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pinna <pinna@autistici.org>
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Date
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Mon, 14 Jun 2004 15:55:17 +0200
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Subject
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[hackmeeting] EDRI-gram newsletter, numero 2.10, 19 maggio 2003
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EDRI-gram
newsletter bisettimanale sui diritti civili digitali in Europa
Numero 2.10, 19 maggio 2003
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SOMMARIO
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1. Il Consiglio europeo prende una brutta posizione sui brevetti software
2. L'UE acconsentira' al trasferimento dei dati dei viaggiatori aerei
agli USA
3. Nuova legge sulle telecomunicazioni in Germania
4. Il Motore di Ricerca MP3 Olandese vince caso in tribunale
5. Nuova legge per la liberta' di informazione in Ucraina
6. Studio: provider sin troppo entusiasti per eliminare anche i
contenuti legali
7. 10 anni di repressione digitale in Italia
8. Letture consigliate: privacy e biometria
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1. Il Consiglio europeo prende una brutta posizione sui brevetti software
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Martedi' 18 maggio nel suo Incontro sulla competivitita' il Consiglio
dell'UE ha adottato con una maggioranza qualificata una "Posizione
comune" sulla seconda lettura della Direttiva sui brevetti software.
Il testo e' descritto dalla Fondazione per una libera Infrastruttura
dell'Informazione come "il testo fino ad ora piu' intransigentemente
favorevole ai brevetti". La "Posizione comune", firmata dai ministri
per il Commercio interno e per l'Industria e la ricerca di 25 stati
membri, ignora in gran parte il voto del Parlamento europeo dello
scorso 25 settembre, che restringeva la brevettabilita' in maniera
conforme alla Convenzione Europea sui brevetti, e respingeva
efficacemente la possibilita' di brevettare il software esistente.
Il testo votato dal Consiglio e' giudicato da molti esperti ancora
peggiore della proposta iniziale della Commissione, a cui aggiunge la
brevettabilita' diretta dei programmi per computer, delle strutture di
dati e delle descrizioni dei procedimenti. Questo ampliamento degli
obiettivi sembra essere il risultato di una spinta negli equilibri
interni alla Commissione Europea. Il "DG Internal Market", guidato
dagli olandesi Frits Bolkestein e fortemente favorevole ai brevetti
software, ha prevalso in maniera crescente sulla "DG Information
Society" guidata dal finlandese Erki Liikanen e tendenzialmente
scettica in merito ai brevetti software.
Nell'incontro del Consiglio di martedi', solo la Spagna ha votato
contro la bozza della "Posizione comune"; Austria, Italia e Belgio si
sono astenuti. Prima della decisione, era girata la voce secondo cui i
principali stati membri come Germania e Francia avrebbero potuto
votare contro la proposta. Questo avrebbe minacciato la maggioranza
qualificata che ha adottato la proposta. Le voci provenienti dalla
Germania erano basate sulle parole di Elmar Hucko, Direttore presso il
Ministero Federale della Giustizia. Una settimana prima, a Berlino,
presso una manifestazione di attivisti contrari ai brevetti software,
egli aveva riferito che il Governo tedesco si sentiva "sostanzialmente
piu' vicino a voi" (riferito agli attivisti), e che non desiderava "in
alcuna circostanza condizioni poste dagli americani in Europa... Un
brevetto deve essere una adeguata ricompensa per un'invenzione in
buona fede, e non qualcosa di cui abusare all'interno di una
strategia volta ad aggredire i rivali".
In ogni caso, il Ministo tedesco per l'Ambiente, Juergen Trittin
(Verdi), che rappresentava il suo governo, ha votato a favore della
"Posizione comune".
Ci si attende che il Parlamento Europeo discuta la proposizione
in seconda lettura, a partire da Settembre, all'interno del Comitato
per gli Affari Legali.
A fare rapporto molto probabilmente sara' di nuovo Arlene McCarthy
(PSE, UK), che ha gia' preso posizione a favore dei brevetti software
in prima lettura. La "Posizione comune" del Consiglio non e'
vincolante, ne' pone le basi per emendamenti, ma approssimativamente
il loro voto al Consiglio aumenterebbe le possibilita' per i
parlamentari europei di evitare una terza lettura, che probabilmente
sarebbe seguita da una Procedura di conciliazione.
