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1975/89
OMICIDIO VOLONTARIO

Siamo ancora qui...
di nuovo a parlarvi di Luca, a ricordare questo nostro amico ucciso, e ad esporvi il nostro pensiero. Come tre anni fa, quando denunciammo:

CHE LUCA ERA STATO ASSASSINATO DA UN POLIZIOTTO

CHE AVEVA SPARATO CON L'INTENZIONE DI UCCIDERE,

GRAZIE AD UNA LEGGE INGIUSTA CHE GLIELO CONSENTIVA

Altri, allora, parlarono di "TRAGICA FATALITA'", con quel linguaggio vuoto proprio di chi non vuole guardare in faccia la realta', e vuole invece nascondere i morti dietro una cortina di parole insignificanti: "l'agente scivola", "un colpo partito accidentalmente", "un colpo in aria ed uno alle gomme" (!!). E che in quei giorni non esagerassimo nella nostra denuncia, che non ci inventassimo le cose, e' dimostrato oggi dalle conclusione alle quali e' arrivata la stessa inchiesta della Magistratura. Infatti, il Giudice Istruttore Gustavo Cioppa, il magistrato che ha indagato sulla morte di Luca, e' giunto alla conclusione che si tratto' di

"OMICIDIO VOLONTARIO", ed ha percio' rinviato a giudizio Pellegrino Pollicino, l'agente sparatore, in un processo che si aprira' il 3 Aprile prossimo.

FATTO, QUESTO, PIU' UNICO CHE RARO! Infatti, la "Legge Reale", non solo ha causato finora oltre 500 tra morti e feriti, ma ha anche garantito, sempre ed in ogni caso. l'impunita' ai membri delle forze dell'ordine responsabili di queste morti e di questi ferimenti, finendo col legittimare qualsiasi comportamento da parte di chi indossi una divisa. E siccome la maggior parte dei colpiti sono autori di piccoli reati di strada, ladruncoli, gente con documenti irregolari, insomma, "scarti" di questa societa', hai voglia a chiedere "GIUSTIZIA". Chi si ricorda neppure i loro nomi? Anzi, "ben gli sta'!", capita di sentir dire da chi volentieri fucilerebbe i ladri di autoradio e non apre mai bocca sulle gravi ingiustizie sociali, o da chi si impaurisce in metropolitana quando lo speaker annuncia: "si segnala la presenza di borseggiatori" e magari neanche si accorge che il GOVERNO, periodicamente, gli sfila il portafogli di tasca (da ultimo: tariffe ferroviarie + 100% nei prossimi 5 anni, ticket del 40% sui medicinali e sui ricoveri ospedalieri, eta' pensionabile elevata a 65 anni, etc..).

"NOI CONOSCIAMO UNO SOLA SCIENZA, LA SCIENZA DELLA STORIA". Dobbiamo parlare di STORIA, perche' la storia non e' altro che la nostra vita, quando diventa cosciente di se stessa.

Quando fu approvata la "Legge Reale", correva l'anno 1975. Sembra passata un'eternita', tanto diversa e' la situazione odierna, tanto e' cambiata questa citta', tanto pesante e' stata l'opera di distruzione della memoria, delle culture, delle aspirazioni di cambiamento e delle lotte di quegli anni.

I lavoratori scioperavano, rifiutavano lo sfruttamento ("il Padrone non e' mica il Padreterno"), i giovani contestavano, chi era debole, emarginato, poteva contare sulla solidarieta' e sull'aiuto di chi aveva i suoi stessi problemi, la cultura e la scienza si voleva che fossero legate alla vita e non la Potere, si reclamavano nuovi diritti, nuove liberta'.

In prima fila, i giovani, "idealisti", "illusi" (come sempre li han definiti i "gufi" di ogni epoca). Giovani come Luca, come Francesco Lorusso, Fausto e Iaio, Pedro Greco e tanti altri uccisi. Questo intrecciarsi di lotte, queste aspirazioni, questo positivo subbuglio, costituivano l'anomalia italiana. Tutto questo doveva essere normalizzato, su tutto cio' l'EMERGENZA doveva passare come un rullo compressore.

Ed allora:

  • Licenziamenti e cassa integrazione di massa,
  • Tagli alle spese sociali (chi ce la fa a tirare avanti, bene, gli altri si arrangino!),
  • Nuove leggi, tra le quali proprio la "Legge Reale", davano piu' potere alla polizia, licenza di sparare, di perquisire, di interrogare senza difensori,
  • Arresti a mucchio (quindicimila persone "passate" dalle carceri per motivi politici), torture nelle caserme, carceri speciali,
  • Pesanti perversioni nell'apparato giudiziario, proliferare dei reati associativi, uso del pentitismo, cultura del sospetto (e' qui che si originano casi come quelli di Enzo Tortora, non certo nella "cattiveria" di qualche giudice). L'intolleranza e l'inquisizione dilagano, e l'infamia e la delazione diventano valori sociali positivi, il rinnegamento della propria identita', delle proprie idee e' la condizione per continuare a vivere, per non finire in galera, o per uscirne.

Certo, in questo modo gli "idealisti" e gli "illusi" furono sconfitti, ma per arrivare a che cosa? Qual e' l'Italia di oggi?

  • E' l'Italia "governata dalle masnade", l'Italia dell'economia delle tangenti, dei leoni delle finanzia che non pagano le tasse, il Bel Paese in cui politica e gangsterismo si confondono (Gava e' ministro degli Interni o capo della Camorra?), tutto questo sotto l'occhio vigile della "Benemerita nei secoli fedele".
  • Sul posto di lavoro la regola e': "lavora e stai zitto, e se non ti piace, vattene!" (ed ipocrita e' chi finge di accorgersene solo adesso, dopo il caso Alfa Romeo. E' cosi' da almeno dieci anni!).
  • La societa' e' attraversata da un razzismo strisciante che produce esclusione e alimenta le contraddizioni, (Milano emarginante e violenta con i deboli).
  • La televisione inscatola le menti, robotizza la vita, ottunde l'attenzione ("la Televisione e' malata?", incominciano a chiedersi i Guardiani della Societa' dello Spettacolo. "Speriamo che crepi!", rispondiamo noi.)
  • La stupidita' e il conformismo sono diventati obblighi sociali.

Un giovane puo' scegliere solo tra:

  1. diventare scemo come Jovanotti (dimostrazione vivente che il cervello e' un organo superfluo),
  2. diventare odioso come Luca di Montezemolo (il leccaculo dell'Avvocato n° 1)
  3. farsi le pere, per farsi poi togliere la patente da Craxi e disintossicare da Muccioli (a suon di sberle).

la MERDA deborda ovunque, invade tutto, e' sospesa nell'aria che respiriamo, e' disciolta nell'acqua, e, soprattutto, e' prodotta e riprodotta in continuazione, (fabbriche di morte, produzioni inutili e nocive, nucleare etc..).

LA MERDA E' QUESTA STESSO SISTEMA DI FINE SECOLO, TOGLITI I VELI.

Centro d'Iniziativa Luca Rossi
I giovani di Democrazia Proletaria
Collettivi Autonomi


SABATO 25 FEBBRAIO ALLE ORE 15
IN PIAZZALE LUGANO
CONCENTRAMENTO E MANIFESTAZIONE
CON MUSICHE, PERFOMANCES, GRAFFITI PROMOSSI DA :

Centro d'Iniziativa Luca Rossi
I giovani di Democrazia Proletaria
Collettivi Autonomi