Influenza aviaria e legge marziale


Information Clearing House

La legge marziale e l'avvento dell'Esecutivo Supremo

Mike Whitney

L'amministrazione Bush sta spingendo verso la militarizzazione del paese. Ogni tragedia nazionale potrebbe essere buona per stabilire la legge marziale e l'autorità suprema del presidente.

Martedì, il presidente Bush ha avvertito la nazione che delle ondate di influenza aviaria potrebbero richiedere delle quarantene di massa rafforzate dall'esercito Usa. Ha detto che l'esercito sarà in grado di "impedire alle persone di essere esposte all'influenza", nonostante abbia mancato di spiegare perché tale compito non possa essere portato a termine dalla Guardia Nazionale. I commenti di Bush echeggiavano gli stessi temi che abbiamo sentito ripetutamente sin dall'uragano.

Katrina, che il presidente ha bisogno del potere per schierare le truppe dentro il paese a sua discrezione e senza alcuna restrizione legale. E' un tentativo evidente di militarizzare il paese e dichiarare la legge marziale, nonostante i media abbiano scrupolosamente evitato queste ovvie conclusioni.

Ora Bush afferma che avrà bisogno di impiegare l'esercito a seguito di un attacco terroristico, di un disastro nazionale, o dopo gli scoppi di una epidemia di influenza. "inviare le truppe" sembra aver preso il posto di "tagliare le tasse" quale risposta unica a tutte le domande poste ad un qualunque membro di questa amministrazione di estrema destra.

"Sono preoccupato per l'influenza aviaria" ha opinato Bush. "Sono preoccupato per quello che uno scoppio di influenza aviaria potrebbe significare per gli Stati Uniti e per il mondo. Se avessimo un focolaio da qualche parte negli Stati Uniti, non dovremmo dunque mettere in quarantena quella parte del paese?

E chi sarebbe in grado di mettere in atto una quarantena al meglio?

Un'opzione è l'uso dell'esercito che è in grado di pianificare e di muoversi. Questo è il motivo per cui avanzo questa proposta. Penso che sia un dibattito importante da avere al Congresso... Penso che il presidente dovrebbe avere tutte le opzioni sul tavolo per capire quali siano le conseguenze -- tutte le risorse sul tavolo, non le opzioni -- le risorse sul tavolo per essere in grado di trattare qualcosa di così importante".

Persino prima di Katrina, Donald Rumsfeld ha ripetutamente espresso interesse nell'usare l'esercito a casa. Secondo molti resoconti, il ritardo nell'ottenere aiuti alle vittime dell'uragano è stato il risultato di una lotta di potere tra l'amministratore e i funzionari locale (il governatore Blanco e il sindaco Nagin) su chi avrebbe dovuto controllare l'operazione. L'amministrazione era determinata fin dall'inizio a federalizzare gli sforzi mettendo in carica il Pentagono. Questo ha causato un ritardo di tre giorni nella risposta federale alla tragedia. La scelta è stata fatta per negare gli aiuti finché il governatore è capitolato. E' impossibile calcolare il numero di vite che potrebbero essere state perse a causa di questa decisione.

L'ostacolo principale nello schema di militarizzazione di Bush è l'atto del comitato Posse, risalente al 1878. L'atto impedisce all'esercito di partecipare in attività di polizia sul suolo Usa. Non impedisce, comunque, all'esercito di aiutare in disastri nazionali. Questo è il problema nella richiesta di Bush per cambiare la legge; mostra un chiaro intento di affermare l'autorità militare ovunque le truppe siano spiegate. Ovviamente non è solo un tentativo di portare aiuti.

Un'attenta osservazione di quel che è successo a New Orleans mostra il pericolo incombente. La presenza militare è stata usata per stabilire tanto l'ordine quanto un precedente per spiegamenti futuri. I mercenari della Blackwater non prendono veramente parte agli sforzi per gli aiuti, ma sono impiegati per perseguitare e intimidire gli abitanti locali con il fine di proteggere la proprietà privata. Una delle loro molte funzioni era di forzare l'evacuazione degli abitanti e sottrarli le loro armi legalmente registrate; una chiara violazione del secondo emendamento. La loro presenza ha lo scopo di moderare le reazioni dei cittadini nel vedere del personale militare sulle loro strade ed aiutarli ad aggiustare gli effetti di una America trasformata.