FFII: EU Council Plans to Scrap Parliamentary Vote without Discussion
(07.05.2004)
http://swpat.ffii.org/news/04/cons0507/index.en.html
Provisional minutes of Competitiveness Council (18.05.2004)
http://ue.eu.int/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/en/intm/80522.pdf
Groklaw: German Politician Says Germany Will Vote Against Software
Patents (13.05.2005)
http://www.groklaw.net/article.php?story=20040513125154288
(Contribution by Andreas Dietl, EDRI EU affairs director)
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2. L'UE acconsentira' al trasferimento dei dati dei viaggiatori aerei
agli USA
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(Il contenuto di quest'articolo e' ormai sorpassato dagli eventi,
si veda per aggiornamenti l'articolo n.1 del numero successivo di EDRigram)
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3. Nuova legge sulle telecomunicazioni in Germania
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Il 5 Maggio, il Comitato di Mediazione, un organo composto da due corpi
legislativi tedeschi, ha adottato un compromesso riguardante la Nuova
Legge Tedesca sulle Telecomunicazioni. Questo ha riportato in vigore una
serie di limitazioni sulla privacy che erano gia' contenute nella bozza
governativa (vedi EDRI-gram 2.1) ma che furono rifiutate dal parlamento
tedesco (vedi EDRI-gram 2.5).
L'Esenzione dall'obbligatoria identificazione dei clienti che era stata
garantita per le carte telefoniche prepagate e' stata abolita. Questo
significa che chiunque venda delle carte telefoniche prepagate dovra'
probabilmente chiedere una Carta d'Identita' per segnare nome, indirizzo
e data di nascita di ogni cliente.
Il Comitato di Mediazione ha inoltre rimosso il provvedimento che
garantiva un rimborso ai providers, che si posizionano tra i dati e le
autorita' che applicano le leggi, attraverso una procedura automatica. I
Providers ora dovranno provvedere alla consegna dei dati richiesta senza
alcun rimborso. Nel Contesto della procedura di informazione manuale e'
stato precisato che i providers devono consegnare, su richiesta,
passwords, PINs e simili dati necessari ad accedere ai terminali o a
materiale di stoccaggio o equipaggiamento di rete (inclusi, tra l'altro,
dischi rigidi dei server ed equipaggiamento simile). Inoltre,
l'eccezione per cui i provider con meno di 1000 sottoscrizioni
non debbano consentire l'intercettazione di telecomunicazione e' stata
(ancora) abolita.
In aggiunta, l'accompagnante Ordinanza sulla Sorveglianza delle
Telecomunicazioni, che sara' anch'essa rivista, avra' bisogno
dell'approvazione del Bundesrat, il corpo legislativo che rappresenta
gli stati tedeschi "Laender". Questo e' in contrasto colla corrente
situazione legale e va oltre la bozza governativa. E' di primaria
importanza la questione riguardo le priorita' legate alla privacy in
quanto gli Stati sono primariamente responsabili per questioni legate
alla pubblica sicurezza e di conseguenza tendono a domandare poteri a
lungo raggio per le autorita' inaricate di far applicare la legge.
In ogni caso, l'obbligatorieta' della conservazione dei dati per un
periodo minimo di sei mesi non e' stata introdotta dal Comitato di
Mediazione, malgrado fosse stata richiesta da propositori dei poteri a
lungo raggio di applicazione della legge.
Il Bundestag ha immediatamente adottato il compromesso del Comitato di
Mediazione del 6 Maggio; il Bundestag l'ha adottata il 14 Maggio. La
Legge sara' ora mandata al Presidente Federale perche' sia firmata e
appena questo sara' avvenuto, sara' promulgata tramite La Federal Law
Gazette. Questa legge ci si aspetta che entri in vigore il 1 Luglio 2004.
Overview of the legislative process (in German)
http://www.tkrecht.de/index.php4?direktmodus=novelle-genese
Complete text of the Mediation Committee's compromise (in German)
http://www1.bundesrat.de/coremedia/generator/Inhalt/DE/2_20Bundesrat/2.5_20Vermittlungsausschuss/2.5.4_20Termine_20und_20Ergebnisse/Sitzungsergebnisse/Beschluss_20-_20TelekommunikationsG,property=Dokument.pdf
(Contribution by Andreas Neumann, Research Associate at the Centre for
European Integration Studies and one of the editors of tkrecht.de)
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4. Il Motore di Ricerca MP3 Olandese vince caso in tribunale
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Il Motore di Ricerca MP3 Olandese zoekmp3.nl ha avuto una vittoria
limpida in un procedimento civile contro Brein, un corpo olandese
rappresentativo sia delle case discografiche sia delle societa'
detentrici dei diritti musicali. Zoekmp3 ha chiesto ed avuto una chiara
conferma che le loro attivita' in qualita' di motore di ricerca non
costituiscono una violazione del copyright.
