ABOLIRE I CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEI
UN APPELLO DA
FIRMARE, DOPO L'INCHIESTA DELL'ESPRESSO
Novembre 2005, dal sito del Movimento Nonviolento
"Tutto quello che ho sempre sostenuto segnalandolo nelle sedi istituzionali, adesso e' finalmente emerso dall'inchiesta di questo giornalista coraggioso dell''Espresso' al quale darei un premio". Queste parole sono parte della dichiarazione di Biagio Palumbo rilasciata alla stampa nei giorni scorsi. Palumbo e' l'ex direttore del Centro di permanenza temporanea (in sigla: Cpt) di Agrigento. Il giornalista coraggioso invece e' Fabrizio Gatti.
Prendendo alla lettera l'appello dei mesi scorsi del presidente Ciampi ai giornalisti di "tenere la schiena dritta", Gatti ha realizzato un'inchiesta, pubblicata dal settimanale "l'Espresso", sulle violenze e sugli abusi commessi nel Cpt di Agrigento. Il suo ottimo lavoro ha permesso nei giorni scorsi di tornare a discutere di quei luoghi di illegalita' e diritti negati che sono i Cpt italiani.
Situazioni che vengono denunciate da anni, da molte voci inascoltate. Gia' nel 2000 lo stesso Gatti aveva realizzato la stessa inchiesta sul Cpt di Via Corelli a Milano. Tra i primi a denunciare le violenze e gli abusi nei Cpt, soprattutto nel Regina Pacis di Lecce, fu Dino Frisullo. L'indimenticato e indimenticabile Dino e' stato fino alla morte (avvenuta nel giugno di due anni fa) anima e colonna dell'associazione "Senzaconfine". Le denunce e le inchieste sul Regina Pacis, sui Cpt e sulle condizioni dei migranti in Italia nel 2002 diedero vita a "Mare Nostrum", film d'inchiesta di Stefano Mencherini, regista Rai e giornalista indipendente. Sono passati tre anni, nei quali il film ha subito censure senza fine. L'inchiesta di Fabrizio Gatti sull'"Espresso" ha ribadito quel che gia' "Mare Nostrum" aveva denunciato.
Nei mesi scorsi una campagna popolare, lanciata da diverse associazioni (Peacelink, Articolo 21, Melting Pot), ha raccolto centinaia di firme e ha proposto un digiuno a staffetta cui hanno preso parte decine tra persone comuni, migranti, parlamentari e persone impegnate nel sociale. Rilanciamo oggi le richieste della campagna.
Chiediamo quindi che questa sia l'occasione per mostrare agli italiani la verita'.
Cessi quindi la censura del servizio pubblico (pagato da tutti i cittadini italiani) su "Mare Nostrum", sulla condizione fatta ai migranti e sui Cpt, e si avvii un vero dibattito a livello nazionale sull'incostituzionalita', l'illegalita' e il fallimento della legge Bossi-Fini e dei Cpt. Cosi' che sia finalmente possibile superare e chiudere questi luoghi disumani, dove abusi e violenze avvengono giornalmente.
Primi firmatari: Alessia Montuori, associazione "Senzaconfine"; Carmine Miccoli, prete, Pax Christi; Mao Valpiana, "Azione Nonviolenta"; Riccardo Orioles, giornalista antimafia; Carlo Ruta, giornalista antimafia; Antonella Serafini, del sito www.censurati.it; don Albino Bizzotto, "Beati i costruttori di pace"; padre Alex Zanotelli, missionario comboniano; Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace; Luca Kocci, redattore di "Adista".
Per aderire inviare una e-mail a: marenostrum_peacelink@yahoo.it