riceviamo e pubblichiamo
LA RIBELLIONE ED
IL CORAGGIO DELLE LAVORATRICI DELL'ILVA DI TARANTO
LE LAVORATRICI
DELL'ILVA HANNO OTTENUTO CHE IL CAPO ACCUSATO DI MOLESTIE SESSUALI
NEI LORO CONFRONTI, VENGA PROCESSATO
luglio 2001, comunicato delle
lavoratrici dello slai cobas di Taranto
Le lavoratrici dell'Ilva dello slai cobas hanno appreso con soddisfazione e orgoglio la conclusione dell'inchiesta contro il capo dell'Ilva, accusato di molestie e ricatti sessuali: tutte le accuse fatte dalle lavoratrici messe in cassintegrazione perché avevano detto no ai ricatti del capo, sono state confermate, anzi se ne sono aggiunte di nuove altrettanto gravi: atti sessuali e osceni continuati, maltrattamenti e violenza privata, tentata estorsione; e il capo Vaccaro sarà processato!
Questa decisione della Procura ha dato ragione alle lavoratrici che con coraggio, in un clima pesante di ricatto, di paura di perdere il lavoro, di isolamento, non hanno avuto nessun dirigente o delegato dei sindacati confederali al loro fianco, sono andate avanti determinate, durante un'inchiesta che non é stata affatto facile, con i 'faccia a faccia' col capo molestatore che pur in quella sede ha continuato ad offendere le lavoratrici, a fare passare loro per "provocatrici sessuali" o "amanti consenzienti", a sfoggiare tutto il peggior armamentario di capo-maschio aitante e "ricercato".
Ma le lavoratrici sfidando e guardando in faccia il capo hanno mantenuto ferma la loro denuncia e hanno dimostrato che quando le lavoratrici sono determinate e unite e organizzate anche in poche possono vincere: il capo molestatore é fuori dalla fabbrica (e nessun tentativo di Riva di riciclarlo in qualche altro stabilimento potrà cancellare il fatto che é stato cacciato dalle lavoratrici e dalla mobilitazione dello slai cobas) e dovrà andare sotto processo.
E' un risultato importante per due ragioni:
- non si é mandato sotto processo uno dei tanti capetti dell'Ilva, ma uno dei massimi dirigenti molto vicini ai Riva (uno dei 4 procuratori con potere di firma), che incarna bene il clima e il sistema imposto in fabbrica da padron Riva, fatto di ricatti, vessazioni, mobbing, di calpestare anche la minima dignità dei lavoratori, e che verso le donne diventa doppiamente pesante perché lo strapotere diventa anche strapotere sui loro corpi.- proprio perché le molestie, i ricatti, le sopraffazioni denunciate non sono affatto episodi isolati in Ilva, questo processo é un incoraggiamento a tutte le altre lavoratrici, ma anche ai lavoratori in particolare ai giovani operai, a denunciare, a ribellarsi: é possibile lottare e vincere contro i padroni e i loro capi che sembrano imbattibili! LE DONNE LO HANNO DIMOSTRATO!
VOGLIAMO CHE IL PROCESSO PORTI AD UNA CONDANNA ESEMPLARE E DIA GIUSTIZIA ALLE LAVORATRICI
VOGLIAMO CHE LE LAVORATRICI MOLESTATE E MESSE IN CASSA INTEGRAZIONE RIENTRINO SUBITO AL LAVORO
VOGLIAMO METTERE SOTTO PROCESSO L'INTERO SISTEMA PADRONALE IN ILVA.