Il sito web si limita a dare informazioni ai suoi utenti su dove possono
trovare files mp3, dice il tribunale, e gli utenti non infrangono nesun
diritto di terze parti. Il tribunale inoltre si riferisce esplicitamente
al recente dibattito nell Lower House riguardo la nuova Legge sul
Copyright. Il Ministro della giustizia Olandese ha confermato che lo
scarico della musica per uso privato e' perfettamente legale, anche se
la fonte sembra essere illegale. Diversamente da un programma P2P come
Kazaa, gli utenti del motore di ricerca non rendono nessun file
disponibile agli altri. Il solo scarico di files utilizzando il servizio
del motore di ricerca "e' di conseguenza ed in principio non infrangente
ne' contro la legge".
L'Avvocato del motore di ricerca, Christiaan Alberdingk Thijm, nel 2002
ha difeso con successo Kazaa in una procedura d'appello contro la
domanda di Brein per prevenire lo scambio di files musicali non
autorizzati. Il commento di Thijm: "Siamo molto contenti per il
verdetto. Se Brein desidera fare qualcosa contro lo scambio illegale
musicale su internet, dovranno andare contro i distributori."
MP3 search engine
http://www.zoekmp3.nl/
Verdict Haarlem court (in Dutch, 12.05.2004)
http://www.rechtspraak.nl/uitspraak/show_detail.asp?ui_id=60435
Translation in English (will appear next week)
http://www.solv.nl/index.php?blz=6&lang=en
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5. Nuova legge per la liberta' di informazione in Ucraina
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L'11 maggio 2004 il Parlamento Ucraino (Verkhovna Rada) ha adottato
la nuova bozza di un testo di legge che modifica alcuni atti
legislativi relativi alla protezione del segreto di stato. Questa
proposta di legge e' stata approvata gia' nel luglio 2003, ma ha
ricevuto il veto da parte del Presidente per molti errori
tecnici formali (numerazione errata degli articoli, ripetizione
di disposizioni simili, ecc.).
Il diritto dei giornalisti della carta stampata di ricevere
liberamente, utilizzare, distribuire e memorizzare informazioni
sara' limitato alle informazioni che hanno "accesso libero"
(emendamento all'articolo 2(1) ed articolo 26(2) della Legge "Sui
Mass Media della carta stampata"). Questo tipo di "accesso"
non e' stato definito da nessuna legge. Sembra essere una violazione
dell'articolo 34 della Costituzione dell'Ucraina, che non limita
la liberta' di informazione ad ogni modo e tipo di informazione.
La legge introduce il termine "informazioni confidenziali di
proprieta' dello Stato". Questo include tutte le informazioni che
sono conservate dallo Stato ed usate dagli enti pubblici, dalle
autonomie locali e dalle organizzazioni ed imprese a capitale misto.
L'accesso a questi dati e' riservato. L'autorita' di stabilire
le regole per conservare ed utilizzare i documenti che contengono
informazioni confidenziali di proprieta' dello stato e' concessa
al governo (emendamento all'articolo 30 della legge "Sulla
Informazione").
Dopo che la legge e' entrata in vigore nel luglio 2003, era stata
duramente contestata da parte dei rappresentanti di UE, OCSE, la
Federazione Internazionale dei Giornalisti, ONG locali, e la
Commissione Parlamentare sulla liberta' di espressione ed
informazione.
In una lettera aperta, alcuni rappresentanti di ONG e uomini
politici hanno chiesto al Presidente di non promulgare la legge
fino a quando le sue direttive contraddicono la Costituzione
dell'Ucraina e gli standard globali della liberta' di informazione.
