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From "S." <blackhawk@autistici.org>
Date Fri, 25 Aug 2006 10:51:17 +0200
Subject Re: [hackmeeting] auguri di buon lavoro a tutti

Elettrico ha scritto:
> [...]
> in passato gli hacklab nascevano come interesse spesso in parte o tutto
> esterno ai cs, molti dei quali ancora vedevano l'informatica e la rete
> come cazzate, che poi sfociava per vicinanza di vedute a "chiedere una
> stanza" ai cs.
>   
Si, intendevo dire che gli hacklabs *fisicamente* sono contenuti nei cs, 
per le motivazioni che hai detto proprio tu, niente di male in questo, 
probabilmente mi sono espresso male io.. Era una sottolineatura al fatto 
che ora l'hackmeeting sia un po' guidato dalle necessità dei cs (almeno 
così ho capito).

> solo da poco tempo i cs conoscono la rete e la vivono come strumento
> utile, da qui la formazione di gruppi [...].
> sono due percorsi completamente diversi.
>   
> [...] ma i "piccoli hacklab", ad esempio, io non li vedo. a torino l'hacklab
> c'è e fa anche cose tecniche, tuttavia dovessi confrontare la sua
> capacità di uscire e coinvolgere oggi rispetto a quella che aveva [...] direi che
> è praticamente nulla.
>   
Diciamo che per piccoli hacklabs non intendo piccoli in senso stretto, 
parlo delle realtà locali, ad ogni modo ci troviamo in quello che dicevo 
(capacità di coinvolgimento) e probabilmente questo accade per mille 
motivi diversi. Secondo me gli stessi cs hanno modificato la 
destinazione originale degli hacklabs con la loro (originaria) 
analfabetizzazione informatica, e come sopra, ogni piccola realtà poi 
avrà fatto le sue scelte e i suoi percorsi.

> [...]
> quello che di certo è sbagliato è prendere la propria esperienza e
> cucirla sopra a tutti gli hacklab e le realtà italiane.
>
> byez
>   

Ma siamo d'accordo, nessuno vuole cucire la propria esperienza addosso 
ad una realtà così grande, sarebbe da scemi imho.Il sostantivo hacklab 
però non è una certificazione che si dà al miglior fruttarolo come al 
peggior ristoratore, è un sostantivo che *dovrebbe* indicare una sorta 
di similarità negli intenti e nelle azioni (entro un certo campo) di un 
gruppo di appassionati, poi percorsi e scelte sono per forza di cose 
diversi.

Quindi, ritornando indietro col discorso, gli hacklab sono punti di 
partenza. Poi se vogliamo (volentieri) aprire una discussione sulle 
preoccupazioni relative al fatto che non ci sia più riscontro pratico 
dell'operato degli hacklabs (e bisogna vedere *dove* non c'è più 
riscontro) , magari riusciamo anche a fare qualcosa di nuovo o 
semplicemente capire qualcosa in più.

Quello che intendo dire in soldoni è che alla fine l'hacklab dovrebbe 
essere una forgia di idee e di entusiasmi.. o sbaglio? E' questo 
l'incipit da cui per esempio posso partire io per capire meglio cosa 
fare in un hacklab.. Poi magari non c'ho capito niente, mi capita spesso 
quindi no problemo :)

bye

S.


p.s. scusate per la lunghezza del post e per i numerosi quote ;)
_______________________________________________
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Hackmeeting@inventati.org
https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting

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