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pinna <pinna@autistici.org>
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Date
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Fri, 02 Jul 2004 16:16:05 +0200
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Subject
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[hackmeeting] EDRI-gram 2.12, 16 giugno 2004
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EDRI-gram
newsletter bisettimanale sui diritti civili digitali in Europa
Numero 2.12, 16 giugno 2004
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SOMMARIO
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- Invito a contribuire ad EDRI ed EDRI-gram -
1. Nuovi membri entrano in EDRI
2. Risultati delle elezioni europee per i diritti digitali
3. Il Parlamento Europeo è ancora deciso di portare la Commissione di
fronte alla corte
4. Dichiarazione di Berlino sul `flatrate' per la musica
5. Procedura di notifica e disattivazione di sito internet introdotta
nella legislazione francese
6. Contestazione contro Microsoft in Bulgaria
7. Conferenza Free Bitflow Vienna
8. Scadenza per i commenti pubblici sulla regolamentazione whois ICANN
9. Il Consiglio Russo respinge l'estensione del copyright a 70 anni
10. Software Open-source per il governo elettronico in Bulgaria
11. Agenda
12. Note (Novita': Licenza Creative Commons)
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- Invito a contribuire ad EDRI ed EDRI-gram -
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EDRI invita i propri lettori, provenienti dai paesi rappresentati nel
Consiglio Europeo a contribuire ad EDRI e suggerire argomenti per
EDRi-gram. Per piacere, se siete interessati a partecipare e
promuovere i diritti civili digitali in Europa, contattate la
redazione o il consiglio di EDRI. Possono partecipare in via
informale anche coloro che stanno creando organizzazioni non
governative dedicate ai diritti digitali.
Redazione: edrigram@edri.org
Consiglio di EDRI: board@edri.org
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1. Nuovi membri entrano in EDRI
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Durante l'annuale assemblea generale dei membri di EDRI, tenutasi il
12 Giugno 2004 a Berlino, Germania, due nuovi membri - entrambi
provenienti dalla Germania - sono stati ammessi in EDRI. Netzwerk
Neue Medien (network new media) è un'organizzazione per i diritti
civili digitali il cui scopo è raffozare e analizzare criticamente il
dibattito pubblico sugli aspetti socio-politici dei nuovi media. Nel
febbraio 2003 NNM, da una rete informale, si è formalmente costituita
come associazione.
Il FIfF (Forum InformatikerInnen fuer Frieden und gesellschaftliche
Verantwortung e.V., o Computer Professionals for Peace and Social
Responsibility) è stato fondato nel 1983 e vuole che l'informatica
costruisca un mondo in cui valga la pena vivere. FiFF ha circa 800
membri tra persone e istituzioni, organizzati in gruppi tematici e
regionali. Il forum pubblica una rivista trimestrale di critica
informatica, 'FIFF-Kommunikation' (in tedesco).
EDRI ha anche eletto un nuovo consiglio direttivo di 5 persone: Ian
Brown (FIPR - UK) come presidente, Rikke Frank Jorgensen (Digital
Rights - Danimarca) come vicepresidente e Andreas Krisch (VIBE!AT -
Austria) come tesoriere, Lena Nalbach (Quintessenz - Austria) e Sjoera
Nas (Bits of Freedom - Paesi Bassi).
FIfF website
http://www.fiff.de/
NNM website
http://www.nnm-ev.de/
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2. Risultati delle elezioni europee per i diritti digitali
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Uno dei risultati delle elezioni europee è la perdita di alcuni MEP
(Members of Parliament) di grande valore. EDRI vuole ringraziare
gli europarlamentari che, pur non essendo stati rieletti, si sono battuti
duramente per difendere la privacy e i diritti civili digitali.