La nuova legge e' stata adottata con differenze minime rispetto
alla versione precedente (gli errori e le inaccuratezze sono state
corrette, e sono state definite le "informazioni confidenziali di
proprieta' dello Stato"). Tutti i suggerimenti del Presidente alla
legge precedente, non passata, sono stati inclusi. Dopo la firma
presidenziale, la legge ha efficacia dal giorno successivo alla
pubblicazione sulla locale Gazzetta Ufficiale.
Nonostante le critiche per non includere una valutazione di
"interesse pubblico" generale, Andriy Payzuk di Privacy Ucraina
pensa che lo statuto potrebbe migliorare la liberta' di informazione
in Ucraina. Portando le informazioni riservate dello Stato in
una struttura di classificazione legale e stabilendo delle regole
di accesso, "potrebbe probabilmente ridurre l'abitudine di
classificare volontariamente come riservate le pratiche gestite
dai pubblici ufficiali".
Inoltre, Payzuk segnala che "Secondo lo Statuto non e' permesso
classificare come confidenziali informazioni sull'ambiente, sui
disastri, dati statistici, sulla violazione dei diritti umani, sulle
infrazioni alla legge come pure le informazioni che dovrebbero essere
pubblicamente accessibili secondo le leggi locali ed internazionali.
Il 15 giugno, Privacy Ukraine ed Internews-Ucraina organizzeranno
una conferenza comune a Kyiv sul tema della liberta' di informazione.
Conferenza sulla Liberta' di Informazione (in lingua ucraina e russa)
http://e-uriadnik.org.ua/modules.php?name=Conferences
(Grazie a Olesya Arkhypsha, Information Programs Director della
Fondazione Internazionale del Rinascimento, Kyiv)
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6. Studio: provider sin troppo entusiasti per eliminare anche i
contenuti legali
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In uno studio sulle procedure di segnalazione e rimozione, i
ricercatori del centro di studi socio-legali del centro universitario
di Oxford sono rimasti colpiti nel notare quanto facilmente i
provider internet disattivino anche i siti con contenuti perfettamente
legali. In incognito, hanno creato due siti web nel luglio e nel
novembre del 2003, uno negli USA e l'altro in Gran Bretagna con una
parte del testo "Sulla Liberta'" di Stuart Mills, pubblicato nel 1869
e quindi liberamente utilizzabile nel pubblico dominio.
Il loro sito web si apre con le parole: "Il testo e' liberamente
disponibile sul web". La prima frase del saggio era: "Il tempo,
bisogna sperare, e' ormai passato quando serve ogni difesa
della "liberta' di stampa" come uno delle sicurezze contro la
corruzione o il governo tirannico (...)"
I ricercatori hanno mandato una lamentela sull'infrazione al copyright
ad entrambi i provider, dichiarando di essere la Fondazione alla
Memoria John Stuart Mill (che non esiste, come dimostrano alcune
ricerche in rete). La lamentela e' stata mandata tramite un servizio
di email gratuita, senza indicare un indirizzo fisico preciso ne'
alcuna altra dimostrazione di identita'.
Dopo la terza email, il provider americano ha risposto che la pagina
web sarebbe stata rimossa se colui che la critica fornisce
informazioni accurate "a pena di spergiuro" (linguaggio richiesto
dalla legge DMCA).
A questo punto i ricercatori hanno interrotto il progetto, "anche se
pare che nessuna firma sia stata richiesta e qualcuno con 'intenzioni
criminose' avrebbe potuto facilmente continuarlo usando le frasi
richieste".
Nel caso britannico, invece, il provider ha rimosso il sito web
il giorno dopo aver ricevuto la lettera di lamentele. I ricercatori
concludono: "Abbiamo imparato che con relativa facilita' (mandando
una email) ad un provider puo' essere intimato di rimuovere un
documento di pubblico dominio dai loro server. Mentre nel caso
simbolico del testo di JS Mill, puo' essere di alcun valore il fatto
che l'opera di JS Mill e' replicato e scaricabile da centinaia di
altri siti web, non c'e' motivo di credere che anche un testo
unico possa essere eliminabile altrettanto facilmente. Possiamo per
esempio pensare alla complessa area della diffamazione. E' possibile,
almeno in teoria, che un individuo sufficientemente potente possa
usare la apparente mancanza di diligenza da parte dei provider per
usare la minaccia di corresponsabilita' sul materiale diffamatorio
per persuadere i provider a rimuovere il materiale".
