IL POPOLO DEI SENZ'ORECCHI
LETTERA APERTA A UNA DONNA VIOLENTATA, IN OCCASIONE DEL GRAVISSIMO EPISODIO DI COLOGNO MONZESE


marzo 2001, dal collettivo femminista Baba Yaga di Milano

 

Hai gridato, e se anche ti hanno sentita non ti hanno voluta ascoltare.
Forse li hai addirittura disturbati.

Di te hanno pensato che fossi una puttana. E una puttana non va difesa, ma insultata e lasciata nelle mani dell'uomo.

Di te hanno detto che te la sei cercata. Alla televisione una donna intervistata ha sancito così la sua complicità con la 'cultura' dello stupro.

Noi, come tante, ti siamo vicine, anche se non sappiamo come raggiungerti.

Di te non sappiamo il nome, ma nel tuo anonimato ci sono i nomi di tutte le donne.

Di te non conosciamo il volto, ma condividiamo la rabbia e il dolore e sosteniamo il coraggio di parlarne.

Qualcuno dice che era 'solo' un maniaco. Per noi è invece l'ennesima incarnazione di una cultura sessista a cui siamo tutte esposte quotidianamente, dalla nascita.

Il popolo dei senz'orecchi ha lasciato che tu subissi questa violenza, aggiungendo umiliazione a umiliazione.

Ma ci sono anche tante donne che lottano contro questa cultura dello stupro e del silenzio, lavorando quotidianamente contro piccole e grandi complicità delle donne col sistema patriarcale.

Un sistema che ha reso la maggioranza cieca, sorda e indifferente tanto nei tuoi confronti quanto nei confronti di Ion Casacu, il lavoratore rumeno bruciato vivo un anno fa dal suo datore di lavoro, quanto nei confronti di tutti i morti sul lavoro.

 

Un abbraccio da sorelle

collbabajaga@tiscalinet.it