L'europarlamentare italiano Marco Cappato ha lavorato molto
duramente come relatore della Direttiva sulla privacy e le
comunicazioni elettroniche, per inserire nella direttiva delle
importanti garanzie per la privacy; inoltre, si è opposto
fieramente alla conservazione obbligatoria dei dati del traffico
delle telecomunicazioni. Autore del rapporto sul diritto alla
privacy e alla tutela dei dati personali
(approvato dal Parlamento il 9 Marzo 2004, 439 voti a favore, 39
contro e 28 astensioni), organizzatore di un importante incontro della
società civile presso il Parlamento, fermo oppositore del
trasferimento di dati personali agli Stati Uniti in assenza di
forti garanzie per la privacy, propositore di molti emendamenti chiave
alla IPR Enforcement Directive in prima lettura, Cappato merita un
grande riconoscimento come campione dei diritti digitali. La Lista
Bonino (cui Cappato apparteneva) ha perso quasi tre quarti dei propri
votati rispetto alle elezioni del Parlamento Europeo del 1999, e
riuscira` ad inviare solo due europarlamentari a Bruxelles. Cappato
era al terzo posto e potrebbe tornare a Bruxelles come
europarlamentare di riserva se uno dei due eletti dovesse venire
sostituito.
Sfortunatamente anche l'europarlamentare Johanna Boogerd-Quaak, del
piccolo partito liberal-democratico olandese, ha perso il proprio
posto in parlamento, rendendole impossibile vedere la fine del
procedimento da lei iniziato contro la Commissione Europea per il
trasferimento dei dati personali aglli Stati Uniti. Boogerd-Quaak era
la vicepresidente del comitato parlamentare per i diritti dei
cittadini (LIBE) e è stata l'iniziatrice di un importante rapporto
sulla libertà dei media (adottato il 22 Aprile 2004, 237 voti
a favore, 24 contro, 14 astensione e blocco di massa del voto da
parte dei MEP di centro destra). Inoltre, si è fortemente
opposta alle proposte della Commissione per una brevettabilità del
software senza limiti.
Il Gruppo Liberale ha perso anche la parlamentare olandese Elly
Plooij-Van Gorsel, uno degli europarlamentari più in vista nel
difendere Internet come luogo di libera espressioone. Plooij si è
opposta alle disposizioni relative alla conservazione dei dati,
contenute nella direttiva sulla privacy e le telecomunicazioni,
unendosi nel Maggio 2002 ad EDRI in una conferenza stampa contro
la proposta. Come vice-presidente del comitato parlamentare su
Echelon, Plooij ha assunto una posizione a favore della
crittografia. Infine, Plooij è stata relatrice della direttiva
europea sui brevetti software e ha proposto vari emendamenti che
l'hanno resa meno pericolosa. La sig.ra Plooij-van Gorsel non si è
ricandidata.
L'europarlamentare tedesco Ilka Schroeder, che si è uscita dal gruppo
Verde nel 2001 per diventare un Indipendente, ha partecipato
attivamente ai comitati parlamentari su Echelon e sui diritti dei
cittadini. Come gli europarlamentari precedentemente menzionati,
si è opposta alla conservazione obbligatoria dei dati (nel
2002 è stata la `rapporteur' della direttiva sulla privacy nel
comitato per l'Industria) e ai brevetti sul software, lanciando
ammonimenti contro le iniziative volte a trasformare l'Europa in
uno stato di ciber-polizia.
EDRI vuole ringraziare anche l'europarlamentare francese Alima
Boumedienne-Thiery dei Verdi Francesi, che ha dato al
Parlamento Europeo numerosi rapporti di enorme valore sul
problema dei diritti umani.
Boumedienne-Thiery è stata la `rapporteur' del rapporto annuale del
2003 sui diritti fondamentali nell'Unione Europea, presentata al
Parlamento Europeo a Strasburgo nell'Aprile 2004. Il rapporto è stato
respinto con una maggioranza molto ristretta: 184 contro i 177
europarlamentari che hanno appoggiato il rapporto.
Infine, Olga Zrihen, dei Socialdemocratici belgi (di lingua francese)
dovrà lasciare il proprio ufficio nel Parlamento Europeo. La sig.ra
Zrihen, che è stata un Membro del Parlamento solo per tre anni, si è
impegnata molto nell'ultimo periodo lottando contro i brevetti
software.
