I costi del nucleare
I COSTI ECONOMICI DEL NUCLEARE
Sintesi del rapporto
Maggio 2007
* Questo rapporto, elaborato da un gruppo di ricercatori indipendenti, dimostra come a causa dei costi, dei lunghi peri odi di costruzione, degl i enormi contributi richiesti, delle preoccupazio ni riguardo alla sicurezza e alle incertezze legate a tecnologie non ancora provat e, le centrali nucleari r appresentino un pericoloso e costoso diversivo per le politiche di sa lvaguardia del clima globale. Esistono alternative molto piu` efficaci, sicure e meno costose come le tecnologie che usano le fonti rinnovabili e quelle che aumentano l'efficienza energetica. *
Nel mondo i progetti di cost ruzione di centrali nucleari in corso sono molto al di sopra dei costi previsti, fino ad arrivare a costi del 300% superiori rispetto alle
previsioni. Questo vuol dire che in futuro questi progetti non saranno competitivi con i programmi di efficienza energetica o con le fonti rinnovabili.
* I continui ritardi nella fase di costruzione delle centrali nucleari, fino a 4 anni in piu` rispetto alle previsioni, stanno contribuendo ad aumentar e i costi e le preoccupazioni degli investitori. Questi ritardi, aggiunti ai normali tempi di pianificazione e costruzi one, dimostrano semplicement e che le nuove centrali nucleari non sono una soluzione per affrontare i cambiamenti climatici. *
L' industria nucleare sta promuovendo un a nuova generazione di reattori non ancora provati, che laddove in costru zione stanno gia` affront ando seri problemi
di sicurezza. *
I problemi storici non risolti e l'imprevedibi le futuro sugli effettivi costi rende il nucleare meno competitivo rispetto alle fonti rinnovabili e ai programmi di
efficienza energetica, come sottolineato negli scenari present ati nel Rapporto Energy [R]evolution di Greenpeace. Introduzione
* L'industria nucleare civile ha oltre 50 ann i. Dopo un cosi` lungo periodo ci si sarebbe aspettati un miglioramento nelle tecnologie e nell'esperienza e risultati di una maggiore convenienza economica. Questo non e` successo. Il tanto pubblicizzato "Rinasciment o nucleare" presuppone che i nuovi impianti vengano costruiti in maniera piu` econom ica rispetto alle alternativ e esistenti, sia in termini di tempo che di costi, e che funzioneranno in maniera piu` attendibile e che i costi degli obblighi a lungo termine - come lo smaltimento dei rifiuti e di smantellamento a fine vita - si stabi lizzeranno. Tuttavia l' industria nucleare, nonostante affermi il contrario, sta af frontando grandi problemi di costi che
crescono vertiginosamente, di ritardi nella costruzione degli impianti, di scarsa sicurezza e, soprattutto, di una crisi nella domanda global e di tecnologia nucleare. Aumento dei costi di costruzione *
I risultati economici del nucleare dipendono strettamente dai costi di costruzione, e i ritardi nella costruzione hanno un avuto un im patto significativo
sui costi del nucleare. I costi totali e i costi di costruzione sono a loro volta strettamente collegati: un aumento nel tempo di costruzione porta a un incremento dei costi, poiche' aumentano gli interessi tota li sul capitale prestato per costruire l'impianto. Ques ti problemi si verificano in differenti regioni del mondo. Paese dopo paese i programmi di costruzione nucleare sono stati considerati fuori budget. Negli Stati Uniti una valutazione effettuata su 75 reattori nucleari stimava i costi previs ti sui 45 miliardi di dollari (34 miliardi di euro), ma i costi effettivi dei 75 reattori sono stati 145 miliardi di dollari ( 110 miliardi di euro). In India, il paese con l'esperienza piu` recente in costruzione, i costi completi degli ultimi dieci reattori sono aumentati del 300% rispetto al budget previsto all'inizio. Aumento dei tempi di costruzione Uno studio condotto dal Consiglio Mondiale dell'Energia (WEC) ha mostrato che in tutto il mondo i tempi di costruzione pe r i reattori nucleari sono aumentati dai 66 mesi a 116 mesi tra il 1995 e il 2000. L'aumento dei tempi di costruzione e` sintomatico di una serie di problemi, tr a i quali la gestione de lla costruzione di reattori sempre piu` complessi. Questi enormi ritardi, che sono un elemento fondamentale delle difficolta` dell'industria nucleare, di mostrano che il nucleare non puo` essere una risposta tempestiva per i cambiamenti climatici. Attualmente vi sono solo 22 reattori in costruzione nel mondo. La maggior parte (17) sono in costruzione in Asia. Ben 16 dei 22 sono in costruzione in base a progettazione cinese, indiana o russa, sebbene probabilmente ne ssuno di questi progetti verra` esportato in Paesi dell'OCSE. Per 5 dei 22 reattori la costruzione e` cominciata oltre 20 anni fa , e ha suscitato seri dubbi riguardo la possibilita` di essere ultimata secondo i tempi previsti. Ci sono poi 14 rea ttori dei quali la costruzione e` stata cominciata ma e` attualmente sospesa, 10 dei quali nel Centro e nell'Est dell'Europa. Tecnologie non provate L'industria nucleare sta promuovendo una nuova generazione di reattori (Generazione III e III+) nella speranza che arrivera` un'ondata di ordinativi nei prossimi anni. Tuttavia questi reattori non s ono stati ancora testat i ne' provati. La storia e l'esperienza del reattore in cost ruzione in Finlandia hanno gia` dimostrato che andranno incontro a enormi ritardi e aumenti dei prezzi di costruzione e che
