AD HALLOWEN LE STREGHE LOTTANO PER L'AUTODETERMINAZIONE
GIOVANI DONNE DI TORINO DIFENDONO LA SPERIMENTAZIONE DELL'OSPEDALE SANT'ANNA


novembre 2003, dal collettivo femminista Mafalda di Torino

Come ogni anno il 31 ottobre la città di Torino allestisce le sue vetrine di zucche e streghe di cartone, festeggia Halloween come una ricorrenza commerciale dalla quale ricavare profitto e consenso. Ma chi sono le streghe, che cosa rappresentano nell'immaginario collettivo e quale è stata la loro reale storia?
Le streghe erano, allora come oggi, donne che non accettavano la quotidiana oppressione e ghettizzazione da parte di una società maschilista e sessista, che non voleva riconoscere loro saperi, cultura, competenze.
Le streghe erano medici, curatrici, donne che sfruttavano saperi tradizionali e ancestrali, acquisiti in millenni di esperienza, per arricchire la collettività. Erano le donne che praticavano gli aborti, contrapponendosi alla clandestinità e alla macelleria di quanti lucravano sulla salute delle donne.
Le streghe sono state bruciate. Sono diventate il capro espiatorio di una società ignorante e oscurantista, dominata dall'inquisizione, da una chiesa che da sempre si erge come baluardo e punto di riferimento della "cultura" occidentale.
Oggi, 31 ottobre del 2003, noi giovani donne del collettivo femminista Mafalda facciamo nostra l'eredità delle streghe medievali, ci rivendichiamo nuove streghe di fronte ai pesanti e continui attacchi di questo governo fascista e oscurantista che con la nuova proposta di legge sulla procreazione medicalmente assistita torna a mettere in discussione il diritto all'aborto, diritto duramente conquistato in decenni di lotte del movimento femminista.
La legge 194 riconosce l'aborto come un diritto di tutte le donne, diritto all'autodeterminazione del proprio corpo e alla salute della donna, diritto di scegliere come gestire la propria vita e la propria potenzialità di madre.
La nuova proposta di legge del governo Berlusconi, definendo l'embrione come soggetto giuridico, consente l'istituzione della figura del curatore dell'embrione, che in nome del diritto a nascere, può impugnare la decisione di una donna ad abortire, entrando in palese conflitto con la 194. Questa stessa legge mira a impedire, sempre in nome del diritto alla vita, la possibilità di concepire per le donne single e lesbiche, e mette in serio pericolo la salute delle donne, pretendendo di legiferare sui metodi scientifici alla base della procreazione medicalmente assistita.
Allo stesso tempo, finanziato dalle istituzioni e dalla chiesa cattolica, il MOVIMENTO PER LA VITA continua ad attaccare il legittimo diritto all'aborto, entrando (come privato) negli ospedali (pubblici) a minacciare e aggredire le donne che entrano in sala operatoria per l'interruzione volontaria di gravidanza, e si scagliano contro la sperimentazione attualmente in atto all'ospedale S. Anna di Torino che cerca di fornire un'alternativa alla procedura di aborto chirurgico, proponendo l'aborto farmacologico. Ma come questi individui si impegnano a ricordarci, l'aborto è peccato, e deve avvenire con dolore. Deve essere una esperienza traumatica che la donna non possa vivere in serenità, ma nella colpa.
Denunciamo ancora una volta il sessismo e il maschilismo che permeano la cultura e le scelte politiche del nostro paese e della nostra città, denunciamo i fascisti di FORZA NUOVA che imbrattano le strutture dell'ospedale S.Anna per ricordarci che l'aborto è omicidio, e che si ergono a difesa del diritto alla vita quando il loro programma politico incita al linciaggio degli immigrati, indegni di essere considerati esseri umani.
Per tutto questo, oggi siamo streghe, e non abbassiamo la testa. Non abbiamo paura dei vostri attacchi, e continueremo a combattervi con tutti gli strumenti a disposizione. Oggi, come nel medioevo, le streghe sono tra noi!