Risultati provvisori delle elezioni Europee:
http://www.elections2004.eu.int/ep-election/sites/en/results1306/graphical.html
(Grazie ad Andreas Dietl, direttore degli affari dell'EU in EDRI)
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3. Il Parlamento Europeo è ancora deciso a portare la Commissione di
fronte alla corte
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Il Comitato per gli Affari Legali del Parlamento Europeo (JURI) ha
deciso oggi di citare la Commissione e il Consiglio Europeo in
giudizio, a proposito dell'accordo finale di trasferire i dati
personali agli Stati Uniti senza garanzie adeguate per la tutela
dei dati personali.
Il comitato, che si è riunito oggi (16 Giugno 2004) per un incontro
straordinario, ha votato per deferire il cosiddetto "adequacy finding"
("risultato di adeguatezza") della Commissione presso la Corte Europea
di Giustizia. I risultati [espressi dalla Commissione] affermano che
i dati godranno negli Stati Uniti dello stesso livello di protezione
che nell'Unione Europea. Il comitato ha anche votato per deferire
alla corte l'accordo internazionale firmato dal Consiglio dell'UE con
il Department of Homeland Security degli Stati Uniti il 28 maggio 2004
(vedi EDRi-gram 2.11). Il voto di oggi ha visto una maggioranza di
due terzi per quanto riguarda l'"adequacy finding" e di 19 voti contro
14 per quanto riguarda l'accordo internazionale. Questa maggioranza è
ancora più netta dei precedenti voti sullo stesso argomento.
La decisione del comitato JURI deve essere ancora confermata dai
capigruppo al Parlamento Europeo, ma l'opinione diffusa è che questa
conferma sia solo una formalità dopo non meno di sei voti del
Parlamento volti a fermare il trasferimento in corso.
Ci sono comunque degli indizi che il Presidente uscente del
Parlamento, Pat Cox, abbia tentato di bloccare l'ampio consenso
all'interno del Parlamento Europeo contro il trasferimento. Prima del
voto del Comitato, un membro del servizio giudiziario del Parlamento,
che è obbligato ad essere politicamente neutro, ha tentato in un
discorso di 25 minuti di convincere i MEP che non ci fosse alcuna base
legale per portare le altre due istituzioni europee di fronte alla
corte. Il sig. Cox è uno dei possibili candidati alla presidenza
della Commissione Europea e potrebbbe dunque diventare egli stesso
oggetto dell'azione della Corte di Giustizia Europea. Il MEP radicale
uscente, Marco Cappato, ha criticato l'intervento dei Servizi
Giudiziari perché basati "più su motivazioni politiche che legali" e
dunque "un abuso".
EU-US air data row hots up (16.06.2004)
http://www.eupolitix.com/EN/News/200406/8f1cbb0f-bc0c-4583-b514-4b029ed1f942.htm
PNR data deal signed by European Commission (02.06.2004)
http://www.edri.org/cgi-bin/index?id=000100000151
(Contributo di Andreas Dietl, direttore degli affari dell'EU in EDRI)
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4. Dichiarazione di Berlino sul `flatrate' per la musica
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Durante la conferenza Wizards of OS, tenutasi a Berlino dal 10 al 12
Giugno 2004, studiosi di legge e difensori dei diritti civili hanno
lanciato una dichiarazione sui "diritti online gestiti
collettivamente" ("collectively managed online rights"). La
dichiarazione è una risposta alla richiesta di commenti sulla
Comunicazione della Commissione Europea sulla gestione del diritto
d'autore e diritti collegati nel mercato interno - COM(2004) 261. Si
veda anche EDRI-gram 2.8, 21 Aprile 2004.
La dichiarazione afferma che il DRM e le azioni giudiziarie di massa
di chi condivide materiale su Internet non sono accettabiili per una
società aperta ed equa e richiede alla Commissione di considerare un
pagamento "flat" per la musica, al fine di assicurare la compensazione
senza dover ricorrere al controllo.
