VIOLENZE URBANE
LA CITTA' DI TORINO CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. RICERCA AZIONE NELL'AREA URBAN DI TORINO IN UN CONFRONTO ITALIANO ED EUROPEO



maggio 2004, Dagli enti organizzatori.

 

Si è concluso il 27 aprile il convegno sulla violenza di genere organizzato dal comune di Torino con l'Università e il Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne.
I gruppi di lavoro hanno approfondito temi di grande importanza: "La visibilità dei servizi", "Interventi con i maltrattanti", "Azioni di prevenzione e sensibilizzazione: definizione e metodologie".
Il convegno, presso la sede di Torino Incontra, si è aperto con l'introduzione Susanna Rorato - Dirigente del Settore Pari opportunità e Politiche di genere Comune di Torino e i saluti di Rodolfo Poli, Questore di Torino, Achille Catalani, Prefetto di Torino e Paola Pozzi, Assessore al Sistema Educativo e alle Politiche di Pari Opportunità del Comune di Torino e Presidente del Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne.
Il progetto ha sperimentato l'acquisizione di strumenti per l'identificazione e l'analisi di ambienti a rischio rispetto alla violenza sulle donne, nella famiglia e fuori dalla famiglia, attraverso una ricerca e l'individuazione di indicatori significativi. Ha predisposto metodologie per la ristrutturazione e organizzazione del lavoro nei servizi territoriali e definito procedure condivise tra differenti organismi attraverso protocolli di intesa e/o l'avvio di progetti interistituzionali.
Si è posto, infine, l'obiettivo di costruire una rete fra le città volta a definire metodologie comuni di approccio di genere nel campo degli interventi antiviolenza.

Nello specifico ha consentito l'approfondimento del fenomeno "Violenza alle Donne" relativamente al quartiere Mirafiori Nord, articolandosi in più fasi e azioni: la ricerca condotta dal Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne dell'Università degli Studi di Torino ­ CIRSDe, i seminari di formazione rivolti agli operatori e alle associazioni del Coordinamento Cittadino Contro la Violenza alle Donne e gli incontri per la formazione dei nodi di rete locali.
La ricerca non si è limitata a fotografare una situazione di fatto ma ha suggerito modi per affrontare e risolvere problemi. In questo senso offre un contributo alla comprensione della violenza contro le donne ed individua anche nodi da sciogliere e prospettive interne alle "politiche pubbliche", che in parte sono già avviate, indicando la direzione nella quale si possono sviluppare.
"La dimensione del fenomeno della violenza e dei maltrattamenti contro le donne ­ spiega la coordinatrice del gruppo di lavoro prof.ssa Franca Balsamo ­ si configura come un'"area grigia" che appare soltanto in determinate condizioni. La ricerca, che si svolge in un quartiere dalle caratteristiche medie non così dissimili dall'intera Città, mette in rilievo che le donne che hanno subito una qualche forma di violenza negli ultimi due anni sono il 22,3%. Di queste soltanto una parte si è rivolta ai servizi o ad altre persone per denunciare la violenza o per ricevere aiuto.
La ricerca Urban ci dice che le donne che hanno dei dolorosi segreti possono tacere, anche per lungo tempo, ma se poi trovano chi ha volontà di ascolto si liberano del peso raccontandola e parlandone".

La ricerca è stata condotta attraverso un'indagine di tipo quantitativo, sulla percezione della violenza condotta con interviste telefoniche a un campione molto ampio di donne e uomini residenti nell'area (1000 donne e 300 uomini); un approfondimento attraverso interviste qualitative a testimoni privilegiati, scelti sulla base della loro conoscenza del territorio e della loro esperienza rispetto al fenomeno in esame; un'indagine qualitativa realizzata con colloqui in profondità con donne che avevano dichiarato, durante l'intervista telefonica, di aver subito una qualche forma di violenza; un ciclo di seminari sul tema violenza e genere; gruppi di lavoro per la formazione di nodi di rete e l'integrazione di metodologie di lavoro nei servizi.

Tra i dati rilevanti il fatto che violenze e maltrattamenti avvengano nel 77,4% nell'ambiente domestico, che nel 63,2% l'autore è il coniuge e comunque fino all'80,2% una persona strettamente legata all'ambiente familiare. La famiglia diventa così il luogo dalla doppia valenza per le donne: da un lato ambiente protetto e dall'altro ambiente ad alto rischio.
La ricerca ha analizzato anche gli aspetti relativi alla sensibilità degli operatori dei servizi nei confronti della problematica verificando una differente sensibilità in riferimento al genere: più rilevante in percentuale una sensibilità "alta" da parte delle donne, mentre gli uomini si attestano su un livello medio più diffuso.
La percezione della sicurezza nel quartiere è considerata buona indistintamente per circa un 60% di donne e uomini ma per quanto riguarda la propria sicurezza personale solo il 57,9% delle donne si sente sicuro contro il 76,7% degli uomini.
L'indagine analizza, inoltre, la presenza di stereotipi e il livello di tolleranza rispetto alla violenza e solo per il 49,3% delle donne e il 33,6% degli uomini risulta scarsa presenza di stereotipi rispetto a violenza e maltrattamenti e un basso livello di tolleranza alla violenza.

Il convegno si è proposto quale momento conclusivo del progetto di ricerca azione "Rafforzamento della Rete antiviolenza tra le città URBAN Italia", nato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale "Azioni Di Sistema" del Ministero del Welfare per le Regioni Obiettivo 3 Nord. Il percorso ha coinvolto Torino insieme ad altre 8 città: Milano, Mola di Bari, Caserta, Carrara, Crotone, Mister Bianco (CT), Pescara e Taranto proponendosi quale strumento e risorsa per tutti i soggetti e le reti che operano a livello cittadino in questo ambito.