevole di aver 
abusato della sua posizione dominante con i suoi vari sistemi 
operativi Windows. La Commissione indaga sull'operato dell'azienda 
di software dal 2000 a seguito di una denuncia di Sun Microsystems. 
Sun nella denuncia accusava Microsoft di abusare della sua posizione 
dominante non diffondendo informazioni chiave riguardanti la 
comunicazione tra computer e server con sistema operativo MS Windows. 
La Commissione sta inoltre investigando sull'integrazione di Windows 
Media Player nel sistema operativo. Questo elemento rende infatti la 
competizione molto difficile per gli altri software che servono a 
riprodurre contenuti multimediali.

La Microsoft puo' essere obbligata a rivelare informazioni 
sull'interfaccia in modo che i concorrenti possano competere sul suo 
stesso livello. Quanto a Windows Media Player, la Commissione puo' 
costringere Microsoft a mettere sul mercato una versione di Windows 
senza il software in questione.

Il Financial Times ha riportato che Bolkestein, il Commissario per 
il Mercato Interno, e' intervenuto per evitare misure severe contro 
Microsoft.

La dichiarazione Microsoft
http://www.microsoft.com/presspass/press/2003/nov03/11-14eustatement.asp

La causa UE contro Microsoft
http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/cases/index/by_nr_75.html#i3
7_792


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 5. GRANDI AZIENDE EUROPEE PER LO SVILUPPO DEI RFID
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L'interesse commerciale nello sviluppo dei chip-spia (RFID)  sta
aumentando rapidamente anche in Europa. Gli Identificatori a
RadioFrequenza sono  circuiti molto piccoli, con collegamento senza
fili, e possono venire letti senza entrarne in contatto manuale diretto.

Intel e Siemens hanno appena annunciato che a marzo apriranno un "Centro
di Tecnologia RFID" in Germania, vicino Monaco. Le aziende desiderano
presentare "esperienze di applicazione pratica della tecnologia  RFID"
per dimostrare l'utilizzo dei mini-circuiti nella logistica, nelle 
catene di distribuzione commerciale, e ultimo ma non meno importante, 
nella gestione delle relazioni con i clienti.

Sempre questo mese, IBM e Philips avevano annunciato una cooperazione
per sviluppare e utilizzare i tag RFID. Con questo accordo, Philips
produrra' i circuiti, mentre IBM si occupera' della parte informatica e dei
servizi.
La loro collaborazione iniziera' in una fabbrica di semiconduttori
Philips
a Taiwan, dove metteranno i circuiti-spia su scatoloni e materiali da 
imballaggio.

Attualmente il costo dei circuiti, tra 10 e 20 centesimi di euro, li
rende ancora troppo costosi per poter essere utilizzati su tutti i prodotti
destinati al mercato generale, ma ci si aspetta che il prezzo crolli man
mano che arriveranno nuove applicazioni. Numerosi esperti di privacy
mettono in guardia per i possibili pericoli, come per esempio la
possibilita' di pedinare e seguire il comportamento e i movimenti di
chiunque tramite la "rete delle cose". Per ovviare in parte  a questo
tipo di problemi, i prodotti con i tag RFID dovrebbero essere evidenziati, i
circuiti dovrebbero essere disattivati completamente dopo il pagamento
per l'acquisto dell'articolo, e i tag dovrebbero essere posizionati
sull'imballaggio, se possibile, anziche' all'interno del prodotto.

Partnership Intel-Siemens (articolo nella rivista elettronica tedesca
Heise) http://www.heise.de/newsticker/meldung/44920

Comunicato stampa Philips (26/01/2004)
 http://www.semiconductors.philips.com/news/content/file_1030.html

RFIDwatch: sito web dalla posizione critica, con notizie in tedesco ed
inglese
http://www.unwatched.org


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 6. LA COMUNITA' EUROPEA PROMUOVE LA RICERCA SULLE TECNOLOGIE DI
 LOCALIZZAZIONE
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Secondo una nuova Comunicazione sulla ricerca per la sicurezza, la
Commissione Europea prevede di finanziare la ricerca su "dispositivi per
marcatura, rilevamento e tracciamento ... che migliorino la possibilita'
di localizzare, identificare e seguire i movimenti di beni mobili, cose
e persone"

La Commissione annuncia il lancio di un nuovo programma di finanziamenti
denominato "Ampliamento del potenziale industriale europeo nel campo
della ricerca di sicurezza 2004 - 2006".