"Il `file-sharing' ci insegna una lezione che i mercati e i
legislatori dovrebbero ascoltare. Ci dice che trasportare bit da A a
B è diventato un servizio dal valore così scarso che gli utenti di
Internet possono fornirlo essi stessi senza sforzo. Questo è un
risultato delle rivoluzione nelle comunicazioni che l'UE ha supportato
attivamente negli ultimi dieci anni. Questi sviluppi potrebbero
rappresentare una buona notizia per le industrie dei contenuti, ma
non se esse continueranno a basare il proprio modello di attività
sulla proposta di servizi la cui esclusività non è più nelle loro
mani".
Invece, la dichiarazione di Berlino raccomanda lo sviluppo di un
sistema alternativo di compensazione ("Alternative Compensation
System", ACS) o, come è stato chiamato nel mercato della musica, una
"tariffa flat" ("music flatrate"). "Piuttosto che affidarsi alle
quote derivanti dal 'pay-per-use', raccolte direttamente dai
produttori commerciali attraverso l'uso pervasivo di tecnologie DRM,
raccomandiamo che si estenda ad Internet la pratica della
compensazione indiretta attraverso società di raccolta".
Berlin Declaration on Collectively Managed Online Rights: Compensation
without Control (12.06.2004)
http://wizards-of-os.org/index.php?id=1431
European Commission: more rules for collecting societies (21.04.2004)
http://www.edri.org/cgi-bin/index?id=000100000148
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5. Procedura di notifica e disattivazione di sito internet introdotta
nella legislazione francese
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Il 13 Giugno 2004 la Corte Costituzionale Francese ha pubblicato una
decisione riguardante la Legge sull'Economia Digitale (Loi pour la
confiance dans l'economie numerique - LEN). Tra le 3 clausole ricusate
dall'opposizione parlamentare, solo una e' stata ritenuta
anticostituzionale e una seconda e' stata leggermente modificata.
Nessuna delle ulteriori 7 clausole ricusate da IRIS - un membro di
EDRi - e dalla Lega Francese Per i Diritti Umani (LDH), e' stata
esaminata, mentre alcune di queste limitano senza dubbio la libertà di
comunicazione cosi' come garantita dalla Costituzione, a beneficio
dell'interesse privato (vedere EDRI-gram n2.11, 2 giugno 2004).
La clausola che e' stata definita anticostituzionale, che in seguito
e' stata soppressa dal testo di legge, e' quella che introduce
tempistiche differenti nel caso si stia esercitando il diritto di
replica o di denuncia di un reato definito dalla legge sull'editoria
sia esso riguardante un testo che sia presente o no in internet
(vedere EDRI-gram numero 2.9, 5 maggio 2004). Ora, dopo la decisione
della corte, la tempistica e' la medesima in entrambi i casi.
La Corte Costituzionale ha anche obiettato contro l'interpretazione di
una clausola riguardante la responsabilita' degli Hosting Providers.
La Corte ha ristretto l'interpretazione di questa clausola ai casi in
cui il contenuto sia palesemente illegale. Per la legislazione
francese "palesemente illegale" si applica solo a immagini a contenuto
pedofilo o relativo all'olocausto o alla negazione dei crimini di
guerra. Mentre questa restizione e' ben vista, la decisione della
Corte ha comunque reso valido per la legislazione francese
l'introduzione di una procedura di oscuramento di un sito,
legittimando un sistema di "giustizia privata" che e' stato
costantemente denunciato da IRIS e LDH, e da molti altri gruppi
francesi, sin dall'inizio del processo di discussione della legge.
In un comunicato stampa congiunto del 15 giugno 2004, IRIS e LDH
denunciano l'appoggio della Corte Costituzionale alla corrente piu
convervatrice dell'attuale governo francese (di destra n.d.t.)
legittimando un ulteriore passo indetro nell'applicazione della legge
dopo la "Legge sulla Sicurezza Interna" e la "Perben II law", tra le
altre.
