Il nostro gruppo si impegna a lottare:
1) contro il patriarcato e i meccanismi di esclusione e subordinazione
delle donne, in tutte le forme in cui si manifestano nel pianeta;
per l'uguaglianza formale e sostanziale nei diritti e nelle opportunità,
come necessaria transizione storica a un nuovo assetto rivoluzionario
in cui i bisogni, il diritto, le relazioni non saranno più
fondati sul modello maschile;
2) per la costruzione di una soggettività femminile
autorappresentata, libera dai vincoli dell'immaginario maschile;
3) per una teoria e una pratica di relazione tra donne che
riconosca le rispettive identità (di classe, etniche,
generazionali, di orientamento sessuale, culturali) favorendo
un percorso di liberazione integrale dal sistema delle oppressioni.
Riteniamo che:
1) la maggior parte delle donne vive diverse oppressioni:
per essere donna, per la posizione di classe, per l'appartenenza
etnica, per l'età, per l'orientamento sessuale se non
si riconosce eterosessuale. Le diverse forme di oppressione,
quando si accumulano sullo stesso individuo, non sommano i loro
effetti negativi ma li moltiplicano.
2) Il complesso sistema delle oppressioni si rafforza alimentando
e sostenendo tutte le forme di dominio, in modo da dividere gli
oppressi e creare privilegi.
3) La liberazione della donna può realizzarsi solo
attraverso una alleanza con gli altri soggetti oppressi: i proletari,
i giovani, le nazionalità dominate, i gay e le lesbiche.
Tutti i soggetti devono avere pari dignità E nessuno è
legittimato ad adottare la tattica dei due tempi, cioè
a posticipare la lotta per la liberazione da una oppressione
rispetto ad un'altra ritenuta prioritaria.