IN DIFESA DELLA PILLOLA RU486
IL DIRITTO DELLA DONNA AD INTERROMPERE UNA GRAVIDANZA NON PUO' ESSERE MESSO IN DISCUSSIONE: LA MOZIONE PRESENTATA DA ALCUNI CONSIGLIERI DELL'OPPOSIZIONE DELLA REGIONE LAZIO ILLUSTRA IL QUADRO DELLA SITUAZIONE LOCALE E CHIEDE ALLA GIUNTA REGIONALE DI CONSENTIRE LA SPERIMENTAZIONE DELLA PILLOLA RU486. PER I RESIDENTI NEL LAZIO, SI CHIEDE UNA FIRMA DI ADESIONE ALLA MOZIONE


gennaio 2003, Da W.I.A.

Lo Stato laico ha il dovere di far rispettare le leggi. Quella sull'aborto è stata votata e fa parte della nostra cultura. Nondimeno l'aborto rimane una scelta dolorosa ma il diritto della donna ad interrompere la gravidanza non può essere messo in discussione.
La pillola RU486 rappresenta una nuova metodologia, meno drammatica, meno invasiva dell'intervento chirurgico.
Di seguito la mozione presentata dalla consigliera Giulia Rodano, DS, e da altri esponenti dell'opposizione al Presidente della Regione Lazio e all'Assessore alla Sanità.

Questa mail va spedita solo a persone che risiedono nella regione Lazio.
Se la tua è la TRENTESIMA firma, rispedisci la mail a stoscano@libero.it

Considerato:

che il Comitato Etico della regione Piemonte ha autorizzato l'ospedale S.Anna di Torino a sperimentare la pillola RU486 per l'interruzione Volontaria della gravidanza;

che la legge194 prevede all'art.15 che "Le Regioni, d'intesa con le università e con gli enti ospedalieri, promuovono l'aggiornamento del personale sanitario ed esercente le arti ausiliarie sui problemi della procreazione cosciente e responsabile, sui metodi anticoncezionali, sul decorso della gravidanza, sul parto e sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza";

che l'applicazione della legge 194 incontra nel Lazio crescenti difficoltà, per l'allungamento delle liste d'attesa, per la riduzione del numero dei centri in cui viene praticata e del numero di sedute operatorie a disposizione, per le condizioni di accoglienza dei centri medesimi;

che le difficoltà finanziarie della Regione, il blocco delle assunzioni, il tetto imposto alla produzione delle strutture pubbliche metteranno in ulteriore difficoltà le aziende sanitarie che ancora praticano l'interruzione della gravidanza;

che l'introduzione della modalità non chirurgica per l'interruzione della gravidanza, sempre nel rispetto delle procedure previste dalla legge 194/98, consentirebbe una riduzione delle liste di attesa e dei costi;

che l'introduzione della pillola RU486 non modifica affatto né le procedure, né la sostanza della legge 194/98 che disciplina l'interruzione volontaria della gravidanza;

che certamente non si scoraggia il ricorso all'aborto rendendo più difficile il ricorso legale all'interruzione;

che tre strutture del Lazio, il Policlinico Umberto I, il San Filippo Neri e il San Camillo hanno avanzato la richiesta di poter sperimentare la pillola RSU per l'interruzione della gravidanza;

che l'Assessore alla Sanità avrebbe già espresso un giudizio negativo sulla possibilità della sperimentazione, giudizio di cui non sono note le motivazioni tecniche, scientifiche e organizzative;

che in altri casi, come in quello della Multiterapia Di Bella la Regione Lazio ha consentito la pratica di procedure sanitarie su cui si erano Addirittura espressi giudizi negativi da parte della comunità scientifica e delle autorità sanitarie nazionali;

che, al contrario, la pillola RU486 è un farmaco già largamente sperimentato negli altri paesi europei;

Impegna la Giunta Regionale a rendere note le motivazioni dei Comitati Etici e della Regione che avrebbero impedito di accogliere la richiesta di sperimentazione avanzata da ben tre strutture ospedaliere della Regione;

a consentire alle tre sperimentazioni proposte dalle strutture della regione, in modo da poter avere risultati confrontabili con quelle delle altre Regioni e del resto d'Europa e rendere più agevole l'applicazione della legge 194 nel Lazio, dove oggi si affrontano al contrario crescenti difficoltà;

1. Simona Toscano, Roma
2. Carla Cantatore, Roma
3. Laura Valeria Ferretti
4. Mario Tancredi
5. Anna Costantin

da W.I.A. Welfare International Association <wia_italy@hotmail.com>