Riceviamo e pubblichiamo

FUORI L'EUROPA DALLA GUERRA
UN DOCUMENTO DELLA CONVENZIONE PERMANENTE DELLE DONNE CONTRO LA GUERRA


novembre 2001, dalla convenzione permanente delle donne contro la guerra

 

Se in generale perseguiamo la meta di mettere la guerra fuori legge e fuori dalla storia, incominciamo ad allontanarla dal nostro continente.

L'Europa ha una storia di terribile aggressività, cruenta e volta alla conquista dell'intero pianeta attraverso guerre per i territori, per nuovi continenti, per la colonizzazione e rapina delle loro risorse e sottomissione e imposizione loro delle sue culture forme di organizzazione sociale e di stato, del diritto, religioni, lingue.

Nel momento in cui l'Europa si unifica e con ciò rende giuridicamente impossibile una guerra tra gli stati e i territori che la costituiscono, essa può continuare ad essere un continente aggressivo e bellicista, oppure mutare la propria storia.

Propongo che agiamo per mutare la storia d'Europa nel tempo della sua costituzione politica continentale.

Nella storia europea culture e movimenti, soggetti, riflessioni propongono la pace come meta da perseguire oppure la guerra come strumento di potere e di estensione dello stesso. Fomentano la guerra il razzismo, il classismo, l'oppressione, la rapina e l'ingiustizia. Il nazionalismo (anche europeo o eurocentrismo), il senso di superiorità, la prepotenza, la violazione del diritto nelle relazioni con i popoli ne sono caratteristiche. Tuttavia nella storia d'Europa religioni (il cristianesimo), poeti (Dante), filosofi (Kant) e soprattutto movimenti (il sindacalismo, il femminismo) hanno ripudiato la guerra, fino al neutralismo dichiarato, e usato le forme di lotta nonviolenta come proprio metodo.

Noi proponiamo che l'Europa si costituisca come continente neutrale, che non può stare in nessuna alleanza militare, che non ha strumenti di offesa verso altri continenti e costruisce una cultura politica della risoluzione dei conflitti senza ricorso alla guerra.

Per questo si propone come continente sul quale abbiano sede tribunali e magistrature internazionali per perseguire i crimini di guerra, i crimini contro l'umanità, i crimini contro l'esercizio dei diritti civili, e come sede delle istituzioni di polizia internazionale, che agli ordini di una magistratura parimenti internazionale e con procedure certe persegua i fomenti di guerra, i focolai, le persone che preparano e propagandano guerra.

La Convenzione s'impegna a diffondere quest'impegno tra le Donne del nostro paese e del continente e ad agire di conseguenza in caso di azioni belliche, fino alla diserzione, appoggio e propaganda per la stessa, renitenza, rifiuto di pagare tributi, lotta contro le spese militari, la fabbricazione e il commercio delle armi.