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Questa guerra è ingiusta perché è una guerra |
LIBERTARI CONTRO TUTTE LE GUERRE
La
prospettiva di una nuova guerra del Golfo sembra ogni giorno più
ineluttabile.
Contemporaneamente in Cecenia, in Costa D'Avorio, in Palestina le guerre
coloniali si moltiplicano, e, condotti
apertamente dagli Stati ricchi o manipolati al profitto del capitale, in
particolare delle multinazionali, i conflitti
insanguinano il mondo intero.
Il
capitalismo ha bisogno di guerre per manifestare il suo dominio. Le guerre
sono dirette contro i paesi poveri,
per
permettere ai paesi dominati di sfruttare le loro ricchezze naturali e a
detrimento delle popolazioni locali.
Arrivano
spesso dopo un sostegno occidentale, durato anni, ai dittatori in carica. E'
il caso ad esempio dell'Irak,
in cui
Saddam Hussein é stato per molto tempo aiutato dai paesi ricchi prima di
diventare un uomo da
abbattere.
Quando gli Stati ricchi fanno la guerra, non si preoccupano nemmeno per un
secondo dei popoli. La
liberazione dalle dittature che opprimono queste popolazioni é necessaria; è
ancora più indecente servirsene
come
pretesto per bombardarle.
I potenti
dei paesi ricchi lo riconoscono cinicamente. la guerra è una "buona cosa"
per uscire dalla "incertezza
economica". Tradotto: il saccheggio delle ricchezze naturali di alcuni paesi
é necessario per accrescere i profitti
delle
grandi imprese. E investire negli armamenti e nell' "antiterrorrismo"
piuttosto che nei servizi pubblici e
sociali é
la scelta chiaramente fatta da tutte le classi dirigenti occidentali.
Ma ancora
prima di ogni considerazione sulle motivazioni economiche queste guerre sono
guerre di egemonia.
Sono
guerre d'influenza tra paesi dominanti, che devono dimostrare e rafforzare
la propria supremazia. Gli Stati
Uniti
vogliono dimostrare tutta la loro onnipotenza militare per ridurre al
silenzio, con il terrore, ogni rimessa in
causa
della loro egemonia e ogni contestazione del saccheggio del pianeta
organizzato a loro vantaggio.
Il
capitalismo deve terrorizzare le popolazioni per continuare a sfruttarle. .
Le guerre imperialiste intraprese dai
paesi
ricchi sono l'eco esterno delle politiche di sicurezza condotte all'interno.
I conflitti militari e la
criminalizzazione della povertà sono le due facce di una stessa medaglia da
un dollaro o un euro!
Il vero
"Asse del Male", responsabile di centinaia di migliaia di morti al mondo, é
il capitalismo, la corsa al
profitto,
lo sfruttamento che genera la miseria e la disperazione.
I capi di
Stato che si riuniranno ad Evian (Francia) a giugno in occasione del
prossimo G8 sono dei criminali,
allo
stesso tempo di guerra ed economici.
Nei paesi
ricchi vanno al potere calpestando tranquillamente le garanzie democratiche
pur dei regimi borghesi:
lo
dimostra l¹elezione su ricatto di Jacques Chiraq in Francia, le frodi
elettorali nell'elezione di George W. Bush,
le
pratiche mafiose di Silvio Berlusconi, Putin eletto grazie a una guerra che
lui stesso ha fatto esplodere, etc. -
Poi, per
di più, impongono le loro decisioni al resto del mondo. 8 persone che
decidono per 6 miliardi, non c'é
giustizia!
Violano le regole internazionali minime (come a Gantanamo dove 600
prigionieri sono detenuti in
totale
illegalità); ignorano le decisioni dei fantocci internazionali che hanno
loro stessi edificato, come l'ONU,
per
cercare di rendere credibile una loro volontà democratica.
Ovunque
nel mondo, le nostre organizzazioni, sindacati, reti e comunità si oppongono
alle guerre e partecipano
alla
costruzione di un vasto movimento di rifiuto della barbarie. Dobbiamo essere
sempre più numerosi, e
potremo
mettere in scacco la logica di morte del capitalismo.
La guerra
serve sempre ai ricchi, uccide sempre i poveri.
No alla guerra in Irak, in Cecenia, in Palestina, in Costa d'Avorio!
Per un disarmo e una smilitarizzazione dappertutto nel mondo!
Libertà per i popoli e diritto all'autodeterminazione!
Solidarietà con i popoli vittime delle dittature!
A
Contre-courant (Francia), Agencia de difusion alternativa Macandal
(Argentina), A-infos, Al Badil Al
Chooui Al
Taharouri (Libano), Alternative libertaire (Francia), Alternative libertaire
(Belgio), Anarchist Black
Crescent
(Ankara, Turchia), Assembleia Libertária do Porto (Portugal), Anarchist
Black Cross (Sudafrica),
Anarchist
Black Cross Düsseldorf (Germania), Bikisha Media Collective (Sudafrica),
Calle Luna (Francia),
Citizens
of the World (Canada), Collectif mulhousien pour la paix en Palestine-Israël
(Francia), Confederacion
General
del Trabajo (Spagna), Comité indigène populaire d'Oaxaca-Ricardo Florès
Magon (Messico),
Emergency
Mass action, Federaçao Anarquista Gaucha (Brasile), Federation of German
Anarchists - Group of
Düsseldorf
(Germania), Federazione dei Comunisti Anarchici (Italia), Freedom Press
(Londra, Gran
Bretagna),
Industrial Workers of the World-Thunder Bay Branch (Ontario, Canada),
Infoshop. org,
Kontrapunkt, No Pasaran (Francia), No Subject Collective (Connecticut, Stati
Uniti), Organisation socialiste
libertaire
(Svizzera), Ras l'Front Mulhouse (Francia), Red Libertaria Apoyo Mutuo
(Spagna), Unicobas (Italia),
Zabalaza
Action Group (Sudafrica), Zabalaza Books (Sudafrica), Zadar Anarchist Front
(Croazia)
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