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From Vittorio Bertola <vb@bertola.eu.org>
Date Wed, 06 Sep 2006 15:12:19 +0200
Subject Re: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo

lesion ha scritto:
> a
> vittorio bertola che nonostante sia immanicato nelle istituzioni sta
> spiegando in lista perche' la proprieta' privata non si deve mettere
> su un piedistallo e ha capito pienamente l'idea che sta dietro l'evento
> improvvisando il dibattito sul TC notando che mancava il relatore
> (grazie!), 

prego, anzi grazie a voi: mi dispiace di aver potuto rimanere solo per 
qualche ora, ma è stato molto utile anche per me poter sollevare questi 
temi (di cui non molti in italia sono interessati a parlare) e ricevere 
un sacco di commenti e domande interessanti. anzi, la discussione che ne 
è scaturita lì, nonchè quella in lista in seguito all'articolo sulla 
stampa, mi hanno fatto riflettere ulteriormente su alcune questioni 
ideologiche di fondo. resto con la voglia di una presenza più assidua in 
futuro, compatibilmente con tutto il resto.

ora, se posso persino emettere il mio paio di cent sulle prime idee in 
circolazione per il prossimo hackmeeting, sempre da persona che non si è 
sbattuta per niente a parte venire a fare seminari quindi poi fate come 
volete:

la riflessione che vi propongo è che imho il decimo HM dovrebbe essere 
non solo più grosso (come dice blicero) ma anche meno "clandestino", 
perchè come ho detto più o meno dieci volte durante il seminario, la 
battaglia per le libertà personali (digitali o meno) si vince solo 
portandola sempre più a livello di massa. quindi bene se si esce sui 
giornali, male se si esce sui giornali per essere derisi o etichettati 
come una manciata di asociali/criminali, il che vuol poi dire che 
richieste come la revisione della legge sul diritto d'autore vengono 
dismesse dai piani alti come "ah ma sono le lamentele di quei quattro 
estremisti dei centri sociali".

per questo io penso che il prossimo hm non dovrebbe perdere l'attitudine 
politica, ma trasformarne le modalità comunicative: insomma, magari 
farlo in un posto non occupato e senza striscione all'esterno, in modo 
da attirare anche gli ignari utonti digitali medi che in un centro 
sociale non metterebbero mai piede per via del fud millenario dei media 
ufficiali, e poi stupirli con gli effetti speciali 
(http://video.google.com/videoplay?docid=-349692881281258767).

cercherei anche di trovare il modo di relazionarsi coi giornalisti 
tramite qualcuno che gli esponga i concetti in beneducato giornalistese, 
turandosi il naso e trattenendo il ringhio rabbioso ove opportuno. se 
poi si trova l'aspetto di folklore che arrapa i giornalisti e ti aiuta a 
guadagnare visibilità - e quello del paese cibernetico invaso dagli 
hacker è ottimo - si può veramente provare a marcare una svolta sul 
livello di visibilità di questi eventi e, di conseguenza, dei temi di 
cui si occupano e dei problemi che sollevano (detto anche che la società 
italiana è comunque, a questo proposito, più matura di dieci anni fa).

prego insomma ricordare che è sempre necessario usare i media prima che 
i media usino te; se non ti attivi in quel senso (il che vuol dire 
invaselinarli con astuzia per quanto possibile) loro faranno di te ciò 
che vogliono.

poi per carità, si può anche fare un hackmeeting fotocopia di quello di 
parma e sarà bello uguale, ma imho si perderebbe una buona occasione per 
trasformare tutti i pompini reciproci in un po' più di impatto sul mondo.

ciao,
-- 
vb.             [Vittorio Bertola - v.bertola [a] bertola.eu.org]<-----
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