Il programma e' una cosiddetta "Azione Preparatoria". Dovrebbe avviare
una serie di attivita' programmatiche per la ricerca sulla sicurezza
avanzata a partire dal 2007. I finanziamenti ammontano a 15 milioni 
di euro solo per il 2004, e complessivamente a circa 65 milioni di euro.

Il miglioramento della "consapevolezza della situazione" e' tra gli
scopi della ricerca. Aspetti rilevanti per i differenti progetti sono 
indicati come "(...) Dimostrazione dell'adattabilita' e accettabilita' 
di marcatura, rilevamento e tracciamento per mezzo di sensori fissi e
mobili, che migliorino la possibilita' di localizzare, identificare 
e seguire i movimenti di beni mobili, cose e persone, compresa la 
cosiddetta documentazione intelligente (per esempio biometria, circuiti
automatizzati per la localizzazione e tecniche di analisi dei dati 
(controllo e accesso remoto)."

La richiesta di candidature verra' pubblicata "verso la fine di marzo
2004".

Comunicazione della Commissione Europea COM 2004/72 (03/02/2004)
http://www.europa.eu.int/eur-lex/en/com/cnc/2004/com2004_0072en01.pdf

L'analisi di Statewatch
http://www.statewatch.org/news/2004/feb/23Aeu-plan-security.htm

Contributo di Andreas Krisch, membro EDRI VIBE!AT)


 
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7. IL GOVERNO OLANDESE: CRYPTOPHONE PROTEGGE LA PRIVACY
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Il ministro olandese della Giustizia Justice Donner ha risposto alle
interrogazioni parlamentari relative all'introduzione sul mercato di un
GSM crittografico.

Cryptophone e' stato sviluppato in Olanda, e viene messo in vendita
tramite un'azienda tedesca. L'apparecchio e' un GSM combinato con un
organizer, su cui gira Windows Pocket PC. Cryptophone utilizza un
software open source che critta la chiamata quando si collega ad un
altro apparecchio dello stesso tipo. Il telefono dovrebbe rendere
impossibile l'ascolto della conversazione per qualsiasi soggetto
esterno, incluse le aziende telefoniche e le forze di polizia.

Il cristiano-democratico Haersma-Buma, membro olandese del Parlamento
Europeo, aveva chiesto al governo che questi telefoni venissero vietati,
poiche' rendono impossibile per la polizia utilizzare le informazioni di
un'intercettazione telefonica. La polizia olandese conta molto sull'uso
delle intercettazioni telefoniche, operando secondo le stime circa
12.000 intercettazioni all'anno. Questo numero e' il piu' alto rispetto
a qualsiasi altro paese europeo, e perfino rispetto agli USA (senza
tenere conto del numero -sconosciuto- di intercettazioni operate dai
servizi segreti).

Secondo il ministro Donner usare questo telefono e' legale. Il ministro
ha rifiutato la richiesta di mettere i fabbricanti dell'apparecchio di
fronte alla loro responsabilita' di non danneggiare le capacita' della
polizia: "Questi prodotti vengono sviluppati per facilitare
comunicazioni sicure e per garantire quindi la privacy e altri interessi
legittimi, come la protezione di segreti industriali". Donner riconosce
che la capacita' della polizia di ricostruire la comunicazione vocale
originale e' limitata. Anche la legge attuale che da' alla polizia i
poteri di richiedere la decrittazione avra' effetti limitati su
Cryptophone. L'apparecchio usa chiavi di sessione uniche per ogni
chiamata. Dopo la chiamata, a nessuno puo' venire ordinata la
decrittazione, perche' le chiavi vengono cancellate.

Donner ha annunciato maggiori investimenti nello sviluppo delle
capacita' di crittoanalisi.
 