Lo studio fornisce una buona analisi nelle differenze tra la
responsabilita' dei provider nelle legislazioni americana ed
europea. Sintetizzando, la direttiva europea sull'E-Commerce
del 2000 lascia troppo spazio ai provider per evitare i rischi
ed eliminare qualsiasi materiale, senza dover sottostare a
procedure specifiche per la rimozione. La relazione consiglia
ulteriori chiarimenti sull'aspetto legale ed un obbligo per i
provider di registrare e rendere pubblici i dettagli sulle
lamentele e le procedure effettuate.
Contemporaneamente, i ricercatori hanno pubblicato uno studio
piu' ampio sui codici di condotta delle imprese che trattano
contenuti digitali: dai giochi ai servizi mobili e dal broadcast
e industria cinematografica ai gruppi industriali della carta
stampata.
Analizzando i codici di comportamento in internet, lo studio
sottolinea sempre piu' i problemi nella procedura di segnalazione
e rimozione in Europa: "Nell'assenza di qualsiasi trasparenza
dei probider relativamente a questo ambito, e' impossibile
valutare l'efficacia di questa procedura o dei suoi possibili
risultati. L'ironia della situazione attuale e' che le sue
lacune apparenti rendono tollerabile la rimozione del sito: se fosse
ancora piu' efficace nella rimozione dei contenuti, e piu'
trasparente, ci sarebbero probabilmente richiami evidenti per
modificarla" (pag. 46).
Come "Liberty" e' scomparsa dal Cyberspazio
(di Christian Ahlert, Chris Marsden e Chester Yung )
http://pcmlp.socleg.ox.ac.uk/liberty.pdf
Autoregolamentazione dei media digitali che convergono in Internet
Codice di condotta dell'industria nell'analisi di settore (30/4/2004)
http://pcmlp.socleg.ox.ac.uk/IAPCODEfinal.pdf
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7. 10 anni di repressione digitale in Italia
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Il 18 maggio 2004, il Senato Italiano ha convertito in legge un nuovo
decreto legge molto controverso che impone multe molto elevate e
persino la detenzione per il download di film, musica o altre
opere coperte da copyright anche quando effettuato senza alcuno
scopo di lucro commerciale. Benche' la legge parli di reato
quando 'viene realizzato un profitto', la giurisprudenza in
Italia ha gia' dimostrato che questa espressione non protegge l'uso
personale.
Chi scarica files e chi li condivide rischia anche il sequestro
delle proprie attrezzature informatiche ed una pubblicita' umiliante
della sentenza sulla stampa nazionale. Vedi EDRI-gram 2.8. L'obbligo
ai fornitori di accesso ad internet di spiare i propri clienti ed
informare la polizia anticipatamente era stata cancellata da parte
di un emendamento parlamentare. I fornitori di hosting devono
rispondere ad una richiesta del giudice di fornire le informazioni
sul cliente ed interrompere o bloccare l'accesso ai materiali
che infrangono la legge. La legge entrera' in vigore in pochi
giorni, il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il sito internet italiano di informazioni legali Interlex ha uno
speciale dossier per commemorare il triste anniversario di 10 anni
di repressione in Italia. Il 12 maggio 1994 le case di molti utenti
della rete Fidonet sono state perquisite da parte della Guardia di
Finanza, e molti di essi sono stati processati per pirateria
software. Questa repressione in cosi' larga scala degli utenti
precursori di Internet non ha precedenti nel mondo. Nessono e'
stato dichiarato colpevole, ma in seguito a questo il governo
italiano ha spinto con successo la legge Urbani che da' poteri
senza precedenti di protezione all'industria della proprieta'
intellettuale.
Nel suo articolo intitolato "1994, 2004... 1984: la storia continua"
Giancarlo Livraghi, fondatore del gruppo per i diritti digitali ALCEI,
cita lo scrittore Bruce Sterling: "In Italia, nel maggio 1994,
la polizia italiana ha lanciato un attacco alle BBS che era quantomeno
di dimensione doppia della Operazione Sundevil, e forse grande
cinque volte tanto. E' stato il sequestro di BBS piu' grande
della storia. La polizia italiana non saranno stati i primi a
compiere attacchi su BBS, ma lo hanno fatto con piu' "gusto"
[ndt: in italiano anche nel testo] che chiunque altro nel mondo".
