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Il 23 febbraio 1986, un agente della Digos spara contro due occupanti di una Fiat 500 in fuga, con i quali precedentemente aveva avuto una rissa, il proiettile non colpisce l'auto ma ferisce mortalmente Luca Rossi, che in quel momento sopraggiungeva per prendere la filovia.

Una perizia balistica e numerose testimonianze hanno accertato che il colpo era diretto ad uccidere gli occupanti dell’auto, per questo motivo il Giudice Istruttore ha imputato l'agente di OMICIDIO VOLONTARIO.

Dalla morte di Luca si è costituito il Centro d'Iniziativa Luca Rossi che in questi 3 anni ha raccolto attraverso un sistematico spoglio della stampa quotidiana, locale e nazionale, gli episodi dell'uso illegittimo delle armi da parte delle forze dell' ordine a partire dal 1975, anno di entrata in vigore della legge Reale, che nei fatti ha costituito un ulteriore avvallo per tale uso. Il numero delle vittime di questa strage inavvertita conta ad oggi 211 morti e 300 feriti. In ognuno di questi casi le forze di Polizia hanno goduto della copertura di una campagna di stampa sempre tesa a minimizzare gli omicidi, descritti ogni volta come "incidenti" o "tragiche fatalità", delle garanzie in sede processuale o di una sostanziale impunità da parte della Magistratura e di una legittimazione politica da parte dei vari Ministri degli Interni e di Grazia e Giustizia che hanno da sempre avvallato questa forma di PENA DI MORTE DI FATTO IN ITALIA.

Nella maggior parte dei casi non esiste il riconoscimento del reato, non si arriva neppure all'istruzione del processo, alla fase in cui si dovrebbero accertare i fatti. Ad ogni modo l'esito dei pochi processi svolti va dalla assoluzione "perché il fatto non costituisce reato", alla trasformazione dell'imputazione di omicidio ad "eccesso colposo di legittima difesa".

Vogliamo che si rovesci questa prassi, chiamiamo le cose con il loro nome: CHIAMIAMOLI OMICIDI!!

NON CHIEDIAMO ANNI DI CARCERE MA L'ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITA' MATERIALI SPECIFICHE E DI QUELLE POLITICHE.
QUESTO APPELLO RACCOGLIE LE ADESIONI DI TUTTI COLORO CHE VOGLIONO CHE CIO' SI REALIZZI.

Centro d'Iniziativa Luca Rossi
Democrazia Proletaria
Organizzazione Giovanile Rivoluzione

Hanno finora aderito: Agostino Viviani (avvocato con dichiarazione particolare), Franco Fortini (scrittore), Umberto Gay (giornalista Radio Popolare), Fabio Poletti (giornalista Radio Popolare), Andrea Rivas (direttore Radio popolare), Redazione de Il Manifesto, Amen (Produzioni Multimediali), Consiglio di fabbrica Honeywell, Pippo Torri (consigliere reg. Lombardia DP), Delegati Pirelli, Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, Primo Moroni (libraio), Nadia De Mond (della rivista Quetzal), Calusca di Milano (Assoc. Culturale), Igor Zecchini (Assoc. "Diversi ma insieme"), Collettivo "sinistrati" di Scienze Politiche, Associazione Italia-Nicaragua, Lega Comunista Rivoluzionaria

"E’ abituale, succede ogni giorno, ma noi vi preghiamo: ( ) trovatelo strano! Nella regola riconoscete l'abuso e dove l'avete riconosciuto, procurate rimedio!"

(Da: "L'eccezione e la regola" di B. Brecht - 1930)


LUNEDI' 3 APRILE
ORE 9,30: PRESIDIO/VOLANTINAGGIO CI TROVIAMO DAVANTI AL PALAZZO DI GIUSTIZIA PER ESPRIMERE LA NOSTRA PROTESTA ORE 21: AL ROLLING STONE MANIFESTAZIONE/SPETTACOLO CON MUSICA, INTERVENTI, PERFROMANCES

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

CENTRO INIZIATIVA LUCA ROSSI - DEMOCRAZIA PROLETARIA - ORG. GIOV. RIVOLUZIONE