ROMA: MANIFESTANO
GLI IMMIGRATI DEL BANGLADESH
DOVE GLI
USA FANNO MINISTRI I TALEBANI
Smentendo molte equazioni e campagne xenofobe, il 24 ottobre dalla mattina fino alle 14 centinaia di immigrati dal Bangladesh hanno presidiato la loro ambasciata in via Bertoloni (piazza Ungheria) con striscioni e slogan contro le guerre di religione, per la pace e la democrazia, contro il fondamentalismo islamico "made in Usa".
La situazione in Bangladesh é solo in apparenza paradossale. Dopo che l'ex presidente donna Sheik Hasina in settembre aveva rifiutato a una delegazione Usa guidata da Jimmy Carter, come già all'ex presidente Clinton, l'esclusiva sui giacimenti di gas naturale di Chittagong, unica ricchezza di quel poverissimo paese, il 1° ottobre un'alleanza fra i nazionalisti di destra del BNP e due partiti islamici, apertamente sostenuta dagli Usa, ha conquistato la maggioranza con appena il 40% dei voti validi, grazie al meccanismo elettorale ed a brogli giunti fino al sequestro delle urne da parte dei militari.
Due dei ministri insediati dall'islamica Jamati Islami, odiata dalla popolazione perché alleata degli occupanti pakistani e complice delle loro stragi durante la guerra d'indipendenza del '71, sono Taliban reduci dalla guerra afghana e poi responsabili di numerosi attentati in Bangladesh. Infatti il giorno dopo le elezioni un attentato a Zilur Rahman, leader della democratica Lega Awami estromessa dal potere, ha aperto una catena di attentati e incendi costata in venti giorni 138 morti, rivolta contro le opposizioni di sinistra e le minoranze religiose (20% hindu e 7% cristiani).
In Bangladesh, un paese di 120 milioni di abitanti tornato alla democrazia nel '90 dopo quindici anni di dittatura militare, si rischia una feroce guerra civile e di religione. Questo denunciano gli immigrati in Italia, quasi tutti di religione musulmana ma in grande maggioranza di orientamento democratico e "contrari a ogni guerra e ad ogni fondamentalismo, nel nostro paese come in tutto il mondo", dice il presidente della loro associazione Md. Golam Kibrya (regolarmente eletto, e anche questa é un'anomalia positiva fra le comunità immigrate). E confessa il suo stupore: come possono gli Usa proiettare al governo in Bangladesh quei terroristi che dicono di combattere altrove?
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