APPELLO CONTRO I CIMITERI MARINI DI STATO
IL TESTO DELL'APPELLO, INDICAZIONI SUL PERCORSO DA SVILUPPARE IN SEGUITO ALL'ADESIONE E ISTRUZIONI PER ADERIRE


aprile 2002, da Federica Sossi e Daniela Padoan

Fleba il Fenicio, morto da quindici giorni
Dimenticò il grido dei gabbiani, e il flutto profondo del mare.
E il guadagno e la perdita. Una corrente sottomarina
Gli spolpò le ossa in sussurri. Mentre affiorava e affondava
Traversò gli stadi della maturità e della gioventù
Entrando nei gorghi.
(T.S.Eliot, La morte per acqua)

Sono forse sessanta i morti nel naufragio di Lampedusa. Ognuno di loro, donne, uomini, bambine e bambini, ha avuto una donna che gli aveva dato la vita e adesso ha una striscia d'acqua a scarnificarne il corpo e a trasportarne le ossa. Dei loro nomi non sappiamo, delle loro storie nemmeno; conosciamo il mare che li porta con sé attorno ai luoghi da noi abitati.
La proposta di legge Bossi-Fini, oltre alle nuove forme di schiavitù con cui verranno accolti gli immigrati e le immigrate, propone di rendere istituzionale questo mare di morte. Con le navi della Marina Militare a pattugliare le coste, l'Italia inventa una nuova guerra contro gli esclusi.
Noi vogliamo la vita. E di fronte alla morte il coraggio di dirla, di ricordarla e di narrarla. Il coraggio del dolore e del lutto, per evitare altre morti e altre tombe marine.
A tutte le parlamentari che si oppongono alla legge, tra qualche giorno in discussione alla Camera, chiediamo di ricordare al governo e alle istituzioni parlamentari quelle morti. Un minuto di silenzio per ogni sconosciuto spolpato dal mare, come forma di ostruzionismo luttuoso.
Alle altre donne chiediamo di manifestare davanti alla Camera e davanti alle Prefetture delle loro città contro lo scandalo dei cimiteri marini di stato.

Inviare le adesioni a cimiterimarini@libero.it

Vogliamo impostare un'azione coordinata tra donne parlamentari e donne in piazza (di fronte alla Camera per chi abita a Roma e di fronte alle Prefetture per chi abita nelle altre città). L'iniziativa si svolgerà il primo giorno della discussione della legge Bossi-Fini alla Camera. Non appena si saprà
la data, l'appello verrà lanciato contemporaneamente su diversi giornali e radio. Nel frattempo vi chiediamo di mandare le vostre adesioni come singole all'indirizzo cimiterimarini@libero.it, in modo da coordinare una rubrica su cui poggerà l'organizzazione. Vi chiediamo anche di inoltrare l'appello ad altre donne e alle organizzazioni alle quali eventualmente appartenete, per cominciare il tam-tam organizzativo che porterà a creare davanti alle Prefetture delle iniziative articolate dove donne, immigrate e no, saranno visibili con un simbolo di lutto * un foulard o un qualsiasi indumento bianco, segno di lutto in altri paesi - condiviso con le donne parlamentari (molte delle quali hanno già dato la propria disponibilità).
In attesa di conoscere la data precisa della discussione del testo di legge, potremmo tutte iniziare a metterci in contatto con donne immigrate e a pensare modi per essere presenti * che si tratti di musica, poesia, teatro, o altro. Non appena questa data verrà stabilita, vi daremo informazioni precise sull'uscita dell'appello sui giornali.