LIBERATO MARTIN BARRIOS, DIFENSORE DEI DIRITTI DEI LAVORATORI E DEGLI INDIGENI MESSICANI.
GRAZIE A UNA EFFICACE CAMPAGNA INTERNAZIONALE


Febbraio 2006. Dalla Clean Clothes Campaign

 

Ingiustamente accusato di aver tentato di ricattare il proprietario di una fabbrica di abbigliamento che teneva sotto osservazione, Martin Amaru Barrios Hernandez, presidente della Commissione per i diritti umani e del lavoro della regione di Tehuacan, in Messico, è stato arrestato il 29 dicembre 2005 dalla polizia dello stato del Puebla e trasferito in una prigione della capitale. L’episodio è avvenuto a due anni esatti dal suo sequestro e dall’aggressione subita ad opera di alcuni sconosciuti. Il 12 gennaio, in seguito a una intensa campagna di pressione internazionale, Martin Barrios è ritornato in libertà, senza però che le autorità messicane si siano pronunciate chiaramente sul suo caso. All’epoca dell’arresto Barrios stava assistendo 163 dipendenti ingiustamente licenziati dalla maquila Confecciones de Calidad di proprietà di Lucio Gil Zarate, che poi l’ha denunciato. In quegli stessi giorni la giornalista indipendente Lydia Cacho veniva a sua volta arrestata a Cancun con l’accusa di diffamazione nei confronti del re messicano del denim (tessuto per i jeans), Kamil Nacif, di cui aveva documentato il coinvolgimento in un giro di prostituzione infantile. Barrios è coautore del dossier “Tehuacan: blue jeans, blue waters and worker right”, pubblicato dalla Commissione e da Maquila solidarity network, che documenta la violazione dei diritti del lavoro e dell’ambiente nell’industria dell’abbigliamento per l’esportazione di Tehaucan. La Clean Clothes Campaign ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della campagna di pressione pubblica.