OPPORSI ALLE BASI MILITARI E ATOMICHE
STRANIERE IN ITALIA
APPELLO DELLA
TAVOLA SARDA DELLA PACE PER CONTRASTARE LA GUERRA INFINITA
Settembre 2005, dalla Tavola Sarda della
Pace
La Tavola sarda della pace e' seriamente preoccupata per i tratti sempre piu' sinistri che assume l'insediamento della nuova e imponente base atomica Usa a La Maddalena, con un incremento del 68% della superficie e una spesadi 171 milioni di dollari.
La prima tranche di ampliamento e' andata avanti scontrandosi solo con l'opposizione spontanea e non organizzata di popolo, non sorretta da adeguate e serie iniziative politiche.
La volonta' espressa nel gennaio del 2004 dal Consiglio Regionale, che voto' di "smantellare la base Usa in tempi ragionevoli e prestabiliti", e' stata prima calpestata dall'allora Presidente della Regione, poi "dimenticata" dal nuovo Consiglio.
Il rafforzamento della presenza militare si inquadra all'interno di un disegno complessivo e articolato di ridislocazione e potenziamento delle strutture militari e delle loro basi della guerra; questa strategia va di pari passo con l'egemonia delle politiche di guerra "infinita e preventiva" e coinvolge pesantemente non solo la Sardegna, tradizionale e consolidato paradiso della guerra, ma tutta la penisola italiana: spostamento della VI flotta americana a Taranto, poderosi interventi a Sigonella, Camp Darby, Napoli, solo per citarne alcuni.
In Sardegna assistiamo ad un rafforzamento e ammodernamento di tutte le strutture che rendono possibile l'esercizio della guerra: costruzioni a Teulada, nuovo aeroporto a Quirra.
Alle richieste ragionevoli fatte agli americani e contando sulla disponibilita' del governo italiano si e' ricevuta una risposta che ha il sapore della beffa: gli Usa, in pieno accordo con il governo italiano, hanno deciso che La Maddalena e' da adibire non solo ai sommergibili ma all'intera flotta degli Stati Uniti.
E' giunto il momento di aprire con grande forza una vertenza istituzionale col governo italiano (sapendo di avere a che fare con una controparte), di esperire gli iter burocratici, di utilizzare tutti i poteri previsti dalle leggi.I portavoce della Tavola sarda della pace: don Ettore Cannavera, Paolo Pisu, Franco Uda
Per informazioni e adesioni: Tavola sarda della pace, e-mail:
samesasardadepaxi@tiscali.it