Entrambe le organizazzioni hanno anche rilevato il fatto che il giorno
prima che la decisione fosse resa pubblica l'Associazione Francese
degli ISP ha firmato un codice volontario di autoregolamentazione,
sotto l'egida del Governo Francese. Gli ISP sono d'accordo
sull'apertura di un punto di contatto presso cui gli utenti possano
riportare la presenza di contenuti razzisti o pedopornografici. Dopo
aver ricevuto la notifica della presenza di contenuti illegali,
dovranno "agire velocemente nella rimozione o la disabilitazione
dell'accesso a queste informazioni, in accordo con le leggi vigenti".
Resta tuttavia non chiaro come e sotto la reponsabilita' di chi verra'
deciso che il contenuto denunciato e' illegale.
IRIS and LDH incoraggiano tutte le associazioni che si occupano di
diritti umani e di liberta' civili ad esercitare il loro ruolo di
controllo, e allo stesso tempo mantenere la pressione sull'opposizione
al fine di avere la LEN riesaminata non appena ci sara' un cambio di
governo in Francia.
French Constitutional council dossier on the LEN
http://www.conseil-constitutionnel.fr/decision/2004/2004496/index.htm
IRIS and LDH joint press release (15.06.2004)
http://www.iris.sgdg.org/info-debat/comm-decisionCC0604.html
French E-commerce law tested in constitutional court (02.06.2004)
http://www.edri.org/?id=000100000151
Final French vote about digital economy law (05.05.2004)
http://www.edri.org/?id=000100000149
Code of conduct French ISP association (14.06.2004)
http://www.afa-france.com/actions/charte_internet.htm
(Contribution by Meryem Marzouki, IRIS)
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6. Contestazione contro Microsoft in Bulgaria
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Membri del parlamento bulgaro e la Internet Society Bulgaria hanno
presentato un esposto presso la Commissione di vigilanza sulla
concorrenza bulgara (antitrust) contro Microsoft Bulgaria e Microsoft USA.
I membri del parlamento bulgaro Ivan Ivanov e Stoicho Katsarov e la
Internet Society Bulgaria hanno firmato e spedito una lettera alla
Commissione di vigilanza sulla concorrenza bulgara redatta in 4 punti
con la quale pongono degli interrogativi riguardo pratiche e
comportamenti in ambito economico di Microsoft.
La contestazione riguarda lo sviluppo del portale digitale del governo
bulgaro, il quale costringerebbe l'utente ad usare Windows e Internet
Explorer per poter usufruire dei servizi elettronici forniti dal governo.
Questo verrebbe a porsi in netto contrasto con quanto espresso nell'
art.34 (2) del codice di regolamentazione della concorrenza bulgaro.
Altri articoli convolti verrebbero ad essere l'art. 2 (1), punti 2 e
3, e l'art. 18, punto 2.
La contestazione inoltre informa che alcune vulnerabilità del S.O.
Microsoft Windows non sono conosciute dagli utenti, ma soltanto dai
produttori di software a codice chiuso, il che è in contrapposizione
con quanto previsto dall'art. 32 (1) del codice.
La Commissione di vigilanza sulla concorrenza è chiamata a valutare il
corredo Internet Explorer e Windows Mediaplayer di Windows. Questo in
violazione dell' art. 34 (5) della legislazione bulgara.
I due membri del parlamento bulgaro appartenenti al partito dei
Democratici per la forza della Bulgaria sono anche co-autori della
bozza della legge per l'impiego del free software e del software open
source nella pubblica amministrazione, che sarà valutata dal Ministero
dei Trasporti e delle Telecomunicazioni il 17 giugno 2004.
ISOC Bulgaria
http://www.isoc.bg/
Il portale del governo bulgaro
http://egateway.government.bg/
(Grazie a Veni Markovski, ISOC Bulgaria)
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7. Conferenza Free Bitflow Vienna
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Uno degli argomenti di richiamo della conferenza Free Bitflow a
Vienna, Austria, del 3 e 4 giugno 2004, era la conferenza di Brewsert
Kahle riguardante l'Internet Archive.
Questo archivio digitale aspira a non meno che a realizzare l'accesso
universale a tutto lo scibile umano, archiviando copie digitali di
tutti i libri, la musica, i film, i software e i siti web vecchi e nuovi.
