LA MATERNITA' E' UNA SCELTA, LA SALUTE E' UN DIRITTO
MANIFESTAZIONE A TORINO IL 16 NOVEMBRE CONTRO GLI ANTIABORTISTI DEL MOVIMENTO PER LA VITA


novembre 2002, dall'Assemblea femminista di Milano e dal collettivo Rossefuoco

 

Dal 15 al 17 Novembre i cattolici integralisti del Movimento per la Vita terranno a Torino il XXII Convegno Nazionale dei Centri e Servizi di aiuto alla vita, che, ancora una volta, con il patrocinio del Comune, della Provincia e della Regione, avrà lo scopo di:
- attaccare il diritto delle donne all´autodeterminazione sul proprio corpo e alla libertà di scelta in tema di maternità; principi che le donne hanno affermato con anni di lotte e che sono stati parzialmente recepiti con l´approvazione della legge 194 del 1978, che consente l´aborto gratuitamente nelle strutture pubbliche entro 3 mesi dal concepimento.
- legittimare e diffondere all´interno della società e nei mezzi di comunicazione una falsa ed ipocrita "cultura della vita" , che riconosce alla donna esclusivamente la funzione di "incubatrice", senza tener conto del contesto sociale, economico, psicologico e relazionale in cui la donna vive.
In quest´ottica si spiega la presenza in occasione del convegno del sociologo Franco Garelli, docente dell´università di Torino e soprattutto del presidente della Rai Baldassarre, personaggio già noto per essersi espresso a favore di una decisa revisione della legge 194 e contro il diritto d´aborto quando ricopriva la carica di presidente della Corte Costituzionale.
insinuarsi all´interno delle strutture pubbliche, consultori ed ospedali in primo luogo, attraverso l´attività di volontariato apparente dei Centri di aiuto alla vita (CAV) , finanziata in realtà da stato e chiesa, e approfittando del progressivo smantellamento dei servizi pubblici. Mentre vengono tagliati i posti letto, ridotte le risorse economiche e professionali, ridimensionate drasticamente le prestazione di cura a vantaggio del privato, il ministro della sanità Sirchia, partecipando a questo convegno, legittima l´ingresso dell´associazionismo integralista cattolico nella gestione della salute della donna. Del resto proprio in questi giorni, è lo stesso Sirchia, in pieno accordo con l´arcivescovo Paletto, con i fascisti di Forza Nuova e con gli esponenti cattolici del centrosinistra e centrodestra, ad essersi apertamente schierato contro la sperimentazione della pillola RU 486, che consente l´aborto chimico in alternativa a quello chirurgico.
Dietro la vetrina del convegno, con le sue pretese pseudo scientifiche, sociali, culturali e persino artistiche (sono previsti concerti e mostre!), il Movimento per la vita agisce ogni giorno, concretamente, da anni contro le donne.
Organizzano convegni nelle scuole in cui mostrano a studenti ed insegnanti fotografie di feti di qualche mese spacciandoli per embrioni di poche settimane, raccolgono firme nelle parrocchie contro la legge 194, demonizzano i metodi contraccettivi predicando astinenza e castità e promuovendo l´uso di anticoncezionali altamente insicuri.
All´interno dei reparti ospedalieri esercitano vere e proprie violenze psicologiche: ci chiamano assassine, si appellano ai padri, ai mariti, ai fratelli affinché si oppongano a decisioni che solo noi possiamo prendere, quando sono in gioco il nostro corpo e le nostre scelte sulla maternità; avvicinano le donne in un momento difficile dal punto
di vista emotivo e psicologico, quasi alle soglie delle sale operatorie, per consegnare volantini in cui propongono un risibile sostegno economico come alternativa all´aborto.
E´ proprio a causa delle pressioni del Movimento per la vita che è stato formalizzato all´interno della legge sulle Tecniche di Riproduzione Assistita (Art.1), approvata alla camera, il riconoscimento giuridico dell'embrione fin dal concepimento, vale a dire dal momento in cui lo spermatozoo feconda l'ovulo. Garantire capacità giuridica al concepito significa renderlo titolare di tutti i diritti fino ad oggi subordinati all´evento della nascita, e significa sancire per legge la separazione tra diritti della madre e diritti dell´embrione.
Vogliono farci ritornare agli aborti clandestini, nelle cliniche private per chi se lo può permettere e sui tavoli delle mammane per le proletarie e le immigrate



NESSUNO SPAZIO
AI CLERICO-FASCISTI DEL MOVIMENTO PER LA VITA
LA MATERNITA´ E´ UNA SCELTA, LA SALUTE E´ UN DIRITTO
MANIFESTAZIONE
CONTRO GLI ANTIABORTISTI
sabato 16 NOVEMBRE ore 15
PONTE MOSCA
PARTENZA DA MILANO ORE 12 STAZIONE CENTRALE

 

"Ci rifiutiamo oggi di subire l'affronto che poche migliaia di firme, maschili e femminili, servano da pretesto per richiedere dagli uomini al potere, dai legislatori, quello che in realtà è stato il contenuto espresso da miliardi di vite di donne andate al macello dell'aborto clandestino."
(Scritti di Rivolta Femminile - Sputiamo su Hegel, Carla Lonzi 1970)

Noi siamo libere di scegliere l'aborto e rifiutiamo una legislazione su questo.
Assistiamo oggi ad una sempre più capillare presenza di organizzazioni antiaboriste che s'insinuano negli ospedali e nei consultori, questi ultimi nati 30 anni fa da e per donne, in forma autogestita.
La Chiesa ha dominato per secoli e oggi, sfruttando a proprio vantaggio scienza, tecnologia e apparato statale che ne favorisce l'inserimento; si appropria di uno spazio che non le appartiene e non le è mai appartenuto.
Il corpo, la volontà, la sessualità e il senso della vita che ogni donna ha e vive non devono essere oggetto di discussione di chi non è donna e di tutti/e coloro che condannano l'aborto.
I finanziamenti offerti da Regione e associazioni cattoliche (da 250 a 500 euro al mese per un anno) in cambio di una gravidanza portata a termine, non sono un aiuto disinteressato per chi si trova in difficoltà economiche, ma un subdolo intervento su una scelta che è individuale.
Un figlio non si fa per ragioni economiche; un'interruzione di gravidanza e fattori economici non devono essere necessariamente né strettamente collegati.
Una donna è sola in tutta la sua forza e in tutta la sua debolezza nel fare una scelta che riguarda solo se stessa. Nessuno deve o può arrogarsi il diritto di capire tale scelta, né uomo né donna, soprattutto se schiacciata dal senso di colpa dato da una morale quale è quella religiosa.
La libertà di abortire non è una scelta contro la vita, non è un partito preso, non è un omicidio.
Lo sono le guerre, lo sono il denaro e il petrolio (vedi Iraq), lo sono quelle operazioni economiche e politiche che condannano a morte migliaia di persone e il pianeta stesso.
E' la negazione della libertà individuale a essere contro la vita. RIVOLTA!

16 NOVEMBRE - ORE 15 - PONTE MOSCA - TORINO
PARTENZA DA MILANO ORE 12 STAZIONE CENTRALE

Assemblea femminista - Milano
collbabajaga@tiscalinet.it
autsisters@hotmail.com
villaria@hotmail.com

rossefuoco@genie.it
www.ecn.org/askatasuna <http://www.ecn.org/askatasuna>