PER COMBATTERE LA FAME BASTA PAGARE UN GIUSTO SALARIO


marzo 2003, da Labour Behind the Label

 

La multinazionale veneta sarebbe di maggior aiuto alla causa della lotta contro la fame nel mondo se decidesse finalmente di corrispondere a chi lavora per lei in ogni parte del mondo salari in linea con il costo della vita. Dall'indagine "Wearing thin: the state of pay in the fashion industry, 2000-2001" (scaricabile dal sito http://www.cleanclothes.org), condotta dall'organizzazione inglese Labour Behind the Label, aderente alla rete della Clean Clothes Campaign, Benetton risulta essere una delle aziende meno attente al problema dei livelli retributivi nei paesi di delocalizzazione. Riferirsi costantemente ai minimi salariali locali, come fa Benetton, significa mantenere consapevolmente intere comunita' al di sotto della soglia di povertà.

Il Coordinamento Lombardo Nord/Sud del Mondo ha scritto alle grandi associazioni pacifiste italiane invitandole a non accettare eventuali traini promozionali da parte della Benetton in campagne di solidarietà con la popolazione irachena, come invece avvenne durante la guerra del Kosovo (ricordate la campagna 'Benetton per il Kosovo' lanciata dalla multinazionale proprio mentre negava la presenza di bambini, profughi kurdi, nelle sue fabbriche turche?)
(per informazioni:
Ersilia Monti - Clean Clothes Campaign)