LIBERATE MARIA MEJIA
SEMPRE IN PRIMA LINEA PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DELLE MAQUILAS IN GUATEMALA, ADESSO E' DETENUTA INGIUSTAMENTE NEGLI STATI UNITI E OCCORRE FARE PRESSIONE PER LA SUA SCARCERAZIONE


Settembre 2005, dalla Campagna Abiti Puliti

 

Campaign for Labor Rights (CLR) richiede alla società civile internazionale di mobilitarsi per ottenere la liberazione di Maria Mejia. Detenuta da più di due mesi negli Stati Uniti, Maria Mejia è una leader delle lotte sindacali in difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici alla Cimatextiles e alla Choi Shin (imprese di proprietà Taiwanese e fornitrici di Liz Claiborne) e più recentemente alla Nobland (di proprietà koreana e fornitrice di Target, JC Penney e GAP) in Guatemala.

1) Dettagli sulla detenzione di Maria Mejia.
2) Lettra da inviare allo Houston Immigration Office.
3) Note su Maria Mejia e sulla situazione dei diritti sindacali in Guatemala.

1) Dettagli sulla detenzione di Maria Mejia

Maria Mejia è una storica lavoratrice e attivista sindacale delle maquilas arrestata dall’Ufficio Immigrazione degli Stati Uniti all’aeroporto internazionale di Houston il 5 luglio.
Maria Mejia è stata schedata come richiedente asilo politico ed è attualmente imprigionata in un centro di detenzione per immigrati vicino all’aeroporto. Maria Mejia ha richiesto di essere rilasciata sulla parola in modo da poter portare all’attenzione il suo caso.
Dall’11 Settembre, l’Ufficio immigrazione non rilascia immigrati detenuti negli aeroporti (soprannominati “ alieni in arrivo”). E’ necessario il vostro aiuto per fare pressione sull’Ufficio Immigrazione affinchè rilasci Maria Mejia. Mandate urgentemente via fax la lettera allegata (senza aggiungere o modificare alcuna informazione). Se possibile, inviate una copia della lettera a Maria Mejia direttamente al seguente indirizzo:
Maria Mejia Perez, Alien # 96043644
c/o ICE Immigration and Custom Enforcement Facility
15850 Export Plaza Drive
Houston, TX 77032.

2) LETTERA DA INVIARE IMMEDIATAMENTE ALLO HOUSTON IMMIGRATION OFFICE
Charles Arendale
Field Office Director-Detention and Removal
United States Immigration and Customs Enforcement
5520 Greens Rd.
Houston, TX 77032
Fax: 281-985-8465 Attn: Officer DeMary
Re: Mary Mejía Perez, A96043644

Dear Mr. Arendale:
I am aware that Mary Mejia Perez has been held in your facility in Houston, TX since July 5th and has made a request for parole while her
petition for asylum is considered.
Ms. Mejia Perez is a tenacious defender of the rights of sweatshop workers in her country. While working as a machine operator she was a
leader in the organizing campaign at her plant, went on to become an organizer, led workers in seeking justice in workplaces controlled
through fear and intimidation, and raised awareness of sweatshop conditions in her own country and in the U.S. She has been extensively
interviewed during international delegations, including during visits by members of the U.S. Congress who visited Guatemala to gain deeper
understanding of the labor rights situation in that country.
I understand that parole is at your discretion. As one of Ms. Mejía's activities supporters in Italy, I respectfully request that you grant Ms. Mejía
parole. Sincerely,
[nome e indirizzzo]

3) Note su Maria Mejia e sulla situazione dei diritti sindacali in Guatemala.

Maria Mejia era la principale coordinatrice delle due più importanti campagne in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici delle maquilas in Guatemala: Cimatextiles/Choishin and Nobland.
Gli attivisti delle campagne subiscono regolarmente serie minacce e violenze. Maria Mejia è stata identificata e direttamente minacciata per il suo ruolo centrale nella costruzione di realtà sindacali, di contatto e di supporto fornito ai lavoratori per organizzare azioni collettive dentro alle fabbriche e preparare manifestazioni fuori dai cancelli, oltre al suo prezioso lavoro di informazione e sostegno ai lavoratori in caso di licenziamento.
Il suo ruolo, centrale per il rafforzamento della presenza del sindacato nelle maquilas, costituiva il vero motore delle campagne.
Tra il 2000 e il 2005 cinque leaders sindacali sono stati assassinati mentre svolgevano la loro attività in Guatemala. In nessun caso è stata ottenuta giustizia. Nella storia della brutale repressione contro gli attivisti sindacali nel paese, dal 1979 ad oggi, nessuno è stato mai dichiarato colpevole o condannato.

Per maggiori informazioni
http://www.campaignforlaborrights.org/alerts/2005/aug08-union.html