SCARPE NEW BALANCE, ABUSI E SFRUTTAMENTO PRESSO FORNITORE CINESE
UN DOSSIER DOCUMENTA CONDIZIONI DI LAVORO INUMANE


Febbraio 2006. Estratto da: RSI News, 18.1.2006 a cura della campagna Abiti Puliti


Due organizzazioni statunitensi, National labor committee e China labor watch, hanno diffuso un dossier, in cui documentano le condizioni di sfruttamento di cui sono vittime i lavoratori di una fabbrica cinese, la Hongyuan Shoe, situata nella provincia del Guangdong, che rifornisce la marca americana di scarpe da ginnastica New Balance. Le scarpe sono vendute a 85 dollari ma i lavoratori che le producono sono pagati 41 cents l’ora, costretti a lavorare per una media di 15 ore al giorno, 6-7 giorni la settimana, senza alcun giorno di riposo. Gli straordinari non vengono retribuiti e per ogni minuto di ritardo la multa è pari a un’ora e mezza di paga. Chi diffonde voci, incita allo sciopero o introduce estranei all’interno della fabbrica, viene licenziato e denunciato per attività criminali. Gli operai sono ammassati in dormitori fatiscenti, con letti a tre livelli. Le donne devono farsi la doccia di fronte agli uomini. Il cibo fornito è immangiabile e il riso è contaminato da feci di topo, mentre l’acqua da bere è a pagamento. L’aria della fabbrica è impregnata dai vapori della plastica e in alcuni reparti il rumore è tale che i lavoratori devono urlare e comunicare a gesti. I nuovi assunti sono costretti a firmare un contratto senza valore, che serve solo per essere esibito ad eventuali ispettori di New Balance e Wal-Mart. La Hongyuan Shoe rifornisce anche Wal-Mart e produce scarpe per ragazzi delle tartarughe Ninja. In un proprio documento dello scorso giugno, New Balance dichiara di avere a cuore le condizioni di lavoro presso i suoi fornitori e di averne affidato il monitoraggio all’organismo di auditing Verité, il quale stenderebbe regolari rapporti.
Il dossier è scaricabile dal sito: www.rsinews.it