potranno dare ben poco contributo alla ri duzione degli impatti sul riscaldamento globale. Reattori di generazione III: l'unico reattore di questo genere attualmente in uso e` l'ABWR prodotto in Giappone. Alla fine del 2006, 4 reattori del genere erano in servizio e due in costruzione a Taiwan. I costi totali di costruzione per le prime due unita` sono state ben superio ri a quelle previste Ulter iori problemi sono sorti con la scoperta di una crepa nelle pale delle turbine dei due impianti. Reattori di generazione III+ : non ne e` st ato completato ancora nessuno e solo uno e` in costruzione. I modelli piu` proposti degli ultimi progetti sono la nuova generazione di reattori ad acqua pressurizza ta, in particolare l'EPR, il Reattore Europeo ad acqua pressurizzata di Ar eva e lo statunitense AP1000 della Westinghouse. Sono stati sviluppati altr i progetti tra cui il ca nadese ACR-1000 Advanced Candu e i reattori a gas ad alta temperatura. Il piu` sviluppato della serie e` una versione sud-africana del PBMR. Reattori di Generazione IV: ancora piu` co stosi sono i progetti ancora sulla carta per i Reattori di IV generazione al plutonio . Durante le messa in pratica di diversi progetti sono sorte delle complicazioni te cniche che hanno fatto si` che i reattori non saranno pronti per almeno due decadi, m entre i costi del ritrattamento del combustibile non sono ancora chiari. Un caso studio: il reattore Olkiluoto-3 in Finlandia
Il progetto di costruzione del reattore Olkiluoto-3 in Finlandia in poco tempo e` diventato un esempio di tutto cio` che puo` andare storto in termini economici con la costruzione di nuovi impianti nucleari. Ha dimostrato i problemi chiave di ritardi di costruzione legati ad aspetti di sicure zza, agli aumenti eccessivi di costi, come pure emerge un serio dubbio di sussid i di stato nascosti che stanno ora affrontando diverse accuse sul piano legale . Nel dicembre del 2006, dopo soli 16 mesi di costruzione, la francese Areva ha annunciato che il reattore era gia` indietro di 18 mesi rispetto al programma , e sembra che il progetto uscira` fuori budget di almeno 700 milioni di euro. Il mercato e` sfavorevole al nucleare I costi dell'energia nucleare sono sempre stati discutibili. Il fatto che i consumatori e i governi abb iano spesso coperto i risch i di investimento in impianti nucleari (con tasse e sussidi di vario tipo) ha port ato le aziende ad essere separate da questi rischi e ad esse re in grado di avere soldi a tassi di interesse che riflettono un rischio minore di quello reale.
Tuttavia, a seguito della liberalizzazione dei mercati dell'elettricita` in molti Paesi, il rischio che gli impianti potessero costare molto piu` del previsto e` stato trasferito a chi sviluppa i progetti industriali, che e` vi ncolato al parere di banche, azionisti e agenzie di credito. Queste organizzazioni finanziarie vedono gli investimenti in ogni tipo di impianto energetico come un rischio, facendo aumentare il costo del capitale a livelli a cui il nucleare non puo` piu` competere. Di conseguenza, quando i consumatori non coprono piu` il rischio economico di un nuovo impianto, l'energia nu cleare, che unisce prezzi alti e non competitivi con poca affidabilita` e seri rischi di aumento dei costi, non ha possibilita` in Paesi che hanno un mercato liberalizzato. Per es empio, il progetto del reattore a Olkiluoto e` in costruzione come parte di un contratto a condizioni fisse, per ridurre il rischio del compratore. I dettagli su come il progetto sia stato finanziato non sono stati pubblicati e sono attualmente oggetto di investigazione per aver trasgredito i regolamenti europei sugli aiuti di stato con particolare riferimento agli oltre 610 milioni di eur o di sussidi che il progetto ha ricevuto dal governo francese. Le alternative - efficienza energetica e rinnovabili
La grande potenzialita` dell'efficienza energetica implica che debba essere considerata la pietra miliare delle futu re politiche energetiche. Modifiche nella produzione, nella trasmissione e nell'uso final e dell'energia (incluso il trasporto) potrebbero dimezzare il consumo del l'energia globale con un risparmio equivalente a 9.000 milioni tonnellate di petrolio l'anno entro il 2050. Nel 2005 la produzione globale di energia nucleare e` st ata l'equivalente di 627 milioni di tonnellate. Se a questo si aggiunge la rapida cresci ta delle energie rinnovabili, che stanno diventando sempre piu` competitive, significa che il futuro dell'industria nucleare appare tutt'altro che certo. Lo scenario del rapporto di Greenpeace mostra che, a lungo termine, l'energia rinnovabile sara` molto piu` economica rispetto alle risorse di energia tradizionali, e ridurra` la dipendenza dei prezzi dei mercati mondiali dai combustibili fossili e dal nucleare
Fonte
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