Una copia e' a San Francisco, (USA) e una copia parziale ad
Alessandria (Egitto)
Intorno al 300 A.C. la biblioteca classica di Alessandria conteneva
circa il 75% di tutti i documenti manoscritti che prodotti fino
ad allora. Oggi, l'Internet Archive vorrebbe assicurare e rendere
pubblici una percentuale simile di tutti i prodotti della creativita'
mai generati, ma con una maggiore protezione nei riguardi di una
eventuale distruzione.
L'obbiettivo finale dell'archivio e' di avere una copia completa in 5
o 6 nazioni e giurisdizioni, in modo da sopravvivere a qualuncque
guerra e censura.
Kahle ha dato un riassunto ottimistico degli incredibili numeri e
somme che sono coinvolte in questo progetto.
Basandosi sulla raccolta di 26 milioni di volumi sella Biblioteca del
Congresso Americano, egli ha stimato che il totale di libri mai
prodotti sia attorno ai 100 milioni. Per digitalizzare questi columi,
egli ha iniziato il "1 million books project", inviando i libri in
India e Cina per essere digitalizzati. Attualmente, i primi 100.000
libri vengono digitalizzati a circa 10 dollari al volume. Ogni libro
occupa circa 1 megabyte, una volta digitalizzato in formato come MS
Word, cosi' che l'intera raccolta della Biblioteca del Congresso
Americano occuperebbe 26 terabytes.
Kahle ha sviluppato un sistema di archiviazione molto intelligente ed
estremamente poco costoso, egli afferma di poter archiviare questa
mole di dati per soli 60.000 dollari.
Kahle ha partecipato a un'interessante tavola rotonda con Paula Le
Dieu della BBC e Istvan Rev di Open Society Institute di Bucarest.
Le Dieu ha spiegato perche' la BBC si e' convinta a rendere pubblica
parte dei loro archivi sotto licenza Creative Commons.
Nel settembre 2004, la BBC inizierà ad offrire ai residenti in UK
l'uso dei suoi materiali per usi non commerciali, a condizione che
venga usata la medesima licenza per i lavori derivati.
In parole povere, la BBC ha deciso di non usare la tattica DRM (misure
tecnologiche per prevenire ad esempio la copia), ma di avvalersi della
licenza che permette solo ai cittadini del Regno Unito di usare il
materiale.
Istvan Rev ha riferito della recente iniziativa sul libero accesso
alle informationi lanciato nel settembre 2001, rigurdo il materiale di
propaganda trasmesso dalla televisione dall'europa dell'ovest verso
l'europa dell'est.
Al momento l'archivio Open Society si sta trasformando in un archivio
di valore rispetto ai valori umani, che conserva, ad esempio, tutte le
impronte digitali provenienti dalle esumazioni di massa effettute in
Bosnia.
Internet archive
http://www.archive.org/
Open Society Archives Hungary
http://www.osa.ceu.hu/
Free Bitflows conference (03-04.06.2004)
http://freebitflows.t0.or.at/f/conference
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8. Scadenza per i commenti pubblici sulla regolamentazione whois ICANN
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Secondo le regole stabilite dall'ICANN, ogni entita' che registri un
domain name deve rendere disponibili informazioni per il contatto che
possano essere richieste tramite il servizio WHOIS - da ogni utente e
per qualunque legittimo scopo. L'utente rimane anonimo e non viene
fatta applicazione delle gia' scarse limitazioni imposte nell'uso dei
dati.
Questa regolamentazione sta per essere cambiata. Tre separati gruppi
di lavoro stanno occupandosi delle modalita' d'accesso ai dati tramite
WHOIS, con una revisione degli elementi componenti i dati e con
migliorie sull'accuratezza dei dati. I rapporti preliminari su questi
gruppi di lavoro sono aperti al commento pubblicamente fino al 5
Luglio 2004.