Confrontando quelle azioni agli sviluppi attuali, Livraghi scrive:
"La formulazione assueda della legge italiana che tratta l'uso
di software non registrato come se fosse un reato penale, e' uno
dei pilastri sui quali oggi, come dieci anni fa, si fondano
le repressioni e gli abusi della legge".
Roma vara la Legge Urbani (19/05/2004)
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48267
Interlex dossier 'Dieci anni di perquisizioni e sequestri'
(12/05/2004)
http://www.interlex.it/
Text of the Urbani law (18/05/2004)
http://www.senato.it/bgt/ShowDoc.asp?leg=14&id=00100895&tipodoc=Ddlpres&modo=PRODUZIONE
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8. Letture consigliate: privacy e biometria
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Il gruppo di lavoro OECD per la privacy e la sicurezza
dell'informazione ha pubblicato un rapporto sulla biometria ricco di
informazioni ma neutro. Il rapporto analizza teoria e pratica delle
principali tecnologie biometriche: rilevazione di impronte digitali,
geometria delle mani, riconoscimento facciale, scansione dell'iride,
scansione della retina, geometria delle dita, riconoscimento vocale e
verifica dei movimenti legati alla firma. Sono presenti anche una
breve descrizione di altre tecnologie meno note, come geometria delle
orecchie, misura degli odori corporei, movimenti della digitazione di
tasti e riconoscimento di specifici movimenti.
Evitando qualsiasi dichiarazione complessiva sulla desiderabilita' di
alcune di queste tecniche, il rapporto conclude: "Il grado in cui
verranno applicati regolamenti, leggi e controlli tecnici a questi
sistemi e a queste tecnologie determinera' il grado in cui essi
miglioreranno la qualita' della nostra vita; costituiranno una
comodita' e una sicurezza oppure -al contrario- una minaccia per le
nostre liberta', data -potenzialmente o concretamente- dalla
sorveglianza e dal controllo.
OECD Working Party on information security and privacy:
Biometric-based technologies (28.04.2004)
http://appli1.oecd.org/olis/2003doc.nsf/43bb6130e5e86e5fc12569fa005d004c/d15c6d3ea769bc64c1256e84004c42fc/$FILE/JT00163031.PDF
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9. Agenda
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21 May 2004, London, UK - Richard Stallman talks on software patents
http://www.fipr.org/press/040517softpat.html
3-4 June 2004, Vienna, Austria - Free Bitflows conference
Conference and workshops about cultures of access and politics of
dissemination, organised by Public Netbase (AT), in collaboration with
Hull Time Based Arts (Hull, UK); V2_ (Rotterdam, NL); Bootlab (Berlin,
DE); interSpace Media Art Center (Sofia, BG).
http://freebitflows.t0.or.at
10-12 June 2004, Berlin, Germany - Wizards of Os
http://wizards-of-os.org/index.php?id=835&L=3
13 June 2004, Berlin, Germany - Where next for copyright in Europe?
A workshop featuring speakers from around Europe and the US.
http://wizards-of-os.org/index.php?id=921
13 June 2004, Berlin, Germany - WSIS panel
Objective: To discuss and strategize for the involvement of European and
North American NGOs in WSIS phase two. The meeting will be used to
prepare for PrepCom 1 of phase two that will take place ten days later.
Moderator Ralf Bendrath, bendrath(at)zedat.fu-berlin.de
15 June 2004, Kyiv, Ukraine - Conference on Freedom of Information
Conference "Freedom of Information, Transparency and E-governance: The
view of civil society" organised by Privacy Ukraine jointly with
Internews-Ukraine, supported by OSI and the local Soros Foundation. As a
part of the event the results of a competition among local authorities
for best practices of e-openness will be announced.
http://e-uriadnik.org.ua/modules.php?name=Conferences (in Ukrainian and
Russian).
15-17 September 2004, Strasbourg, France
The Council of Europe is planning a major international conference on
"The Challenge of Cybercrime", which will bring together senior
politicians, computer industry leaders and experts from around the
world. No online information yet.
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10. About
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EDRI-gram is a bi-weekly newsletter about digital rights in Europe.
Currently EDRI has 14 members from 11 European countries. EDRI takes an
active interest in developments in the EU accession countries and wants
to share knowledge and awareness through the EDRI-grams. All
contributions, suggestions for content or agenda-tips are most welcome.
Newsletter editor: Sjoera Nas <edrigram@edri.org>
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