Il dottor Irwin Redlener, vice presidente della Scuola di salute pubblica per la preparazione ai disastri, della Columbia University, ha detto all'Associated Press che dare all'esercito un ruolo nel rafforzamento della legge sarebbe una "misura straordinariamente draconiana", non sarebbe necessaria per la distribuzione dei vaccini.

"La traduzione di questo è la legge marziale negli Stati Uniti", ha detto Redlener.

Gene Healy, un editore presso il conservatore Cato Institute, ha detto che Bush rischierebbe di minare "un principio fondamentale della legge americana" ritoccando l'atto, che non intralcia la capacità dell'esercito di rispondere ad una crisi.

"Quel che (la legge) fa è porre in alto l'ostacolo per l'uso di truppe federali in ruoli di polizia. Riflette la tradizionale sfiducia dell'America nell'usare eserciti per rafforzare l'ordine a casa, una sfiducia che è ben giustificata". L'uso dell'esercito "può risultare in un serio danno per la vita americana e la libertà", ha aggiunto Healy. (CNN)

L'intento di usare l'esercito in un "ruolo di polizia" crea uno stato permanente di legge marziale che non può essere ben capito fuori contesto. Negli ultimi mesi l'amministrazione ha promosso una serie di cambiamenti drammatici al sistema che hanno sconvolto l'equilibrio tra parti uguali del governo. Solo tre mesi fa, Bush ha steso un ordine esecutivo che ha creato il servizio si sicurezza nazionale (NSS); un ramo dello FBI che ora lavora completamente sotto la sua autorità. E' la prima polizia segreta dell'America; non diversa dalla Stasi della Germania Est o dal KGB dell'Unione Sovietica. Opera completamente al di là della supervisione del Congresso è non risponde che al presidente. E' la Gestapo personale di Bush.

Inoltre, meno di un mese fa il circuito della 4a corte ha stabilito che il presidente ha il potere di dichiarare ogni cittadino americano un "nemico combattente" e rescindere sommariamente tutti i suoi diritti umani e civili; compresi il diritto di conoscere la ragione per cui è stato imprigionato. Il decreto conferisce un'autorità assoluta al presidente e pone fine alla nozione di "diritti inalienabili".

Poi, solo la scorsa settimana la commissione intelligence del senato ha "approvato la legislazione che permette agli operativi dell'intelligence del Pentagono di raccogliere informazioni sui cittadini Usa senza rivelare il loro status come spie del governo". Ora il Pentagono potrebbe condurre delle indagini clandestine su cittadini americani senza le tradizionali garanzie che deve rispettare lo FBI. In effetti, la legislazione revoca le garanzie fondamentali della privacy di cui al quarto emendamento e da "luce verde" al Pentagono per operare in segreto contro cittadini americani, che siano legittimi sospetti di terrorismo o semplicemente nemici politici.

In un altro sviluppo scioccante, il presidente Bush ha detto che porrà il veto al prossimo budget di spesa del Pentagono per 435 miliardi di dollari se la contabilità contenesse qualche provvedimento che limita il "trattamento crudele, inumano e degradante di prigionieri". L'atto del presidente implica che ha il diritto di torturare ed abusare secondo il suo solo giudizio, in chiara violazione delle convenzioni di Ginevra, il trattato del 1996 sulla tortura e l'ottavo emendamento.

E, infine, la versione rivista del Patriot Act si sta facendo strada velocemente al Congresso. La nuova edizione svuota di contenuto gli ultimi deboli stralci del quarto emendamento e spiana la strada per i "mandati di comparazione amministrativi", che permettono il rafforzamento della legge per svolgere ricerche senza il controllo giuridico.

Questo è il contesto in cui dovremmo valutare la spinta ad usare l'esercito per le questione domestiche. Ogni cambiamento che ha avuto luogo entro il governo è stato previsto per uno scopo solo; incrementare il potere del presidente. Se il congresso sceglie di revocare l'atto del comitato Posse, avranno rimosso l'ultimo frammento di traballante impalcatura che protegge il nostro paese dal divenire de facto una dittatura militare. Il potere di schierare le truppe entro la nazione è il potere di usare l'esercito contro cittadini americani. Trasforma "l'esercito del popolo" in una minaccia diretta alla democrazia che si suppone debba invece servire.

Questa è la visione di fondo dei globalisti che controllano attualmente tutte le leve del potere statale a Washington. Ora hanno articolato la loro intenzione di usare ogni immaginabile tragedia nazionale per raggiungere il loro obbiettivo di colonizzare l'America mediante la forza delle armi e stabilire l'autorità suprema del presidente.

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