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| From | Claudio <vecna@s0ftpj.org> |
| Date | Wed, 6 Apr 2005 12:33:35 +0200 |
| Subject | Re: [Hackmeeting] sei gradi di separazione |
Tue, 05 Apr 2005 17:01:54 +0200 Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>: > Secondo me e' importante fare discorsi di alto livello tecnico per > ragionare di supernodi, grandi fratelli che controllano i domini > eccetera. no beh, ad alto livello ragioni sui supernodi e sui collegamenti, l'esempio di analisi del traffico dei rootserver e` un ragionamento a basso livello per ricondurmi ad un thread parallelo, comunque, non e` questo il punto :) > Pero' forse e' ancora piu' importante interrogarsi sugli usi CONCRETI > e VISIBILI degli strumenti di social networking. > > Uno di questi strumenti e' questo sito: > > https://www.linkedin.com/ > > Ora la domanda e' questa: se il social networking e' efficacemente > utilizzato da giovani rampanti telematizzati per saltare da un'azienda > all'altra, e' pensabile creare degli strumenti simili da utilizzare in > contesti diversi, ad esempio in ambito sociale? linkedin per quanto ha fatto successo non l'ha fatto quanto http://www.orkut.com (del quale ci sono vari articoli in giro), cosi` come non l'ha fatto http://www.multiply.com, ne una variante italiana (che non e` ancora partita). c'e` anche una variante che veniva data per open source, ma del quale non ho visto una riga di codice: http://www.dotnode.com > Finora questo strumento (basato ovviamente su software proprietario) > e' utilizzato per cortocircuitare domanda e offerta di lavoro > specializzato. E' pensabile la realizzazione di groupware GPL'ed per > mettere in contatto, ad esempio, chi fa giornalismo in Africa con chi > sa mettere in piedi un Cms per la realizzazione di webzines? eh sarebbe un utilizzo piu` specifico, magari raggiungibile senza perdere energie sullo specifico, ma investendo su qualcosa di piu` flessibile: visti tutti i "piccoli mondi" del quale ognuno fa parte si potrebbe vedere anche una serie di categorie (giornalisi, birrai, ecc...) dove ognuno collega delle sue conoscenze affinche` chi e` nelle sue vicinanze possa usufruirne a sua volta. qui entrano in gioro 2 fattori: uno in particolare legato al fatto che finche` si tratta di mostrare i propri amici e` facile fare click, quando si tratta di dare a potenziali concorrenti delle opportunita` legate alla conoscenza di una persona specifica, scattano paranoie stile "non pubblichero` mai il mio codice, altrimenti mi verrebbe subito rubato". l'altro il fatto che il concetto di "rete fidata" di queste reti si basa sui click di un utente assolutamente non vincolati, per cui posso dire di essere amico di uno sconosciuto perche` la sua foto mi piaceva, e mandare a pallino tutta la "fiducia" data dal basso numero di collegamenti. amenoche` di creare un valore di "rating di fiducia" stile ebay, perche` dovresti fidarti di un giornalista sconosciuto a 2 hop da te ? comunque sarebbe un bel progresso, anche con questi dubbi irrisolti :) ciao ciao, Claudio/vecna -- 0xC2752D4B pgp.mit.edu - http://www.gnupg.org - http://www.s0ftpj.org
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