Answer to parliamentary questions 2003-2004, nr. 2030403480, House of
Representatives (23.02.2004, in Dutch)
http://www.bof.nl/docs/Kamerantwoord_cryptophone.pdf 
 
Cryptophone
http://www.cryptophone.nl/ 
 
 

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8. LETTURE CONSIGLIATE
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Il Gruppo di lavoro "Articolo  29", in cui si concretizza a livello
europeo la collaborazione delle Autorita' Europee per la Protezione dei
Dati, ha pubblicato un (breve!) "Documento di lavoro sulle piattaforme
per il Trusted Computing e in particolare sul lavoro svolto dal gruppo
TCG (Trusted Computing Group)". Si tratta di una descrizione equilibrata
di un "work in progress", dato che non esistono ancora numerose
applicazioni per l'utente finale, tranne alcuni test di Gestione
Digitale dei Diritti (DRM) ampiamente diffusi.
  
Il documento propone osservazioni di carattere generale derivati dai
principi della privacy, come l'esigenza di distinguere tra l'utilizzo
aziendale e quello in ambito privato, e l'esigenza di fornire
informazioni chiare agli utilizzatori, proteggendo contemporaneamente la
sicurezza dei dati.

"Sia chi progetta le specifiche tecniche, sia chi realizza o implementa
concretamente applicazioni o sistemi operativi si assume la
responsabilita' della protezione dei dati, anche se a livelli
differenti. Anche chi sviluppa, commercializza o utilizza le
applicazioni affronta resposabilita' di questo tipo, e specialmente le
organizzazioni che elaborano dati personali, perche' di norma sono loro
l'ultimo anello della catena, che interagisce con l'utente".
 
Working Document (23.01.2004)
http://europa.eu.int/comm/internal_market/privacy/docs/wpdocs/2004/wp86_en.pdf 



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9. AGENDA
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29 February 2004 - Deadline Call for Papers
The Programme Committee of the conference eChallenges 2004 is looking
for papers or workshop proposals.
The conference and exhibition take place in Vienna, Austria from 27 - 29
October. This will be the fourteenth in a series of annual conferences
supported by the European Commission,
This year's conference themes include eBusiness, eGovernment, eWork,
eEurope 2005 and ICT Take-up by SMEs, and International Collaboration.
http://www.echallenges.org/2004/default.asp?page=call-papers

2 March 2004, Brussels, Belgium - Hearing European Parliament
"Biometrics, privacy and security: Striking the right balance",
The hearing starts at 9.00 AM.
http://www.statewatch.org/news/2004/feb/public-hearing-biometrics.pdf

25 March 2004 - Deadline Call for Papers
The European Black Hat conference 2004 will take place in the
Krasnapolsky
Hotel in Amsterdam, the Netherlands, from 17 to 20 May 2004. Papers are
invited especially about the European perspective on privacy, anonymity
and DRM.
http://www.blackhat.com/html/bh-europe-04/bh-europe-04-cfp.html

26-27 March 2004, Warsaw, Poland
Pan-European Forum on safer internet-issues, organised by the Media
division of the Council of Europe Human Rights Directorate. Deadline for
funding applications is 20 February 2004.
http://www.safer-internet.net/pconference.asp

3-4 June 2004, Vienna, Austria - Free Bitflows conference
Conference and workshops about cultures of access and politics of
dissemination, organised by Public Netbase (AT), in collaboration with
Hull Time Based Arts (Hull, UK); V2_ (Rotterdam, NL); Bootlab (Berlin,
DE); interSpace Media Art Center (Sofia, BG).
http://freebitflows.t0.or.at


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12. NOTE
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EDRI-gram e' un bollettino bisettimanale di organizzazioni europeei sui
diritti digitali in Europa.
Attualmente EDRI ha 14 membri in 11 paesi europei. EDRI si
interessa attivamente agli sviluppi nei paesi in accesso alla UE e
desidera condividere la conoscenza e la consapevolezza attraverso
EDRI-gram. Tutti i contributi, suggerimenti per i contenuti o
consigli per l'ordine del giorno sono decisamente benvenuti.

Editor della Newsletter: Sjoera Nas <edrigram@edri.org>

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giorni dopo l'edizione inglese. I contenuti sono i medesimi.

La traduzione e' realizzata da Sergei Smirnov, Human Rights Network,
Russia; Privacy Ukraina ed Autistici.org, Italia.

EDRI-gram in russo e' disponibile in rete:
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