Sull'accesso e sugli elementi componenti i dati, i rappresentanti
della ICANN's Non-Commercial Users Constituency (NCUC, che rappresenta
detentori di dominii non-commerciali) e At-Large Advisory Committee
(ALAC, che rappresenta gli interessi di utilizzatori individuali di
internet) hanno lavorato per rimpiazzare non-registrabili ed anonimi
accessi a dati sensibili con un modello disegnato per moderare tra
interessi utenti e soggetti.
Lo scopo principale e' attivare la registrazione dei dati utente ed
accertarsi che WHOIS non diventi uno strumento esclusivamente
disponibile ai detentori dei diritti di proprieta' intellettuale ed
altri interessi corporativi.
Secondo il modello proposto, un minimo pacchetto di dati tecnicamente
rilevanti e non sensibili continuera' ad essere disponibile agli
utenti anonimi per qualunque scopo. l'accesso ai dati sensibili (come
gli indirizzi di casa ed i numeri telefonici) saranno disponibili solo
ad utenti conosciuti - identificati, ad esempio, da un certificato a
chiave pubblica - per scopi precisi. Identita' e scopi dei dati utente
saranno disponibili agli utenti registrati. Ogni volta che un utente
accedera' a dei dati sensibili di un detentore di un domain name, il
detentore del dominio ricevera' un'avviso.
La componente di notificazione di questo modello, in particolare, sta
incontrando opposizioni dai gruppi che rappresentano gli interessi
degli utenti WHOIS all'interno di ICANN.
Sull'accuratezza, i rappresentanti dei dati utente hanno prodotto una
bozza delle "migliori pratiche". I distributori dei domain name
(registratori) NCUC e ALAC hanno rigettato questo rapporto
preliminare, sulla base che molte delle raccomandazioni contenute
sarebbero sia poco chiare o addirittura dannose ai registranti. Se
queste proposte fossero in vigore, un prolungato periodo di
vacanza o un servizio postale lento sarebbero sufficenti a perdere la
registrazione di un dominio.
I Distributori hanno sottomesso una proposta alternativa che, secondo
ALAC e NCUC, fornirebbe una migliore base per una crescita costruttiva.
Public Voice special file 'commenting made easy'
http://www.thepublicvoice.org/take_action/default.html
ICANN whois issues page:
http://gnso.icann.org/issues/whois-privacy/index.shtml
Non-Commercial Users' Constituency
http://www.ncdnhc.org/
At-Large Advisory Committee
http://alac.icann.org/
(Contribution by Thomas Roessler, FITUG, Germany)
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9. Il Consiglio Russo respinge l'estensione del copyright a 70 anni
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Stando a una breve notizia sul sito web di Radio Free Europe/Radio
Liberty il Consiglio della federazione russa ha respinto il 26 Maggio
2004 una proposta di estensione dei termini del copyright. Il decreto,
passato alla Duma il 18 Maggio, avrebbe esteso il periodo in cui gli
autori detengono i diritti sui loro lavori a 70 anni dopo la loro
morte. Ad oggi il termine e' la durata della vita piu' 50 anni.
Uno dei componenti del Comitato Scienza e Cultura, Viktor Shudegov
(del Partito Unified Russia) ha dichiarato che aumentando la norma si
andrebbe incontro a numerose battaglie legali per ripristinare il
diritto degli autori i cui diritti sono decaduti prima che la legge
avesse effetto. Inoltre, il decreto andrebbe in contraddizione con
alcune estensioni del codice legale sui reati amministrativi.
Questo rifiuto e' degno di nota, in quanto la Russia si sta impegnando
a a fondo per diventare membro del WTO prima della fine del 2004.
Durante i recenti incontri dei paesi industrializzati nei G8, gli USA
hanno ribadito che avrebbero supportato l'entrata della Russia se
quest'ultima fosse stata disponibile a firmare diverse dichiarazioni
di consenso sulla protezione dei diritti di proprieta' intellettuale.
Upper chamber withholds rubber stamp (27.05.2004)
http://www.rferl.org/newsline/2004/05/270504.asp
Russia comes to G8 summit with WTO membership in mind (09.06.2004)
http://www.eubusiness.com/afp/040607013458.xqclhz5f
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10. Software Open-source per il governo elettronico in Bulgaria
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Il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e la Internet
Society Bulgara (ISOC-Bulgaria) hanno lanciato un progetto per
stimolare l'uso del free/open source software per i progetti legati al
governo elettronico.
