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Questa guerra è ingiusta perché è una guerra |
SAPESSI COM'E' STRANO, SENTIRSI ANTIFASCISTI A MILANO
Nella notte tra il 9 e il 10 gennaio, un incendio ha distrutto il bar e
il magazzino dell'O.R.SO (Officina della Resistenza Sociale) in via Gola
16 a Milano.
La ricostruzione più plausibile vuole che "Ignoti", visti
da un abitante della zona intorno alle 4:00, si siano introdotti nel
centro sociale, sollevando il filo spinato situato sul retro dello
stabile, abbiano strappato alcune bandiere e, dopo aver appicato il
fuoco, si siano dileguati, lasciando sul posto una mazzetta da 4 Kg.
Nonostante questa ricostruzione sia suffragata da prove materiali, la
stampa ufficiale e le Autorità hanno indicato nel corto circuito la
causa più probabile.
Oltre ad esprimere la più sentita solidarietà militante all'O.R.SO.,
bisogna dire chiaramente che quanto accaduto non è un fatto isolato, ma
è ricollegabile ad un più generale "risveglio" delle forze neofasciste.
Tutto inizia il 16 marzo del 2004 con l'uccisione di Dax, militante
dell'O.R.SO., per mano di Federico Morbi spalleggiato da due familiari.
Dopo qualche mese di relativa tranquillità, vi è una accelerazione negli
eventi
L'agosto del 2004 non passa tranquillamente per i centri sociali
lombardi: nella notte fra il 31 luglio ed il 1° agosto, una banda
di fascisti se la prende con alcuni militanti del CS Paci Paciana, colpevoli
di essere andati al festival dell'Unità, li aggredisce e ne ferisce due a
coltellate.
Il 10 agosto 2004 sui Navigli, a Milano, nei pressi del
centro sociale Conchetta, una banda di naziskin (tra i quali
Giacomo Pedrazzoli, successivamente fermato) organizza un vero e proprio
raid, durante il quale vengono ferite gravemente sei
persone a colpi di coltello.
Il 15 agosto, tre naziskin, appartenenti al gruppo ultras degli
"Irriducibili", vengono sorpresi da una volante mentre con un piede di
porco tentano di forzare il portone del centro sociale Vittoria, sempre
a Milano.
Solo tre giorni dopo, il 18, un passante chiama i Vigili del
fuoco vedendo le fiamme provenire da un locale al pianterreno del
Cantiere. Sui muri circostanti il centro sociale milanese, compaiono
simboli nazisti e fascisti, tracciati con vernice rossa.
L'8 settembre, invece, scrivono "ANPI Raus" e firmano con una croce
celtica le pareti incendiate dell'ANPI di Busto Arsizio.
Il 20 dicembre, ancora un incendio doloso, questa volta ai danni del
centro sociale Pacì Paciana di Bergamo.
Nel frattempo la Giustizia non sta certo a guardare: è infatti
attivamente impegnata nel processare gli antifascisti.
Ne sanno qualcosa Marta, Milo, Fede e Orlando, arrestati e incarcerati
il 24 marzo del 2004 dalla Digos di Genova in collaborazione con quella
milanese. I quattro sono accusati di aggressione, a causa di una
scaramuccia con dei fascistelli saliti, non si sa se casualmente o meno, sul
treno che portava gli
antifascisti milanesi a Genova, in occasione di una manifestazione in
solidarietà al centro sociale Pinelli, anch'esso obiettivo di attacchi da
parte di estremisti neri.
Solerti nella repressione delle realtà di movimento, le forze
dell'Ordine si dimostrano opportunamente distratte quando far
rispettare la Legge significa sanzionare i neofascisti.
E' cosa nota che esistono gruppi e sedi ben attive nella propaganda razzista
e nazista. Non ci pare che verso questi gruppi ci sia la stessa "attenzione"
che viene riservata ai centri sociali o ad altri soggetti antagonisti.
Eppure il Legislatore sembra avere le idee chiare quando scrive
che è "vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo
avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla
violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi
partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o
presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della
partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a
quattro anni." (legge 205/93, più nota come "Legge Mancino").
D'altro canto tutto questo si inquadra in un clima più generale, fatto di
(neanche troppo ) strisciante riabilitazione del ventennio e del suo duce
(vedi La trasmissione "Porta a Porta" dell'ineffabile Bruno Vespa, o le
dichiarazioni assolutorie di Berlusconi su Mussolini) di premi che portano
il nome dell'ex segretario del MSI, (nonché fucilatore di partigiani e
renitenti alla leva) Giorgio Almirante, definito dalla telepresentatrice
"uno dei padri della democrazia italiana" (sic!), di revisionismo storico
galoppante.
E che dire dei libri antisemiti venduti ai banchetti della Lega Nord, che
peraltro consiglia come lettura il tradizionalista Julius Evola?
In questo clima cultural-ideologico non c'è da stupirsi se in Lombardia, ma
anche in altre città d'Italia, come per esempio dove è stato recentemente accoltellato un
veditore del giornale di strada "Terre di Mezzo", si intensificano da un
lato la presenza, e dall'altro l'aggressività della destra più nostalgica ed
oltranzista, mentre ancora le stragi di Stato e neofasciste degli anni 70
rimangono impunite.
Le lame e gli incendi sono quindi solo la punta d'iceberg di un qualcosa di
più profondo e, sotto vari aspetti, più inquietante.
Da qui la necessità di tornare a proporre valori altri rispetto a quelli del
razzismo becero, dell'autoritarismo e del militarismo imperanti.
Si tratta di una vera e propria battaglia culturale che attende i libertari,
innanzitutto, ma anche tutti coloro che si riconoscono nei valori di
ugualglianza, libertà, solidarietà.
RISORSE
1)Il comunicato dell'O.R.SO.dopo l'incendio doloso
http://italy.indymedia.org/news/2005/01/708469.php
2)La feature di Indymedia sull'incendio all'O.R.SO.
http://italy.indymedia.org/features/lombardia/#2191
3)La fotografia dell'O.R.SO.incendiato
http://www.corriere.it/vivimilano/gallerie/2005/01_Gennaio/10/orso.shtml
4)L'incendio all'O.R.SO.secondo Il Giorno
http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2005/01/10/5366782
5)L'aggressione a Bergamo
http://www.ilmanifesto.it/g8/dopogenova/4117b0eb819dd.html
6)La feature di Indymedia sullo scasso al Vittoria
http://italy.indymedia.org/news/2004/08/601429.php
7) La notizia dell'incendio al Cantiere
http://www.socialpress.it/article.php3?id_article=481
8) Il comunicato del Cantiere dopo l'incendio doloso
http://www.socialpress.it/breve.php3?id_breve=387
9) La notizia dell'incendio alla sede dell'ANPI di Busto Arsizio
http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=8965
10) Il comunicato del Pacì Paciana dopo l'incendio doloso
http://italy.indymedia.org/news/2004/12/697781.php
11) La Legge Mancino
http://www.anpi.it/fn_mancino.htm
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