Il Progetto mira ad aiutare i governi municipali nel sud-est Europa ad
usare applicativi free/open source software per migliorare la
trasparenza governativa e l'accesso della popolazione ai servizi
municipali.
Inizialmente lanciato in Bulgaria, il progetto si espandera' presto ad
includere la Bosnia ed Herzegovina, Croatia, Macedonia, Romania,
Serbia e Montenegro.
Secondo questo progetto, che durera' almeno 18 mesi nella sua prima
fase, diverse citta' balcaniche beneficieranno della creazione di
e-municipalita'.
La citta' di Kurdjali, che servira' da citta'-pilota, ha richiesto il
supporto dell'UNPD e ISOC-Bulgaria per migliorare l'accesso della
cittadinanza ai servizi
e alle risorse informative e ridurre il costo degli strumenti
d'accesso che sono indispensabili per essere parte della Economia
Globale Interconnessa.
Fino ad ora, il governo Bulgaro ha usato free/open source software per
i server - per grandi programmi di posta e archiviazione - ma non per
applicativi desktop. Il progetto cambiera' tutto cio'. Usando codici
sorgente apertamente pubblicati, il progetto portera' nuove
opportunita' per complementare l'uso degli applicativi desktop
commerciali. Visto che le soluzioni open source sono disponibili
gratuitamente o a basso costo, i governi locali saranno in grado
di minimizzare i costi dell'acquisto e del mantenimento del software.
Open Source Software project in Bulgaria (07.06.2004)
http://www.undp.bg/en/documents/press_releases/2004/june_7_2004.pdf
(Thanks to Veni Markovski, ISOC Bulgaria)
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11. Agenda
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30 June-2 July 2004, Paris, France
'An information society or a controlled society?'
http://www.creis.sgdg.org/manifs/IS04programme.htm
28 July 2004, London, UK
7th annual Big Brother Awards ceremony organised by Privacy
International
http://www.bigbrotherawards.org/
10-11 September 2004, Amsterdam, the Netherlands
'Guaranteeing Media Freedom on the Internet'
Two day conference organised by the OSCE Representative on Freedom of
the Media in the Amsterdam city hall.
http://www.osce.org/events/
14-16 September 2004, Wroclaw, Poland
The 26th International Conference on privacy and personal data
protection: 'the Right to Privacy - the Right to Dignity'. This annual
gathering of the world's data protection commissioners will be
preceded on 13 June by a publicly accessible conference organised by
EPIC, Privacy International and EDRI.
http://www.giodo.gov.pl/168/id_art/175/j/en/
15-17 September 2004, Strasbourg, France
The Council of Europe is planning a major international conference on
"The Challenge of Cybercrime", which will bring together senior
politicians, computer industry leaders and experts from around the
world. No online information yet.
30 September-3 October 2004, Berlin, Germany
New EDRI-member FIfF is organising its 20th annual meeting on
critical computer science in the Humboldt university.
http://www.fiff.de/aktuelles/
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12. Note
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EDRI-gram e' un bollettino bisettimanale di organizzazioni europeei
sui diritti digitali in Europa.
Attualmente EDRI ha 16 membri in 11 paesi europei. EDRI si
interessa attivamente agli sviluppi nei paesi in accesso alla UE e
desidera condividere la conoscenza e la consapevolezza attraverso
EDRI-gram. Tutti i contributi, suggerimenti per i contenuti o
consigli per l'ordine del giorno sono decisamente benvenuti.
Salvo dove diversamente specificato, questa newsletter e'
rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribution 2.0.
Il testo integrale della licenza si trova all'indirizzo
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giorni dopo l'edizione inglese. I contenuti sono i medesimi.
La traduzione e' realizzata da Sergei Smirnov, Human Rights Network,
Russia; Privacy Ukraina ed Autistici.org, Italia.
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